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“Five Survive”: la recensione del thriller YA di Holly Jackson


five survive recensione - holly jackson

La recensione di “Five Survive”, il nuovo libro thriller di Holly Jackson, è qui per inaugurare un nuovo anno ricco di articoli.

Stavolta, l’autrice del bestseller “Come uccidono le brave ragazze” firma un imperdibile survival incentrato sul sequestro di sei adolescenti in un camper. Riusciranno a salvarsi dallo spietato cecchino che li tiene sotto tiro?

Ma soprattutto… riuscirà il lettore a mettere giù questo libro per il tempo che serve a ricordarsi di bere/mangiare/dormire, o verrà completamente travolto dal turbine di emozioni e colpi di scena previsti dall’intreccio?


La trama

La diciottenne Red è appena partita per una vacanza insieme ai suoi amici.

Il break di primavera è finalmente arrivato, per cui la sua intera classe si sta riversando verso la spiaggia. La maggior parte dei suoi compagni ha preso l’aereo ed è volata verso la sua destinazione… Ma non Red: i problemi economici della sua famiglia, infatti, non l’avrebbero mai permesso.

E così, Red e la sua migliore amica, Maddy, hanno accettato di usare il camper dello zio del loro amico Simon, imbarcandosi in un piccolo “road trip” attraverso le assolate strade americane.

Una soluzione molto più economica, certo.

Dal canto suo, il viaggio sembra lungo e faticoso, ma la compagnia è abbastanza numerosa da tenere vivo lo spirito. Bè, almeno fino a quando il camper non si blocca nel bel mezzo del nulla. All’improvviso, infatti, un foro appare al centro di tutte e quattro le ruote dei veicolo… I ragazzi non possono più negarlo: non si tratta affatto di un incidente.

C’è un cecchino annidato fra gli alberi. Una persona che li sta osservando e che conosce tutti i loro nomi.

Perché un membro del gruppo ha un segreto, qualcosa per cui potrebbe valere la pena uccidere.

Per i sei amici sarà l’inizio di un lungo gioco del gatto e del topo, una notte infernale da cui solo i più scaltri – o i più fortunati – riusciranno, forse, a sopravvivere….



“Five Survive”: la recensione

Ho comprato la mia copia di “Five Survive” a scatola chiusa, senza sapere assolutamente nulla della trama. Tieni presente che questo non è il mio solito modus operandi: in genere, prima di leggere un libro, preferisco “studiare” attentamente la sinossi, inquadrare il sottogenere, cercare di capire se la storia potrebbe adattarsi ai miei gusti eccetera eccetera.

In altri casi, però, mi piace lasciarmi guidare dall’istinto, basando la mia scelta semplicemente sull’affidabilità della reputazione di un autore o un’autrice già letti, conosciuti e stimati.

Da questo punto di vista, Holly Jackson rientra sicuramente nel novero delle scoperte recenti. Eppure devo dire che, nel giro di quattro o cinque capitoli, il suo “Five Survive” è riuscito a rivelarsi come una piacevolissima conferma.

Prova a immaginare – se ci riesci – il genere di thriller YA che Courtney Summers o Tess Sherpe potrebbero scrivere (viscerale, adrenalinico, psicologicamente coinvolgente…), ma senza quel fortissimo elemento di denuncia sociale, quel tipico picco di (iper-)drammaticità che, a volte, tende a interferire un po’ con il ritmo dei loro romanzi.

Una storia che, per citare Kirkus Review, riesce a bilanciare «intervalli di intensa suspense e un enigma ben congegnato, per creare una corsa da brivido

Un page-turner da leggere tutto d’un fiato, insomma, nella miglior tradizione della classica formula dell’“accadde-tutto-in-una-notte”…


Hollywood, Hollywood… dove sei?

Di “Five Survive” ho amato soprattutto due cose: la magistrale costruzione della trama e l’irresistibile autenticità della voce narrante.

La protagonista, Red, è una ragazza profondamente segnata dai traumi del passato. Il lettore segue il 100% degli eventi attraverso il suo punto di vista privilegiato –  e si tratta senz’altro di una prospettiva centrale, dal momento che Red fa parte del gruppo di ostaggi, è una delle potenziali vittime del terrificante cecchino.

Eppure, al tempo stesso, Red manifesta allarmanti segnali di distacco e dissociazione cognitiva: ha dei vuoti di memoria; perde spesso il filo del discorso; balzella costantemente fra passato, presente e futuro, come se facesse una certa fatica a riconoscere la differenza che passa fra le tre cose.

L’inaffidabilità delle sue impressioni tiene il lettore costantemente sul filo del rasoio, costringendolo a dubitare di qualsiasi informazione in suo possesso. Chi sta dicendo la verità? Chi mente? Per quale motivo? Si tratta di una serie di interrogativi a dir poco cruciali, e bisogna dire che Holly Jackson si dimostra bravissima nello sfruttarli a proprio vantaggio.

Un’abilità che, come dicevo, si rispecchia nella precisione machiavellica dell’intreccio. Del resto, il taglio cinematografico di “Five Survive” sembra praticamente implorare un adattamento per il grande schermo: dai dialoghi eloquenti, brutali e stringati, alla serratissima scansione degli eventi, il romanzo sembra irrorare una certa qualità hollywoodiana, una caratteristica del tutto impossibile da contraffare, e…

Bada: nel caso specifico in questione, intendo quest’espressione nel senso migliore del termine!

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“Obscura”: la recensione del libro sci-fi di Joe Hart


Obscura - recensione - libro - joe hart

L’anno scorso, l’uscita dell’edizione italiana di “Obscura”, romanzo fantascientifico di Joe Hart, è passata piuttosto inosservata.

Confesso che, se non fosse stato per Storytel, questa succosa novità targata La Corte Editore sarebbe sfuggita anche a me. Ma, ormai, il colosso degli audiolibri conosce benissimo i miei gusti, e non ha esitato a segnalarmi questo adrenalinico titolo ambientato nello spazio.

Per farla breve, “Obscura” assomiglia un po’ al libro che Dean Koontz avrebbe potuto scrivere, se “L’Uomo di Marte” di Andy Weir, la serie coreana “The Silent Sea” e il film distopico “Awake si fossero improvvisamente infilati fra le sue fonti di ispirazione.

La storia, malgrado le vistose imperfezioni tecniche e stilistiche, scorre e cattura, proponendo al lettore un mix di azione, suspense e thriller al cardiopalma.

Se ti piacciono la fantascienza – soprattutto quella dalle tonalità più “soft” e commerciali – le ambientazioni spaziali e le letture in stile blockbuster… bè, segui il mio consiglio: il romanzo di Joe Hart potrebbe fare al caso tuo! 😉


La trama

In un futuro imminente, un’aggressiva e terrificante forma di demenza ha cominciato a mietere vittime di ogni età.

Le cause del morbo sono sconosciute; i sintomi, semplicemente devastanti.

La dottoressa Gillian Ryan sta cercando di trovare una cura.

Non è un’impresa facile; soprattutto perché lassù, ai piani alti, qualcuno sembra deciso a tagliare definitivamente i fondi della sua ricerca.

Ma anche perché la sua bambina, Carrie, ha contratto la stessa malattia della memoria che ha già portato via suo marito e mandato a pezzi il suo mondo.

Così, quando un ex fidanzato che lavora per la NASA chiede a Gillian di partecipare a una missione per cercare di scoprire cosa diamine stia succedendo a bordo di una stazione spaziale in cui la gente ha cominciato a comportarsi in modo aggressivo, la dottoressa Ryan decide di accettare e partire per lo spazio.

Perché, in cambio, la NASA le offrirà i fondi necessari a completare le sue ricerche.

Ma Gillian soffre di una dipendenza segreta, e sembra anche incline ad accusare intrusivi attacchi di panico e paranoia.

Una condizione che non sembra esattamente l’ideale, per una donna che si appresta a tuffarsi nel buio cosmico.

Soprattutto perché, nei resoconti della NASA, sembra nascondersi qualcosa che non torna.

Qualcuno le sta mentendo. E se dietro i misteriosi eventi della stazione si nascondesse una verità impensabile?

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