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5 libri thriller in cui il serial killer è una donna (no spoiler)


Esistono dei libri thriller in cui il serial killer è una donna?

Il ruolo di villain o di antieroe, in un romanzo di questo genere, spetta necessariamente a un personaggio maschile?

Ovviamente no, e basta pensare alle parole “Annie Wilkes” o “Amy Dunne” per capire che chiunque pensi il contrario sta prendendo un grosso granchio!

Perciò, nella settimana d’uscita di “The Eyes Are the Best Part”, ho pensato bene di dedicare un articolo al tema delle “donne assassine” nei thriller. Come sempre, se ti va, fammi sapere se c’è qualche altro titolo che vedresti bene all’interno di questa lista, o se alcuni di quelli elencati ti sono piaciuti in modo particolare!


5 libri thriller in cui il serial killer è una donna

“Mia Sorella è una Serial Killer” di Oyinkan Braithwaite

libri thriller serial killer donna - mia sorella è una serial killer

Il libro di Oyinkan Braithwaite è un pageturner di proporzioni colossali: scorrevolissimo, teso come una corda di violino e dannatamente avvincente dal punto di vista psicologico! L’ho divorato in meno di 24 ore, e non vedo l’ora di scoprire cosa tirerà fuori dal cilindro questa brillante scrittrice nigeriana nel corso degli anni a venire.

La protagonista è Korede, una giovane donna che ha una sorella popolarissima e amata da tutti. Ayoola, infatti, è sempre stata molte cose: la figlia preferita, la ragazza d’oro, quella ammirata dalle sue coetanee e corteggiata da tutti i ragazzi. Peccato che Ayoola sia anche una spaventosa sociopatica.

E che il nuovo fidanzato di Ayoola sia praticamente il terzo di fila ad aver fatto una brutta fine, pugnalato al cuore dal coltello di Ayoola.

Korede è l’angelo custode di sua sorella. Colei che ha dovuto imparare tutte le migliori soluzioni per la rimozione del sangue dai tappeti, i modi più efficaci per spostare un corpo e impedire ad Ayoola di postare immagini felici su Instagram, mentre dovrebbe essere impegnata a piangere per la “scomparsa” del suo ragazzo.

Almeno fino a quando la sorella assassina di Korede non poggia gli occhi sul gentile, affascinante dottore per cui la nostra eroina ha una cotta da tempo immemorabile. Perché, non appena il medico in questione le chiede il numero di telefono di Ayoola, Korede capisce che dovrà decidere fino a che punto sia disposta a spingersi, pur di proteggere la sua incorreggibile sorella serial killer…

La casa editrice La Nave di Teseo ha portato “Mia Sorella è una Killer” nelle librerie italiane nel luglio del 2020. Puoi recuperare questo spumeggiante e irriverente thriller al femminile su Amazon!


“Non Imparano Mai” di Layne Fargo

Scarlett Clark è un’eccellente insegnante di inglese. Ma è ancora più brava nell’arte di non farsi incriminare per omicidio.

Ogni anno, la dottoressa Clark si mette alla ricerca dell’uomo peggiore presso la Gorman University – e non ha importanza che si tratti di un professore, di uno studente o altro – e progetta la sua condanna a morte.

Grazie alla sua meticolosa attività di pianificazione, è sempre riuscita a evitare di attirare l’attenzione su di sé. Adesso, però, si sta preparando a compiere la sua missione più importante, e proprio mentre la scuola inizia a indagare sulla sinistra scia di morte che sembra affliggere l’istituto.

Determinata a tenersi stretti i suoi nemici, la dottoressa Clarke si insinua nell’indagine e affascina la donna al comando delle operazioni. Tutto si svolge secondo i suoi piani… fino a quando non perde il controllo con la sua ultima vittima, mettendo a repentaglio tutto ciò per cui ha lavorato finora.

Dalla penna di Layne Fargo, il romanzo perfetto per chuinque sia alla ricerca di un thriller con una serial killer donna come protagonista e/o abbia amato follemente il film “Una Donna Promettente” di Emerald Fennell.

L’edizione italiana, pubblicata da Mondadori, sarà disponibile in libreria e su Amazon a partire dal 16 luglio 2024.


“The Eyes Are the Best Part” di Monika Kim

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La vita di Ji-won è allo sbaraglio. La relazione segreta di suo padre ha devastato la sua famiglia, costringendola a farsi in quattro per cercare di rimetterla in sesto.

Così, non appena il nuovo ragazzo bianco di sua madre – un tizio assolutamente insopportabile – entra in scena, vantandosi dei suoi pregiudizi a proposito della cultura coreana e sbavando su ogni singola cameriera asiatica nei ristoranti, la ragazza fa del suo meglio per contenere le sue emozioni.

Ma mentre lui non fa nient’altro che osservare con aria inquietante lei e le sue sorelle, nello striminzito appartamento che condividono tutti insieme, Ji-won inizia a lasciarsi ossessionare dalla brillante colorazione blu dei suoi occhi.

Così, mentre la sua fissazione e la sua rabbia iniziano a crescere, Ji-won capisce che dovrà fare tutto il possibile per salvare la sua famiglia… nonché per saziare i nuovi, inquietanti appetiti che hanno iniziato a tormentarla.

Puoi acquistare su Amazon la tua copia di “The Eyes Are the Best Part”. Il romanzo d’esordio di Monika Kim è disponibile, per il momento, esclusivamente in lingua inglese.


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“What Lies in the Woods”: la recensione del mistery di Kate Alice Marshall


what lies in the woods recensione - kate alice marshall

Questo martedì, la recensione di “What Lies in the Woods” ci accompagna!

Il libro di Kate Alice Marshall è un nuovo, torbido “small town mistery”. Ma, a essere del tutto sincera, stavolta si tratta di una lettura che ho trovato indigesta, e sotto parecchi punti di vista. Dopotutto, esistono poche cose più noiose di un thriller che non è in grado di coglierti di sorpresa neanche per un secondo, dico bene?


La trama

Un tempo, Naomi Shaw credeva nella magia. Ventidue anni fa, lei e le sue due migliori amiche, Cassidy e Olivia, erano solite trascorrere l’estate scorrazzando per i boschi, immaginando un mondo di cerimonia e di incanto. Lo chiamavano il “Gioco della Dea”.

La loro ultima estate insieme è finita con l’inspiegabile aggressione subita da Naomi. Per puro miracolo, la ragazza è riuscita a sopravvivere a diciassette coltellate e a identificare l’uomo che l’ha attaccata. La testimonianza della ragazza è stata decisiva per identificare il serial killer che stava terrorizzano l’area, peraltro già ricercato per l’omicidio di sei donne.

Agli occhi della comunità, Naomi e le sue amiche si sono comportate da eroine.

Ma, in realtà, le tre ragazze sono delle bugiarde.

Per decadi, hanno continuano a tenersi stretto un segreto per cui potrebbe valere la pena uccidere. Adesso, però, Olivia è pronta a rivelare la verità. Naomi, che soffre di amnesia selettiva, decide allora di scoprire cosa è accaduto davvero quel giorno, svelando la catena di eventi che ha portato al suo attacco.

Ma non ha idea di quello che potrebbe costarle



“What Lies in the Woods”: la recensione

“What Lies in the Woods” schiera in campo una protagonista bisessuale (ma che, stranamente, sembra attratta soltanto dalla sfilza di personaggi maschili che si materializzano sulla sua strada…), un armamentario di twist telefonatissimi, una deprimente collezione di cliché spacciati per archetipi…

Il risultato? Un mistery a forti tinte rose che mi sentirei di consigliare soltanto a un lettore alle primissime armi; uno che, possibilmente, non abbia mai sentito parlare di Paula Hawkins o Gillian Flynn. Ma neanche di Taylor Adams o Simone St. James, se per questo.

Praticamente, ti basta leggere la sinossi riportata in quarta di copertina per scoprire tutto quello che c’è da sapere a proposuto di questa storia e di dove andrà a parare. La stessa cosa che aveva attirato la mia attenzione – il “Gioco della Dea”, la dinamica angosciante e pericolosa che si viene a instaurare fra le tre bambine/giovani donne – si rivela, del resto, una sorta di specchietto per le allodole.

Sì, perché Kate Alice Marshall impiega UN ATTIMO a sminuire la complessità e le sfumature dell’amicizia al femminile, riducendo tutto a una deprimente pioggia di stereotipi.

Per cominciare, le basta trasformare la sua protagonista nella classica eroina tormentata a caccia di un cavaliere dalla scintillante armatura, e proseguire confinando le sue due amiche al ruolo di spalla/macchietta (non scendo nei particolari, per evitare quei due o tre spoiler in cui potresti davvero rischiare di incappare).


La verità è là fuori

Cosa resta, allora, di una premessa che poteva sembrare – non dico rivoluzionaria – ma quantomeno abbastanza intrigante da giustificare la lettura dell’ennesimo thriller?

Bè, sei sei interessato a quel genere di cose, sicuramente l’autrice approfondisce il tema delle varie turbe sentimentali della protagonista. Una donna adulta (che, peraltro, è stata vittima di abusi da adolescente…) e che, adesso, si sente incline sfoggiare le sue cicatrici e a mostrarsi come cinica, disincantata ecc. Ma che poi riesce, miracolosamente, a innamorarsi di un tizio gentile a caso nel giro di quattro pagine e a fidarsi ciecamente di lui… al punto da confidargli allegramente tutti i segreti della sua vita, compresi quelle delle sue cosiddette “amiche”.

Non vorrei, ora, che tu rischiassi di fraintendere i toni di questa recensione di “What Lies in the Woods”. Non nutrivo aspettative stellari nei confronti del titolo di Kate Alice Marshall . Quello che cercavo, semplicemente, era una buona forma di intrattenimento, qualcosa in grado di distogliermi dai miei studi per qualche ora.

Mi era già chiaro, insomma, che il romanzo non sarebbe stato un nuovo “Creature del Cielo” o una versione alternativa di “Mare of Easttown”.

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“Shining Girls” (recensione): sci-fi e omicidi seriali nella miniserie ispirata al libro di Lauren Beukes


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Shining Girls” è una miniserie televisiva in 8 episodi ispirata all’omonimo (e sottovalutatissimo) romanzo thriller/sci-fi di Lauren Beukes.

Ritengo lo show della Apple un adattamento particolarmente riuscito e intrigante, dal momento che la sceneggiatura risolve in maniera brillante la lunga serie di problematiche legate alla caotica struttura del libro.

La miniserie, infatti, riesce a trasformare l’irresistibile high concept alla base del plot in una fonte pressoché inesauribile di conflitti, tensione e colpi di scena.

Eliminando la mezza dozzina di sottotrame escogitate dalla Beukes, la serie si lascia quindi alle spalle digressioni e linee temporali incentrate su personaggi secondari di scarsa rilevanza per focalizzare l’attenzione su ciò che fa funzionare la storia per davvero: l’arco di rinascita della protagonista, e il suo scontro all’ultimo sangue con il villain


La trama

Qualche anno fa, Kirby (Elisabeth Moss) ha subito un’aggressione, e da allora non è più stata la stessa.

Uno squilibrato l’ha attaccata mentre portava a spasso il cane, aprendole uno squarcio nel petto e lasciandola lì a dissanguarsi.

Ma Kirby non è morta. È sopravvissuta, ha cercato di rimettere insieme i pezzi ed è diventata l’assistente agli archivi di una prestigiosa testa giornalistica.

Il suo sogno di diventare reporter sembra volato fuori dalla finestra, però. Soprattutto perché, ormai, la mente di Kirby non sembra più così affidabile

Problemi di memoria, alterazioni della percezione, incapacità di riconoscere determinati luoghi e persone… Si tratta solo delle conseguenze di un danno cerebrale?

O la storia che si nasconde dietro il suo attacco ha radici molto più profonde, misteriose e incredibili di così?

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