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“Babel”: la recensione del libro fantasy di R. F. Kuang


babel recensione - la necessità della violenza - r f kuang

Intendo aprire la mia recensione di “Babel”, il nuovo libro di R. F. Kuang, ponendo al lettore due domande all’apparenza insignificanti.

La prima: fino a che punto ami l’estetica del dark academia?

La seconda: in un romanzo fantasy, l’importanza e l’attualità della tematica, secondo te, dovrebbero avere la precedenza su tutto, o essere comunque subordinate allo sviluppo di una trama e di un sistema magico fatti come si deve?


La trama

Oxford, 1836.

La città delle spire sognanti. Il cuore di tutta la conoscenza e il progresso del mondo. E il suo centro è Babel, l’Istituto Reale di Traduzione. La torre dalla quale scorre tutto il potere dell’Impero.

Dopo che una piaga ha spazzato via il resto della sua famiglia, è qui che approda Robin Swift. Di origini cantonesi, portato in Inghilterra da un guardiano che ha sorvegliato scrupolosamente la sua educazione – ma che non si è mai preso la briga di mostrargli un minimo di affettività – il ragazzo è convinto che Babel sia un paradiso, il luogo in cui tutti i suoi sogni diventeranno realtà.

E, all’inizio, è così.

Robin, infatti, stringe una profonda amicizia con tre ragazzi del suo anno e si dedica anima e corpo ai suoi studi. Diventerà qualcuno, dice a se stesso. E trascorrerà la vita a servire quella stessa città che gli ha offerto così tanto.

Fino a quando non entra in contatto con un membro di una società segreta di ribelli; un giovane con cui Robin scopre di avere parecchie cose in comune, e che sembra pronto a metterlo a parte dei risvolti più oscuri dell’attività di traduzione magica in atto nella sua università.

E così, a poco a poco, Babel si trasforma per Robin in una prigione.

Riuscirà uno studente a stagliarsi contro il potere dell’impero?





“Babel”: la recensione

In molti hanno descritto il nuovo romanzo di R. F. Kuang come un capolavoro imprescindibile, uno dei migliori libri fantasy del 2022.

E…

Ascolta, non dirò che trovo queste dichiarazioni inspiegabili: la gente è furiosa per le ingiustizie del mondo. Lo è dappertutto e, fra l’altro, direi che fa/facciamo moooolto bene a esserlo!

E “Babel”…

“Babel” è un libro che riesce a esporre le crudeltà, le violenze e le ingiustizie del regime coloniale britannico in tutto il loro aberrante splendore.

Solo che, nella sua fretta di tagliare la testa al toro, la Kuang si ostina a passare sopra (come suo solito) a tutte le complesse sottigliezze politico/culturali del caso e si limita a sbatterci in faccia i nostri peccati di ricchi bianchi privilegiati: dopotutto, la civiltà occidentale è stata alimentata dal sangue e dal sacrificio di tantissime altre popolazioni mondiali, e l’autrice – come è lecito aspettarsi – non ha alcuna intenzione di indorare la pillola ai suoi lettori.

Se hai letto la sua trilogia (peraltro, consigliatissima) de “La guerra dei papaveri”, probabilmente conosci già l’efferata brutalità con la quale la Kuang è solita dissezionare le sue tematiche.

C’è da dire che portare acqua al mulino della sua causa non è un compito particolarmente difficile; soprattutto perché ha ragione, e nulla di quanto sostiene è una bugia.

«Ma allora per quale motivo», ti starai chiedendo, «la lettura di “Babel” ti ha snervato e deluso così profondamente?».


Noi e Loro

Bè… prima di tutto, perché il romanzo della Kuang si traduce in un’arringa inarrestabile, un patrocinante flusso di fuoco e fiamme in difesa degli oppressi.

Nella sua trama, nella stessa costruzione dei suoi personaggi, non è possibile rilevare sfumature. Peggio ancora: non è previsto alcuno spazio per un’eventuale controtesi degli avversari, cosa che, a lungo andare, trasforma la narrazione in un prevedibile e oltraggiato cumulo di accuse.

Come un procuratore distrettuale al cospetto di una giuria da persuadere (in questo caso noi, il popolo dei lettori), R. F. Kuang elenca i mali della società mondiale e si limita a ignorare l’esistenza di tutti quegli indizi che non si prestano a supportare la sua semplicistica visione di un mondo perennemente diviso fra innocenti e colpevoli.

Politica internazionale, carenza di risorse, assolutismi, patriarcato, tensioni religiose, semplice contraddittorietà della natura umana?

Pfui!

L’autrice di “Babel” non sa che farsene, di certe quisquilie.

A giudicare da questo libro, per lei esiste soltanto la necessità di tracciare una netta linea di separazione fra Noi e Loro.

Tutta questa parzialità innesca, a lungo andare, una narrazione dai toni infiammati e didascalici; estremamente supponente e, a mio avviso, priva di qualsiasi potere dialettico, proprio perché incapace di concedere voce in capitolo alla sua controparte (fosse anche solo per concedersi la possibilità di demolire le loro tesi).

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“The Magician’s Daughter”: il nuovo libro fantasy di H. G. Parry


The Magician's Daughter - h g parry

The Magician’s Daughter”, il nuovo romanzo di H. G. Parry, sarà una delicata storia di formazione in salsa fantasy.

L’autrice dell’acclamato bestseller “L’ improbabile fuga di Uriah Heep” tornerà nelle librerie d’oltreoceano e d’oltremanica il 23 febbraio 2023. Il suo nuovo lavoro, già accolto con caloroso entusiasmo da noti scrittori di speculative fiction quali Alix E. Harrow, Cameron Johnston e Andrea Stewart, uscirà per la Orbit negli USA e per la Red Hook in UK.

Secondo fonti attendibili, si tratterà, ancora una volta, di un libro assolutamente autoconclusivo. Pronto a stagliarsi, peraltro, al punto d’incontro ideale fra il sottogenere del fantasy storico e la fiaba classica


“The Magician’s Daughter”: la trama

Su un’isola remota al largo delle coste irlandesi, nascosta dalla magia, si cela un luogo di rovine e alberi antichi, di aria salata e di storie di fate.

Hy-Brasil è l’unica casa che Biddy abbia mai conosciuto. Approdata sulle sue coste da piccolissima, la giovane ha condotto sulle sue spiagge un’esistenza pacifica e tranquilla, con l’unica compagnia del suo guardiano, l’imprevedibile mago Rowan.

Una vita che, ormai, Biddy trova sempre più soffocante.

Almeno fino a quando Rowan non svanisce, risucchiato da uno dei suoi misteriosi viaggi; per ritrovarlo, Biddy dovrà quindi avventurarsi nel pericoloso e vasto “mondo di fuori” per la prima volta.

Ma Rowan ha dei nemici potenti, forze che stanno cercando di accaparrarsi tutta la magia del mondo, e che hanno già puntato gli occhi sui numerosi segreti custoditi dal mago.

Biddy potrebbe essere la chiave per fermarli. Eppure, più si avvicina alle risposte che cerca, più la nostra eroina comincia a mettere in dubbio tutto ciò che credeva di sapere a proposito di Rowan, del suo passato, e della stessa natura della magia.



Magia sull’isola

«Another gem of a novel from a talented writer.»

Kirkus Review

Che cosa succede quando una giovane donna, allevata da un mago nel più completo isolamento, scopre che le cose non sono quello che sembrano ed è costretta ad avventurarsi nell’Inghilterra dell’inizio del Novecento?

In quali ignoti pericoli si imbatterà? Fino a che punto sarà costretta a spingersi, per assicurarsi che il potere della magia non venga definitivamente sottratto al nostro mondo?

Devo dire che mi è bastato dare un’occhiata alla trama di “The Magician’s Daughter” (letteralmente: “La Figlia del Mago”) per tornare con la mente alle soffuse atmosfere incantate de “Le Diecimila Porte di January”, lo straordinario romanzo d’esordio di Alix E. Harrow.

Sarà un buon segno? Mi piace pensare di sì…

In realtà, non ho ancora letto nulla di H. G. Parry. Ma “L’ improbabile fuga di Uriah Heep” fa parte della mia lista da tempo immemorabile, per cui ammetto che la tentazione di recuperare inizia a farsi sempre più impellente…


I libri di H. G. Parry

“The Magician’s Daughter” sarà il secondo romanzo di H. G. Parry. Ma non dobbiamo dimenticare che, fra il 2020 e il 2021, l’autrice ha pubblicato anche una duologia di “novelle” (cioè, una coppia di romanzi brevi) chiamata “Shadow Histories”.

A Declaration of the Rights of Magicians” è un racconto ucronico ambientato nel pieno di un Illuminismo alternativo; un’epoca piena di fermenti politici e magici, in cui il necromante Robespierre si prepara a scatenare la rivoluzione in Francia, il mago del tempo Toussaint L’Ouverture conduce gli schiavi di Haiti incontro alla loro giusta liberazione, e l’audace Primo Ministro William Pitt inizia a soppesare la legalizzazione della magia fra i sudditi comuni e l’abolizione nelle sue colonie d’oltreoceano.

Eppure, nel mezzo di tutti questi complicati cambiamenti, si nasconde una forza sconosciuta, determinata a incitare l’umanità verso il violento conflitto armato. E sarà necessario ricorrere all’aiuto combinato di rivoluzionari, maghi e abolizionisti per smascherare l’identità di questo nemico, prima che il mondo intero sprofondi nella tenebra assoluta.

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“Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries”: la recensione del libro fantasy di Heather Fawcett


Emily Wilde's Encyclopaedia of Faeries - recensione - heather fawcett

Dopo l’annuncio dell’uscita USA e quella italiana, ormai imminente, arriva la recensione di “Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries”, libro fantasy sulle fate firmato dall’autrice canadese Heather Fawcett.

Un romanzo dolcissimo (ma tutt’altro che zuccheroso!), avventuroso e ricco di verve, al perfetto crocevia fra cozy fantasy e light academia.

Sai che ti dico?

Per una volta, voglio proprio sbilanciarmi: siamo ancora a febbraio, ma scommettiamo che “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde” sarà una delle mie letture preferite del 2023?


La trama

Emily Wilde è una rispettata accademica di Cambridge, una delle massime esperte di folclore e “driadologia”, la scienza che studia gli usi e i costumi delle varie specie fatate disperse ai quattro angoli del globo.

Una sorta di “zoologia” delle fate, insomma.

L’unica cosa che manca alla sua carriera?

Riuscire a firmare la primissima Enciclopedia interamente dedicata al mondo dei faery.

Per questo, Emily ha deciso di dedicare gli ultimi nove anni della sua vita alla stesura di un’immensa guida sul campo, a cui non manca ormai che l’ultimo capitolo… una sezione che Emily intende riservare ai “Nascosti”, una dispettosa razza fatata che vive solo nelle più gelide selve incontaminate dei Paesi del Nord.

La nostra eroina parte dunque alla volta dell’isolato villaggio di Hrafnsvik, determinata a consacrarsi alle sue ricerche e a tenersi alla larga dai curiosi abitanti locali.

In effetti, Emily ama considerarsi un vero e proprio “lupo solitario”. Burbera, goffissima e sorprendentemente incline a dire sempre la cosa sbagliata nel momento più inopportuno, non ha amici all’infuori del suo bizzarro e affettuoso cane nero, Shadow.

Emily non vede motivo di cambiare abitudini. Dopotutto, sta benissimo per conto suo… O così ha sempre pensato.

Almeno fino a quando Wendell Bambleby – il suo solare, esasperante e tragicamente comico rivale accademico – non decide di raggiungerla in città, pronto ad affiancarla nella ricerca sui Nascosti.

La presenza dell’uomo sul posto sortisce il doppio effetto di frustrare e confondere Emily. Anche perché, per la maggior parte del tempo, la studiosa non riesce a decidere se preferirebbe baciare Wendell, oppure strozzarlo con le sue mani.

Tuttavia, mentre si avvicina alla scoperta che le permetterà di svelare i segreti dei Nascosti, la nostra eroina si ritrova improvvisamente per le mani un altro mistero: chi diavolo è Wendell Bambleby, in realtà?

Da dove viene? E, soprattutto, che cosa vuole?

Perché è chiaro che l’affascinante collega le sta nascondendo qualcosa…

Eppure, per trovare le risposte che cerca, Emily stavolta dovrà risolvere il mistero più grande di tutti… il suo stesso cuore.



“Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries”: la recensione

Nel remoto caso in cui non si fosse capito, nutro un debole irrazionale per i libri fantasy che parlano del Piccolo Popolo. Sempre stato così, da che sia in grado di ricordare.

Eppure, sulle prime, temevo che “Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries” potesse rappresentare un’immersione un po’ troppo drastica nel regno del romance (anche se sapevo già che il trope romantico principale avrebbe ruotato attorno alla classica dinamica del “GrumpyXSunshine”, peraltro una delle mie preferite).

E Invece…!

Devo ammettere che, nel giro di pochissimi capitoli, il libro di Heather Fawcett è riuscito a rapirmi, regalandomi un intreccio avventuroso e vivace, un’incantevole ambientazione nordica e un’atmosfera degna di alcune delle mie storie fantasy preferite: mi vengono in mente “Cuore Oscuro” di Naomi Novik e “L’Orso e l’Usignolo” di Katherine Arden, tanto per cominciare; ma anche (e, forse, soprattutto…) l’adorabile “Legends and Lattes” di Travis Baldree.

Parte del mio livello di gradimento va senz’altro attribuito all’ottima costruzione dei personaggi. Emily è una protagonista meravigliosa, forte e al tempo stesso incredibilmente cocciuta, stravagante e piena di insicurezze.

Wendell Bambleby, dal canto suo, è probabilmente il più originale, esilarante e convincente interesse romantico maschile di cui abbia letto negli ultimi anni! Un eroe che ama cucire, riordinare la casa e poltrire sopra ogni cosa; ma che si rivela anche capace, all’occorrenza, di tirare fuori una grinta e un coraggio invidiabili.

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Tutti i libri fantasy in uscita a febbraio 2023


Forse non saranno numerosissimi, i libri fantasy in arrivo a febbraio 2023

Eppure, posso già garantirti che, fra le varie novità, si nasconderanno diverse cosine interessanti!

Tanto per cominciare, infatti, arriverà in libreria “Il Reietto” di Anthony Ryan: un superlativo low fantasy a tema storico, che mi sento di consigliare vivamente a tutti fan di autori come John Gwynne, Mark Lawrence e George R. R. Martin.

Ma scommetto che anche i fan di retelling, romance e YA troveranno qualcosa di loro gradimento, a cominciare dall’atteso bestseller “Dark Rise” di C. S. Pacat…


“Promesse vane” di Lexi Ryan

libri fantasy febbraio 2023 - promesse vane

Brie farebbe qualsiasi cosa per evitare di stringere un patto con i Fae: dopotutto, è convinta che perfino la morte sarebbe preferibile all’eventualità di lasciarsi coinvolgere nei loro schemi intricati. Ma quando un re della Corte Unseelie rapisce sua sorella, Brie capisce di non avere scelta, e accetta di stringere un accordo con il crudele re persona. Per accontentarlo, Brie dovrà rubare tre reliquie magiche dalla corte Seelie, sua eterna rivale. Eppure, intrufolarsi a Corte non si rivela affatto un compito facile. Tant’è che, per riuscirci, Brie sarà costretta a calarsi nella parte della potenziale sposa dell’affascinante principe Seelie, Ronan…

Descritto da molti come l’erede naturale de “La Corte di Rosa e Spine” di Sarah J. Maas, “Promesse Vane” è balzato in fretta in testa all’elenco dei bestseller del New York Times.

Potrai acquistarlo a partire dal 28 febbraio 2023, anche su Amazon.


“Le guerriere che sfidarono l’oscurità” di Namina Forna

Nell’elenco dei nuovi libri fantasy in arrivo a febbraio 2023, trova posto anche il secondo volume di una duologia iniziata lo scorso anno.

A dire la verità, la lettura de “Le guerriere dal sangue d’oro” mi aveva lasciato abbastanza indifferente, ma suppongo che il finale potrebbe ancora riservarci qualche sorpresa…

Sono passati sei mesi da quando Deka ha liberato le dee nell’antica terra di Otera e scoperto chi è in realtà. Ma la guerra infuria ancora attraverso il regno, e la vera battaglia è soltanto iniziata. Perché a Otera si sta addensando un’oscurità, una sorta di potere implacabile, che soltanto Deka e i suoi compagni potrebbero essere in grado di fermare. Eppure, al tempo stesso, segreti nascosti minacciano ancora di distruggere tutto ciò per cui la ragazza ha lavorato. E con i suoi doni magici in procinto di evolversi, Deka dovrà scoprire se dentro di lei si nasconde la chiave per salvare Otera… oppure quella in grado di scatenare la sua completa distruzione.

“Le guerriere che sfidarono l’oscurità” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 7 febbraio.


“Il reietto” di Anthony Ryan

libri fantasy febbraio 2023 - il reietto

Arriva finalmente in Italia uno dei miei libri fantasy preferiti del 2021: “The Pariah”, primo volume della trilogia grimdark “Patto d’Acciaio”.

La storia è quella di Alwyn, un ragazzo allevato da un gruppo di banditi. Di indole sveglia e sorprendentemente abile con la spada, all’inizio Alwyn non sogna d’altro che di trascorrere una vita spensierata e tranquilla all’insegna di scorribande, bevute e avventure. Ma un brutale atto di tradimento lo costringe a un brusco cambio di direzione: una svolta che lo spingerà ad arruolarsi nell’esercito del re e a confrontarsi con le più grandi potenze del suo tempo. Combattendo sotto il comando di Lady Evadine Courlain, una nobildonna assediata dalle visioni sempre più angoscianti di un’imminente apocalisse demoniaca, Alwyn dovrà quindi cercare di sopravvivere agli orrori della guerra e, contemporaneamente, agli insidiosi intrighi escogitati dalla nobiltà.

“Il reietto” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 21 febbraio 2023.


“A game of retribution” di Scarlett St. Clair

Il secondo volume della popolarissima “saga di Ade” di Scarlett St. Clair ci riporta negli oscuri meandri della psiche del signore degli Inferi.

Quando Hera accosta Ade e gli propone un piano per detronizzare Zeus, il dio rifiuta di aiutarla. Per punirlo di tanta insolenza, Hera lo costringe quindi a eseguire una serie di fatiche. Fra l’uccisione di pericolosi mostri mitologici e il recupero di artefatti rubati, ogni impresa appare appena un po’ più impossibile della precedente. Abbastanza impossibile, comunque, da distogliere l’attenzione di Ade da Persefone – la cui tragedia personale, nel frattempo, continua a indurla a domandarsi se sia veramente lei la persona adatta a rivestire il ruolo di Regina degli Inferi

“A game of retribution” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 17 febbraio 2023.


“Dark rise” di C. S. Pacat

Will è un ragazzo in fuga. Ha sedici anni, e gli uomini che hanno ucciso sua madre continuano a dargli la caccia. Ma un giorno un anziano servitore gli comunica il suo destino: combattere accanto ai Custodi, che hanno giurato di proteggere l’umanità nel caso in cui il Re Oscuro faccia ritorno.

Will viene quindi scaraventato in un pericoloso mondo di magia, in cui comincia ad addestrarsi per il ruolo vitale che lo aspetta nell’imminente battaglia contro l’oscurità.

“Dark Rise” sarà disponibile in italiano, anche su Amazon, a partire dal 14 febbraio 2023.

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“The Stolen Heir”: la recensione del libro fantasy di Holly Black


the stolen heir recensione - holly black

La recensione di “The Stolen Heir” approda finalmente sul blog, per la gioia di tutti i fan di Holly Black

Ma come sarà questo primo libro della nuova duologia ambientata nel regno di Elfhame, e fino a che punto gli appassionati della serie potranno aspettarsi di apprezzare i suoi nuovi protagonisti e i suoi nuovi villains?

Bè, la risposta breve a questa seconda domanda è molto semplice: parecchio, a patto di tenere a freno le aspettative sul versante “romance”!

E di partire dal presupposto che Oak, per quanto simpatico e piacevole, non potrà mai prendere il posto di Cardan.


La trama

Sono passati otto anni dalla Battaglia del Serpente. Ma nel gelido nord, Lady Nore della Corte dei Denti ha reclamato la Cittadella dell’Ago Ghiacciato.

Corre voce che, adesso, la sovrana traditrice stia usando un’antica reliquia per creare mostri di bastoni e neve; un’orda di creature costrette a ubbidire al suo volere e a portare avanti i suoi piani di vendetta.

Nel frattempo, Suren, la regina-bambina della Corte dei Denti, nonché unica persona al mondo in grado di esercitare autorità su sua madre, è fuggita nel regno degli umani. E lì “Wren” continua a vivere da anni, isolata e in uno stato semi-ferale; dimenticata e abbandonata da tutti coloro che conosceva e amava.

Tormentata dal ricordo delle crudeltà che i suoi genitori fatati le hanno inflitto, Wren si diverte a spezzare le maledizioni e i cattivi affari che gli umani più sconsiderati tentano di stringere con i fay approfittatori.

La ragazza si culla nella falsa illusione che la vecchia strega della tempesta, Bogdana, non nutra più alcun interesse per lei… Almeno, fino a quando la megera non torna a perseguitarla, dandole la caccia attraverso le strade notturne di un insediamento umano.

Ma a soccorrerla provvede il principe Oak, l’erede di Elfhame in persona. Lo stesso giovane a cui, un tempo, Wren era stato promessa in matrimonio, e nei confronti del quale lei cova del risentimento mortale.

Oak, adesso, ha diciassette anni. È affascinante, carismatico e terribilmente manipolatorio. Ha anche intrapreso una missione destinata a condurlo a nord, verso le terre di lady Nore, e desidera che Wren si prepari ad aiutarlo.

Ma acconsentire significa provare a schermare il proprio cuore dall’attrazione che prova per lui. Un ragazzo che, un tempo, Wren conosceva molto bene, ormai trasformatosi nel principe di cui non può fidarsi.

E confrontarsi, una volta per tutte, con gli orrori del passato che pensava di essersi lasciata alle spalle…



“The Stolen Heir”: la recensione

Ascolta, sto per rivelarti un piccolo segreto…

So che la maggior parte della gente che sceglie di leggere i libri di Holly Black, lo fa perché arriva a sentirsi attratta dalla forte componente sentimentale che permea le sue storie.

A sentir parlare molte lettrici, in effetti, sembra che debba essere tutto un Cardan di qui, Cardan di là… “Ma che bel tipo, che tizio seducente, irresistibile, grandioso, sì sì, certo, come no, bla bla bla.

Eppure, posso assicurarti che non è per questo che continuo a leggerli IO.

Della trilogia iniziata con “Il Principe Crudele” ho sempre amato, piuttosto, l’originale complessità delle tematiche (vale a dire, la quasi-impossibilità di coltivare una relazione semplice e “pulita” con la propria famiglia…) e la costruzione della protagonista; il rapporto fra Jude e suo padre, Madoc, e quello (altrettanto problematico) fra l’eroina e le sue due eccentriche sorelle.

Mi ha fatto estremamente piacere, quindi, ritrovare gli stessi spunti e la stessa profondità anche all’interno dell’intreccio di “The Stolen Heir”.

A partire dal brutale ed efferato prologo del nuovo libro di Holly Black; un breve capitolo che, di per sé, secondo me vale già il tempo speso per la lettura…


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“Sword Catcher”: la trama e la data d’uscita del nuovo libro epic fantasy di Cassandra Clare


sword catcher - cassandra clare

Sword Catcher”, in italiano, si chiamerà “Lo Scudo del Principe“. Si tratterà del primo romanzo epic fantasy di Cassandra Clare, una delle più popolari autrici di libri YA attualmente in circolazione.

Così come hanno fatto, prima di lei, le illustri colleghe Leigh Badugo (“La Nona Casa”) e Holly Black (Il Libro della Notte”), la scrittrice di “Shadowhunters” si prepara a compiere il fatidico “grande passo”: cambiare fascia di pubblico, firmando il suo debutto ufficiale nel mondo della narrativa fantastica per adulti.

La sua nuova storia verterà sulle intricate vicende di due emarginati. Un ragazzo e una ragazza che si si ritrovano a lottare, loro malgrado, per l’affermazione di un mondo meno ingiusto e corrotto…

Ma quale terribile prezzo pagheranno per la loro ribellione?

“Sword Catcher” debutterà sugli scaffali americani il 10 ottobre 2023. Per leggere “Lo Scudo del Principe”, l’edizione italiana del romanzo, occorrerà invece attendere fino al 2024.


“Sword Catcher”: la trama

Nella vibrante città-stato di Castellane, i più ricchi fra i nobili e i più dissoluti fra i criminali hanno una sola cosa in comune: la costante ricerca di ricchezza, potere e piacere edonistico.

Kel è un orfano, sottratto dalla vita che conosceva allo scopo di essere addestrato come Sword-Catcher: il “doppione” di un erede reale, il Principe Conor Aurelian. Kel è quindi cresciuto al fianco del principe, addestrandosi in ogni aspetto del combattimento e dell’arte di governo.

Lui e Conor sono vicini come fratelli. Eppure, Kel sa di avere un unico destino: un giorno, morirà per il principe. Per lui, non esiste altro futuro possibile.

Lin Caster è un membro degli Ashkar, una piccola comunità che ancora possiede delle abilità magiche. Per legge, gli Ashkar devono vivere al di là di una muraglia che li tiene separati dal resto della città; ma Lin, un medico, si avventura continuamente fuori per occuparsi dei morenti e degli ammalati di Castellane.

Eppure, a dispetto delle sue abilità, Lin non può fare niente per guarire la sua migliore amica, Mariam… almeno, non senza prima garantirsi l’accesso a un insieme di conoscenze proibite.

Dopo che un tentativo di assassinio fallito porta i sentieri di Lin e di Kel a incrociarsi, i due giovani vengono attirati nella rete del misterioso Re Straccivendolo, l’uomo che comanda l’ambiente criminale clandestino di Castellan.

Il Re offre a ciascuno dei due la possibilità di ottenere ciò che desidera di più; ma, mentre sprofondano sempre di più in un mondo di intrigo e oscurità, Lin e Kel scoprono una cospirazione di corruzione che si dipana dai più oscuri anfratti alle più alte torri del potere della città.

E, mentre dei segreti a lungo custoditi cominciano pian piano a riemergere, i nostri eroi saranno costretti a chiedere a se stessi: la conoscenza vale davvero il prezzo del tradimento? Un amore proibito può distruggere un regno?

E se quello che hanno appena scoperto bastasse a scaraventare la nazione in una guerra sanguinosa – e il mondo intero nel caos?



Una serie nuova di zecca per Cassandra Clare

Annunciato nel 2017, “Sword Catcher” arriva quindi a inaugurare una nuova fase della carriera di Cassandra Clare. Un percorso autoriale che, dal 2007 a oggi, ha visto l’autrice di “Città di Ossa” dedicarsi quasi esclusivamente alla sua fortunatissima saga di “Shadowhunters” (se escludiamo la breve parentesi rappresentata dalla pentalogia “Magisterium”, scritta a quattro mani con l’amica/collega Holly Black).

Ma da quanti libri sarà composta la serie “Sword Catcher”? È vero che si tratterà di una semplice duologia?

Per scovare la risposta a questa domanda, basta dare un’occhiata alla recentissima intervista che la Clare ha rilasciato su Paste Magazine:

«Sospetto che nessuno di quelli che conoscono i miei libri resterà sorpreso di sentire che ci sono altri libri della serie Sword Catcher in programma [al di là del secondo annunciato]. So tutto quello che succederà nel libro 2, la maggior parte di quello che succederà nel libro 3, qualcosa di ciò che accadrà nel libro 4, e ho anche una vaga idea di quello che potrebbe venire dopo.

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“Legends & Lattes”: la recensione del delizioso libro fantasy di Travis Baldree


legends & lattes recensione - travis baldree

La recensione di “Legends & Lattes” sbarca finalmente sul blog, pronta a portare in dono ai suoi lettori un bastimento carico di innocenza, calore e dolcezza!

Il libro di Travis Baldree è sicuramente un must read per tutti i fan del cozy fantasy; ma anche – sospetto – per chiunque ami alla follia il mondo dei gdr nipponici e delle light novel.

Un romanzo che è in parte coccola, in parte lettera d’amore al regno delle fanfiction in salsa high fantasy. Una storia che racchiude in sé, insomma, tutto il potere lenitivo di una bella tazza di cioccolata calda in pieno inverno…


La trama

Viv ha trascorso intere decadi nei panni dell’orco barbarico: un’avventuriera brutale ed energica, sempre pronta a risolvere i suoi problemi a colpi di spada.

Adesso, però, è giunto il momento di appendere l’arma al chiodo. Perché Viv ha un nuovo sogno: aprire la prima caffetteria mai esistita nella città di Thune. Anche se, da quelle parti, nessuno ha ancora mai sentito parlare di una bevanda con un nome del genere…

Naturalmente, per lasciarsi alle spalle un passato di violenza e riuscire ad avviare un’attività di successo, Viv non può sperare di agire da sola. E, per fortuna, un valido aiuto sembra arrivare dalle fonti più inaspettate.

Mmm…

Sembra quasi che una forza più grande di lei stia complottando per auspicare la buona riuscita della sua impresa.

Eppure, al tempo stesso, antichi rivali e nuovi nemici si preparano a stagliarsi sulla strada di Viv per il successo.

Anche perché il losco ambiente criminale di Thune potrebbe favorire la ricomparsa di oscure tentazioni – inclusa quella di tornare a imbracciare la sua fidata spada – ponendo fine per sempre alla speranza di una seconda occasione…



“Legends & Lattes”: la recensione

Malgrado le apparenze, bisogna dire che il romanzo di Travis Baldree è più denso di eventi di quanto si possa immaginare.

Confesso che la cosa mi ha un po’ stupito: nel prendere atto della descrizione “High fantasy, low stakes” (riportata anche in quarta di copertina…), probabilmente una parte di me paventava l’idea di ritrovarsi alle prese con una storia dall’intreccio totalmente lasco, noioso e inconsistente.

La trama di “Lagends & Lattes” si è rivelata, invece, infinitamente più solida e coinvolgente del previsto, dando prova di una struttura dai tratti forse poco articolati, ma sicuramente compatti e ben torniti.

Stiamo parlando di un’”impalcatura” incredibilmente semplice e lineare, certo. Ma anche di una costruzione che può vantare la stessa grazia e la medesima, affidabile solidità della sua eroina protagonista.

L’arco trasformativo di Viv, del resto, segue gli stessi principi, percorrendo tutte le “tappe” giuste della sua evoluzione. E sempre senza commettere l’errore di rinunciare a quel caratteristico, brioso senso di levità che caratterizza l’intera narrazione.

C’è da dire che, sotto alcuni punti di vista – inclusa la componente f/f, e sottraendo l’elemento spiccatamente gore – “Legends & Lattes” mi ha fatto pensare alla serie di light novel “Roll Over and Die” di Sunao Minakata.

La premessa è molto simile; il worldbuilding (un generico mondo fantasy in stile RPG…) pressoché spiccicato.

Per non parlare dello stile scorrevole e immediato di Baldree…  Un’impronta che, più che al tipico modo di scrivere della maggior parte dei suoi colleghi occidentali, tende ad avvicinarsi alla cifra di certi popolari autori giapponesi di storie per ragazzi.


Don’t worry, be happy

Quali sono, allora, le principali differenze fra i due titoli citati? Perché “Legends & Lattes” viene considerato uno dei titoli fantasy imperdibili del 2022?

Bè, innanzitutto, occorre citare il ferreo patto di complicità che l’autore americano riesce a stringere con i suoi lettori.

Fra le pagine di “Legends and Lattes”, infatti, vige una regola fondamentale: per quanto le cose possano mettersi male, nulla di tragicamente orribile accadrà mai a Viv, o a uno qualsiasi dei suoi amici.

È il genere di certezza rassicurante che contribuisce a mettere a suo agio il lettore, permettendogli di lasciarsi cullare dal tranquillizzante tran-tran della vita quotidiana della caffetteria.

Non si può proseguire la recensione di “Legends and Lattes” senza tirare in ballo, in qualche modo, il concetto di «slice of life». Malgrado la presenza di un climax, di una tematica centrale e di una chiara evoluzione della protagonista, infatti, possiamo contare sul fatto che dialoghi e siparietti domestici costituiscano una buona fetta della narrazione.

I comprimari e i personaggi secondari, dal canto loro, si dimostrano squisitamente pittoreschi e carismatici.

Ciascuno di loro, infatti, contribuisce ad arricchire il viaggio interiore di Viv e il colorato mondo in cui la nostra eroina vive: dal burbero carpentiere hobglobin Cal alla deliziosa succubus Tandri, passando per il geniale topo-fornaio Thimble, il timido bardo Pendry e l’arguta gnoma Gallina


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“Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries” di Heather Fawcett: il “light academia” che ti insegnerà tutto quello che devi sapere sul mondo delle fate


Emily Wilde's Encyclopaedia of Faeries - Heather Fawcett

Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries” (letteralmente: “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wild”) è senz’altro uno dei libri fantasy più attesi di gennaio 2023.

Sto facendo riferimento, per il momento, alla data d’uscita in lingua inglese; in effetti, non sappiamo ancora se e quando il romanzo light academia di Heather Fawcett arriverà in traduzione anche da noi.

Ma si tratta di un’uscita dal grande potenziale, destinata a suscitare un certo interesse: per cui, faccio davvero fatica a credere che le case editrici italiane si lasceranno sfuggire un’occasione così ghiotta.

Ora…

Prima di cominciare a scendere nel dettaglio, cerchiamo di scoprire insieme quali saranno i personaggi principali della serie e, soprattutto, di cosa parlerà questo avventuroso e accattivante volume d’apertura…


“Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries”: la trama

La professoressa di Cambridge Emily Wilde è brava in molte cose: tanto per cominciare, è la massima esperta mondiale di studi sulle fate. Emily, infatti, è una studiosa brillante, una meticolosa ricercatrice che sta cercando di scrivere la prima enciclopedia sugli usi e costumi dei faerie.

Peccato che la nostra eroina se la cavi malissimo con le persone. In effetti, non riesce mai a fare conversazione alle feste – né, a dirla tutta, a farsi invitare a uno di questi ricevimenti in primo luogo. Per questa (e tantissime altre ragioni), si potrebbe dire che Emily preferisca di gran lunga la compagnia dei suoi libri, del suo cane Shadow e del Piccolo Popolo a quella dei suoi simili.

Così, appena arrivata nello scalcinato villaggio di Hrafnsvik, Emily non ha la benché minima intenzione di provare a fare amicizia con i burberi abitanti locali. Né rientra nei suoi piani il proposito di trascorrere del tempo con un altro nuovo arrivato: il suo affascinante e irritante rivale accademico Wendell Bambleby.

Un tizio che, in un colpo solo, riesce a incantare gli abitanti del villaggio, incasinare la ricerca di Emily e rendere la sua vita infinitamente più confusa e frustrante…

Eppure, mentre si avvicina pian piano a scoprire i segreti dei Nascosti – i più elusivi membri del popolo fatato, annidati in un’ombrosa foresta ai confini della città –  Emily si ritrova sulle tracce di un altro mistero: chi diavolo è Wendell Bambleby, e che cosa vuole, in realtà?

Per trovare la risposta, dovrà svelare, forse, il mistero più fitto di tutti: quello che avvolge il suo stesso cuore.



L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde

Dal 2017 a oggi, l’autrice canadese Heather Fawcett ha pubblicato una mezza dozzina di romanzi, tutti rivolto al pubblico dei giovanissimi (middle grade e YA). Pensa che il suo prossimo progetto sarà un retelling di “Anna dai Capelli Rossi” intitolato “The Grace of Wild Things”.

Per il momento, in Italia è stato tradotto soltanto il suo “The Language of Ghost”, edito sotto il titolo “L’Incantatore Oscuro” (Mondadori, 2021).

“Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries” sarà, invece, il suo primo libro fantasy per lettori adulti, e andrà a inaugurare una serie nuova di zecca. Nelle librerie americane, debutterà il 10 gennaio; una data particolarmente ispirata, considerando l’ambientazione slava e l’atmosfera prettamente “invernale” della storia.

Bisogna dire che, per il momento, il pubblico sta accogliendo la notizia di questa uscita con grande entusiasmo; tant’è che, a pochi giorni dalla pubblicazione, la smodata quantità di preordini ha già innescato la messa in cantiere di una seconda edizione!

Merito dell’incredibile livello di apprezzamento che i lettori di mezzo mondo stanno manifestando nei confronti del sottogenere “accademico”, forse. Anche se il libro di Heather Fawcett vanterà un’anima molto più solare che dark, e si rivolgerà a tutti quei lettori affamati di romanticismo, avventure e storie fatate al confine fra realtà e folclore…


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Tutti i libri fantasy in arrivo a gennaio 2023


Una pioggia di libri fantasy in arrivo a gennaio 2023

Tantissimi nuovi titoli, pronti a rimpolpare le nostre wishlist e a permettere alle nostre reading challenge di partire con la marcia giusta!

Ovviamente, “la scelta obbligata” del mese ricadrà sull’attesissima novità di Leigh Bardugo (per scoprire perché, ti basta dare un’occhiata alla mia dettagliata recensione di “Hell Bent: Portale per l’Inferno“).

 Ma valgono sicuramente una menzione speciale anche la nuova edizione dello straordinario dark fantasy “The diviners” di Libba Bray (precedentemente edito dalla Fazi, sotto il titolo “La stella nera di New York”) e l’ambito YA a tema villains “Noi siamo i cattivi”….


“Raybearer” di Jordan Ifueko

libri fantasy gennaio 2023 - raybearer

Tarisai ha sempre desiderato il calore di una famiglia. Nulla di strano in questo: dopotutto, è stata allevata nel più completo isolamento, da una madre misteriosa e assente che si fa chiamare “la Lady”.

Un giorno, la Lady spedisce la ragazza verso la capitale dell’impero globale di Aritsar, con il compito di gareggiare con gli altri ragazzi per aggiudicarsi l’onore di diventare un membro del Consiglio del principe Dayo, l’erede al trono. Se verrà scelta, Tarisai si unirà agli altri attraverso il Raggio, un legame più profondo del sangue, che la vincolerà per sempre al futuro imperatore. Ma la Lady ha altri piani, incluso un desiderio magico a cui Tarisai potrebbe essere costretta a ubbidire: uccidere il principe della corona, nel momento stesso in cui guadagnerà la sua fiducia…

“Raybearer” sarà disponibile in italiano, anche su Amazon, a partire dal 31 gennaio 2023.


“Anatomy: Una storia d’amore” di Dana Schwartz

Debutterà a gennaio anche il primo capitolo di questa popolare duologia gotica firmata da Dana Schwartz.

Hazel Sinnett è una nobildonna che desidera diventare un chirurgo. Jack Currer è un “resurrezionista” che sta cercando di sopravvivere in una città in cui morire è sin troppo facile.

Quando i due si incontrano per caso, presso la Società degli Anatomisti di Edimburgo, Hazel dubita che l’evento avrà qualche impatto sulla sua vita. Ma poi viene scacciata in malo modo dalle sue lezioni di anatomia (la sua colpa? Appartenere al genere sbagliato…) e, da quel momento, inizia a pensare che, forse, la sua nuova conoscenza potrebbe offrirle un appiglio nel mondo della medicina, dopotutto. Hazel ha stretto un accordo: se riuscirà a passare gli imminenti esami, malgrado l’impossibilità a frequentare le lezioni ufficiali, sarà libera di proseguire la sua educazione. Peccato che, adesso, la ragazza sia terribilmente a corto di cadaveri sui quali esercitarsi. Mmm. Non tutto il male viene per nuocere, forse. Perché il caso vuole che la nostra eroina abbia appena stretto amicizia con un uomo che si guadagna da vivere dissotterrando corpi

“Anatomy” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 24 gennaio 2023.


“The diviners” di Libba Bray

È giusto inserire nell’elenco dei nuovi libri fantasy in arrivo a gennaio 2023 anche la riedizione di un intramontabile bestseller gotico, pubblicato per la prima volta oltre una decade fa?

Certo che sì: soprattutto se, come in questo caso, stiamo alludendo a un romanzo che vale decisamente la pena recuperare!

La storia dell’irrequieta Evie O’Neill, esiliata dalla sua noiosa cittadina e costretta a trasferirsi nella luccicante e patinata New York delle distillerie clandestine, degli spettacoli di burlesque e dell’industria del cinema agli albori della sua gloria. Sembra una pacchia, non è vero? L’unico inghippo è che Evie è costretta a vivere con suo zio Will, curatore del Museo Americano di Folclore Naturale, Superstizione e Occulto. E diciamo che, quando sei una ragazza dotata di un potere segreto sovrannaturale inspiegabile, questa potrebbe anche non essere la tua sistemazione ideale. Ma poi Evie scopre che lungo le strade di New York si aggira qualcosa – una creatura oscura e potente, determinata a lasciarsi alle spalle una lunga, lunghissima scia di sangue. E decide di impiegare il suo dono per fermarla…

“The Diviners” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 23 gennaio 2023.


“Little, Big” di John Crowley

libri fantasy in uscita gennaio 2023 - little big

Con ogni probabilità, “Little, Big” troverebbe un’ottima collocazione all’interno della mia lista di libri fantasy classici tristemente sottovalutati. Pubblicato per la prima volta in lingua originale nel 1981, il romanzo si è aggiudicato il World Fantasy Award nell’anno successivo.

Edgewood è una casa fatta di case, tutte incastrate fra loro e sovrapposte l’una sull’altra. Un luogo pieno di mistero e circondato di meraviglia: più ti addentri al suo interno, e più grande diventa. Smoky Barnable, che si è innamorato di Daily Alice Drinkwater, arriva a Edgewood, la casa di famiglia della ragazza, e si ritrova in un mondo composto da magiche stranezze. Sarà l’inizio di un complesso, intrigante racconto a metà strada fra saga famigliare e fiaba classica, con frequenti richiami a Shakespeare, Alice in Wonderland e tanto altro ancora.

“Little, Big” sarà disponibile in italiano, anche su Amazon, a partire dal 24 gennaio 2023.

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“Il Mistero di Penelope”: la recensione del libro fantasy di Claire North


Il Mistero di Penelope - recensione - Claire North

La mia recensione de “Il Mistero di Penelope” non può che iniziare sollevando uno sconcertante interrogativo: com’è possibile che il retelling di Claire North – senz’altro uno dei migliori libri fantasy del 2022 – sia passato così clamorosamente inosservato?

Ovvio, sto facendo riferimento alla versione del testo in lingua originale inglese (“Ithaca”, edizione Orbit).

In realtà, non ho la minima idea di quale possa essere la qualità della traduzione proposta in Italia dalla Newton Compton.

Certo è che “Il Mistero di Penelope” sembra essere sfuggito ai radar della maggior parte dei lettori forti internazionali.

Una lacuna che non mi aspettavo e che, francamente, tende a lasciarmi abbastanza sconcertata.

Voglio dire: tutto quel polverone sollevato in onore di “Circe” di Madeline Millar, e neanche una parola su un retelling ispirato alla mitologia greca che dimostra di riuscire DAVVERO a combinare la tematica del femminismo a una trama impeccabile, a uno stile inconfondibile e a una galleria di personaggi tragicamente tormentati?

Il tutto, senza mai rischiare di scadere nel sentimentale, nei patemi di dubbio gusto o nella banalità supponente di un’insegnante pronta a salire in cattedra?

Sinceramente, Amico Lettore…

Altro che “Mistero di Penelope”!

Stavolta, è proprio questo paradosso, che non sono in grado di spiegarmi…


La trama

La guerra di Troia è finita da anni, ma il re Odisseo non è mai tornato.

Ormai, nella verdeggiante isola di Itaca, gli unici uomini rimasti sono quelli troppo attempati, menomati o immaturi per combattere.

La regina Penelope veglia sulla sua terra al fianco di un consiglio di vegliardi che non si fanno scrupolo a mostrare quanto poco tengano alla sua opinione; dopotutto, dal punto di vista di un antico greco, una donna non vale molto più delle singole parti del suo corpo, e il cervello non fa sicuramente parte dei suoi asset principali.

Eppure, Penelope si muove nell’ombra e intesse in silenzio la sua tela, cercando di proteggere la sua isola dalle mire dei pretendenti che non aspettano altro che di arraffare il potere… a costo di una brutale guerra civile, che potrebbe tranquillamente causare la rovina di Itaca e di tutti coloro che la abitano.

L’ostinata perseveranza della regina, il suo dolore di moglie e di madre incompresa, attira infine l’attenzione di Hera, sferzante dea dei reietti e degli emarginati.

Inizia così una dettagliata rivisitazione – insaporita dall’impareggiabile e caustica voce narrante della Regina degli Dei – di alcuni fra i più celebri episodi mitologici che la cultura occidentale ci abbia tramandato: dalla morte di Agamennone alla cattura di Clittemnestra, passando per l’inganno dell’arazzo mai compiuto e per la ribellione di Telemaco



“Il Mistero di Penelope”: la recensione

Se hai già letto qualcosa di Claire North (autrice di piccole/grandi gemme quali “Le Prime Quindici Vite di Harry August” e “The Sudden Appareance of Hope”), probabilmente hai già una certa familiarità con la forza travolgente della sua personalità.

La voce autoriale della North è un dissacrante ciclone di modernità e consapevolezza storica. Il suo è un tipo di prosa che esige la massima attenzione e, in genere, riesce a ottenerla senza troppo sforzo.

Non si può dire che la North scriva romanzi per signore beneducate, no. O per gente con gli occhi foderati di prosciutto.

La sua penna è una lama; la sua immaginazione, una tela dai bordi spigolosi e affilati. Perfino (e anzi, forse, soprattutto…) nei momenti in cui i suoi mordaci giochi di parole caustici iniziano a intrecciarsi a squisiti slanci di virtuosismo lirico.

La prima idea geniale, quella che basta a differenziare “Il Mistero di Penelope” dalla recente inondazione di retelling simili?

La scelta di affidare la narrazione al personaggio più brillante e sottovalutato di tutti: Hera, la dea che una caterva di secoli di cultura patriarcale hanno cercato di sminuire e relegare ai margini.


La voce della Dea

Hera, quella stessa “signora del focolare” che le correnti classiche hanno deciso di interpretare nel senso più misogino e banale del termine. Ai posteri sia consegnata, dunque, l’effige di una matrona invidiosa, orgogliosa, altera, vendicativa e pronta a subissare di meschinità chiunque (leggi: le donne più giovani e belle di lei) commetta l’errore di ferire la sua vanità.

Che è un po’ – se ci fai caso – il modo in cui l’ipocrita narratore (maschio) medio tende a descrivere le proprie consorti, figlie, sorelle, madri eccetera eccetera.

Bè…

Non la nostra Hera, la Hera dipinta nel libro di Claire North!

Nelle vene di questa dea scorre l’acciaio più puro, combinato a uno spaventoso (e giustificato) quantitativo di veleno.

E, alla fine, sarà proprio lei a riunire intorno a sé una buona parte del resto del pantheon greco femminile (tratteggiato in modo altrettanto provocatorio e interessante) e a spargere i semi di una ribellione divina già sul punto di sobbollire…


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