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“A Dark and Drowning Tide”: la recensione dell’ammaliante fantasy dark di Allison Saft


a dark and drowning tide recensione - un'oscura marea giunti

La casa editrice Giunti ha portato “A Dark and Drowning Tide” in Italia il 18 settembre 2024. Vale a dire, in perfetta contemporanea con l’uscita del romanzo di Allison Saft in lingua originale; una sorpresa graditissima per tutti noi lettori, peraltro corredata dal suggestivo sottotitolo “Un’Oscura Marea“.

Dal momento che si trattava di una delle mie letture più anticipate dell’anno, ammetto di aver acquistato entrambe le edizioni: sia la “variant” prevista dalla Giunti con gli “spray edges” personalizzabili, sia l’edizione speciale in lingua inglese inclusa nella box di Illumicrate di settembre.

Una piccola follia, insomma, che mi è sicuramente costata qualche soldino in più del previsto… Ma che cosa vuoi farci? Quando si tratta di libri stupendi, capita che perfino il mio ferreo autocontrollo vada a farsi una passeggiata…

La nota super-positiva di questa premessa, nonché punto-cardine di tutta la mia recensione di “A Dark and Drowning Tide”?

Alla fine, ho amato questo atipico e divertentissimo “sapphic fantasy” con tutte le mie forze…


“A Dark and Drowning Tide”: la trama

Lorelei Kaskel, una studiosa di folclore dal temperamento irruento e dall’intelletto ancora più affilato, parte per una spedizione al fianco di sei nobili eccentrici. Il loro obiettivo è una fonte mitologica che, a quanto si dice, potrebbe essere in grado di dare accesso a un potere incommensurabile.

Il novello re spera di imbrigliare questa magia per mettere al sicuro il suo regno dalle mire del battagliero paese confinante di Brunnestaad. Lorelei, invece, è determinata a sfruttare questa opportunità per mettersi alla prova e dare concretezza al suo sogno più sfrenato e impossibile: diventare una naturalista, e guadagnarsi la libertà di viaggiare liberamente attraverso tutte quelle terre di cui, finora, ha potuto soltanto leggere nei libri.

La spedizione parte però nel segno della sventura: la loro leader – nonché amata mentore di Lorelei – viene uccisa nei suoi quartieri a bordo della nave! Sui cinque membri rimanenti della spedizione, ovviamente, aleggia un mare di sospetti. E, dopotutto, ciascuno di loro avrebbe avuto i suoi buoni motivi per compiere il delitto.

L’unica persona della cui innocenza Lorelei non può dubitare è la sua rivale accademica di lunga data, l’insopportabile e dannatamente affascinante Sylvia von Wolff. Così, dopo essersi ritrovata improvvisamente a capo della spedizione, Lorelai dovrà darsi da fare per trovare la fonte, prima che l’assassino colpisca di nuovo…

Ma con tutti i pericoli che si addensano nell’oscurità, Lorelei e Sylvia saranno costrette – malvolentieri – a lavorare insieme per scoprire la verità…


“A Dark and Drowning Tide”: la recensione

Come probabilmente avrai notato, la trama di “A Dark and Drowning Tide” richiama “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde” sopra ogni cosa. Ma all’interno del libro c’è spazio anche per qualche eco proveniente da “Uprooted“, “L’Orso e l’Usignolo”, “Gideon la Nona” e “Final Fantasy“: perciò, se hai amato anche uno solo fra tutti questi titoli, ti consiglio di dare al più presto una possibilità al nuovo lavoro di Allison Saft!

“A Dark and Drowning Tide” rappresenta il primo titolo per adulti dell’autrice in questione. E si tratta di un’opera a cui la stessa scrittrice sembra tenere moltissimo:

«Questa è una storia che parla di storie. Di una giovane donna ebrea che crede che il suo fato sia già stato scritto in maniera indelebile – e di una nobildonna determinata a provarle che si sbaglia.

L’ho scritta per quelli che sono stati costretti a farsi spuntare delle spine e che, di conseguenza, sentono di essere persone difficili da amare. Non vedo l’ora che i lettori sprofondino in questo mondo pieno di eccentrica oscurità, creature del folclore e personaggi larger-than-life.»

Allison Saft

Una descrizione che calza a pennello, soprattutto quando ci soffermiamo a pensare alla peculiare caratterizzazione dell’antieroina Lorelei e della stratosferica Sylvie von Wolff, alias la mia nuova “book girlfriend” del momento…


Un’Oscura Marea

Lo confesso in tutta tranquillità: all’inizio, ho fatto seriamente fatica ad affezionarmi a Lorelei. Perché okay il grumpy per sunshine, lode e onore alle protagoniste scorbutiche, antisociali e moralmente ambigue… ma la perenne acidità di stomaco di Lorelei a un certo punto ha rischiato di far salire la gastrite a me, non so se mi spiego!

Dopo un po’, però, credo di aver iniziato a capirla. Il che vuol dire che ho imparato a ignorare lo spropositato numero di «she snapped» a corredo delle sue battute (in luogo del canonico «she said») e a concentrarmi piuttosto sulla forma, la sincerità e, soprattutto, la profondità delle sue ferite interiori.

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“One Dark Window”: la recensione del romantasy di Rachel Gillig


one dark window recensione - rachel gillig

Nella mia recensione di “One Dark Window”, farò del mio meglio per cercare di restare obiettiva e limitarmi a elencare quelli che sono, secondo me, i principali pregi e i maggiori difetti del libro di Rachel Gillig.

Prima di tutto, perché mi rendo conto che si tratta di un titolo molto amato. Uno che è uscito un po’ in sordina, in tempi non sospetti, ma che poi ha finito con il vendere mezzo milione di copie nel mondo.

Ma soprattutto perché, al di là delle mie percezioni personali, sono pronta a riconoscere tutti i meriti di un romanzo che non si è rivelato particolarmente nelle mie corde, ma che è che riuscito comunque a colpire la mia immaginazione sotto diversi punti di vista.

“One Dark Window”, sia messo bene in chiaro, non è un grande romanzo gotico, o un dark fantasy particolarmente rivoluzionario. E si rivolge prevalentemente al pubblico YA, non a quello adulto. Ma resta comunque un ottimo esemplare di romantasy, estremamente gradevole e impreziosito da una suggestiva atmosfera “oscura”


La trama

Nell’inquietante regno di Blunder, una terra perennemente avvolta dalle nebbie, Elspeth Spindle ha bisogno di qualcosa di più della fortuna per rimanere al sicuro : ha bisogno di un mostro.

La ragazza lo chiama “l’Incubo”. Si tratta, in realtà, di uno spirito antico e volubile, intrappolato nella sua testa sin da quando Elspeth era ancora soltanto una bambina. La creatura la protegge. Custodisce i suoi segreti.

Ma nulla si ottiene senza pagare un prezzo, specialmente la magia.

Quando Elspeth incontra un misterioso bandito sulla strada che percorre la foresta, la sua vita compie una virata drammatica. Catapultata in un mondo di ombre e di inganni, la nostra eroina si unisce a una pericolosa quest per trovare la cura che permetterà a Blunder di liberarsi, una volta per tutte, dalla terribile maledizione di piaghe e nebbie che la affligge.

E il bandito? Si dà il caso che sia il nipote del Re, il Capitano della squadra armata più pericolosa di Blunder… nonché colpevole di alto tradimento.

Insieme, Elspeth e il Capitano dovranno radunare le dodici Carte della Provvidenza – la chiave per la cura che cercano all’infezione di magia oscura che sta dilaniando il loro mondo.

Ma mentre la posta in gioco si alza e l’innegabile attrazione che sobbolle fra di loro prende a intensificarsi, Elspeth è costretta a confrontarsi con una verità innegabile: l’Incubo sta iniziando a impadronirsi completamente della sua mente.

E non è detto che lei sia in grado di fermarlo…


“One Dark Window”: la recensione

Quando affermo che “One Dark Window” garantirà tanti piccoli momenti di gioia agli appassionati di narrativa romance, intendo esattamente questo: perché, a conti fatti, lo sviluppo del crescente legame di amicizia e attrazione fra Elspeth e il Capitano incarna senz’altro l’aspetto più approfondito e riuscito del libro.

Del resto, a mio avviso anche il sistema magico – basato su una serie di carte stregate, in grado di garantire ai loro possessori una vasta collezione di attribuiti sovrannaturali – risulta piuttosto intrigante e convincente.

Intendiamoci, però: arrivare in fondo a questo primo volume non mi ha affatto aiutato a sbarazzarmi dal crescente sospetto che Rachel Gillig non sappia bene cosa farsene, di questo interessante sistema magico!

Se c’è una cosa che “One Dark Window” riesce abbondantemente a mettere in chiaro, è che le scene d’azione e il conflitto contro le forze antagoniste sono quasi un supplemento, un qualcosa da porre sullo sfondo mentre la protagonista e il suo love interest flirtano e si fanno bonariamente prendere in giro da tutti i loro amici e parenti per la loro insopportabile inclinazione a tubare come colombe.

Dal mio punto di vista, si tratta di uno spreco di potenziale.

Ma, ovviamente, mi rendo conto che non tutti i lettori saranno inclini a pensarla nello stesso modo…


Una lacrima sul viso

La caratterizzazione del personaggio di Elspeth è la cosa che mi è piaciuta meno, in assoluto.

Ricordi quando abbiamo parlato di come si costruisce la scena di una storia?

Ebbene, Rachel Gillig dimostra sicuramente una grandissima abilità, da questo punto di vista. In effetti, malgrado il mio scarsissimo livello di empatia nei confronti dei suoi personaggi, mi sono ritrovata a divorare le pagine del suo libro praticamente senza rendermene conto. Merito di una solidissima struttura narrativa, il segno distintivo di un’autrice preparata e determinata a lavorare sodo sulla sua arte!

Ma soffermiamoci un momento a considerare quella particolare fase di una scena che siamo abituati a chiamare “crisi del personaggio”.

«Sono le scelte che compiamo nel momento di massima pressione a definire chi siamo, a svelare la nostra vera natura

Considero questo assioma come una delle più sacrosante verità fondamentali dell’esistenza; una di quelle “regole” che valgono tanto nel campo della vita reale, quanto in quello della fiction.

E che cosa fa la protagonista di “One Dark Window”, ogni volta che un minimo di pressione – un ostacolo, una difficoltà, un conflitto di natura anche insignificante – arriva a interferire con il normale corso della sua giornata?

Frigna. Si lagna. Sviene. Si torce le mani, crolla in ginocchio e invoca aiuto. Da parte della provvidenza, del mostro, del suo ombroso cavaliere… di chiunque sia in ascolto. Purché non tocchi a lei prendere l’iniziativa.

Lo ribadisco: Ogni. Santissima. Volta.

Fino a incarnare la perfetta quintessenza della (stereotipata) damina vittoriana, una silenziosa lacrima che scorre su una guancia a indicare il massimo grado di resistenza a qualsivoglia tipo di avversità.

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“A Language of Dragons”: dark academia, codici segreti e draghi nel libro fantasy di S. F. Williamson


a language of dragons - s f williamson

Con “A Language of Dragons“, iniziamo a parlare delle nuove uscite fantasy previste per il 2025.

Il libro d’esordio di S. F. Williamson sembra il titolo ideale dal quale partire, per almeno due motivi:

a) si tratta di un titolo già molto chiacchierato, che può contare su diverse edizioni speciali in via di realizzazione e sul quale l’editore americano sembra puntare moltissimo;

b) “A Language of Dragons” sarà uno dei primi fantasy ad arrivare sugli scaffali delle librerie nel 2025, dal momento che l’uscita prevista negli USA è stata fissata per il 2 gennaio!


“A Language of Dragons”: la trama

Londra, 1923. I draghi sono i padroni del cielo e le proteste infuriano per le strade, ma Vivien Featherswallow non è affatto preoccupata. Ha intenzione di seguire le regole, ottenere un tirocinio nel campo dei suoi sogni – lo studio delle lingue dei draghi – e assicurarsi che sua sorella non debba mai correre il rischio di diventare una cittadina di Terza Classe.

Eppure, entro mezzanotte, Viv inizierà una guerra civile.

Infatti, non appena i suoi genitori vengono arrestati e sua sorella scompare nel nulla, Viv capisce che tutta la sicurezza per cui ha lavorato così duramente sta per scomparire. Così, quando le viene offerta l’occasione di salvarsi attraverso un nuovo, misterioso lavoro, Viv non esita ad accettare.

Al suo arrivo a Bletchley Park, Viv scopre di essere stata reclutata per decifrare un codice segreto e aiutare lo sforzo bellico. Se avrò successo, lei e la sua famiglia potranno tornare a casa. In caso contrario, moriranno tutti.

All’inizio, Viv si convince che l’impresa di scoprire i segreti di un linguaggio proibito dei draghi sia fattibile. Ma più impara, più inizia a realizzare che la bolla nella quale cui è cresciuta non è il luogo confortevole e sicuro che immaginava.

Finché, alla fine, Viv dovrà prendere una decisione: che genere di guerra ha intenzione di combattere, in realtà? Per chi – e per cosa – sarà disposta a mettere in gioco la sua vita?


Tradurre” significa “tradire”… o “controllare”?

Gli addetti ai lavori descrivono già “A Language of Dragons” come il punto di incontro ideale fra “Babel“, “Fourth Wing” e “A Deadly Education“.

Di sicuro, sappiamo che il libro sarà corredato da un romance a tema slowburn, basato sul trope dell’enemies-to-lovers. E che l’ispirazione per questa storia è giunta all’autrice, S. F. Williamson, attraverso il suo lavoro di traduttrice letteraria (la scrittrice, che attualmente risiede in Francia, è specializzata in francese e italiano).

La Williamson afferma di essere sempre stata profondamente affascinata dall’arte delle traduzioni e dalle mille sfide che essa comporta. Fra l’altro, al pari di R. F. Kuang, rimane fermamente convinta del fatto che la lingua vada considerata, prima di tutto, come un fatto politico, e anche come un potenziale strumento di controllo.

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“Nettle and Bone”: la recensione della fiaba dark di T. Kingfisher


nettle and bone recensione - come uccidere un principe

So già che la mia recensione di “Nettle and Bone: Come Uccidere un Principe” non sarà in grado di rendere giustizia alla complicata semplicità e all’irresistibile umorismo dark di questo libro. Che poi è anche – guarda caso – uno dei romanzi fantasy più profondi e struggenti che io abbia mai letto!

Se hai visto il recente film Netflix “Damnsel” – o se hai letto l’omonimo libro di Evelyn Skye – sappi che “Nettle and Bone” può essere considerato come una versione più matura e coinvolgente di quel particolare titolo.

Non a caso, T. Kingfisher è una delle migliori autrici di retelling a sfondo folclorico-fiabesco in cui ti capiterà mai di imbatterti (per non parlare dei suoi indimenticabili romanzi southern gothic, come “What Moves the Dead” o “A House With Good Bones”…). Ma è stato proprio grazie all’uscita di “Nettle and Bone”, nel 2023, che l’autrice americana è riuscita a scalare una nuova vetta e a portare a casa l’ambito Premio Hugo


La trama

Marra è la terza principessa di un piccolo regno. Timida e riservata, è cresciuta in un convento, circondata dalle suore e immersa nella tranquilla routine del suo monastero.

In realtà, la ragazza prova soltanto sollievo all’idea di non essere costretta a sposare qualche alto dignitario straniero per questioni dinastiche, nella speranza di consolidare il trono dei genitori. Purtroppo, le sue sorelle maggiori non sono state così fortunate.

La più grande è morta quasi subito, distrutta dalle percosse di un marito tanto abusivo, quanto potente. Lo stesso principe che, adesso, ha sposato anche la seconda sorella di Marra. Dalla sicurezza del convento, Marra non riesce a smettere di chiedersi chi si farà avanti per salvare la sua ultima sorella e metterà fine alla violenza, una volta per tutte.

Ma dopo aver passato anni a osservare la sua famiglia e due interi regni che si ostinano a fingere che ogni cosa vada per il verso giusto, Marra capisce che, se è vero che c’è bisogno di un eroe, stavolta dovrà essere lei stessa a diventarlo.

Perché, se Marra riuscirà a portare a termine tre compiti impossibili, una strega le garantirà gli strumenti di cui avrà bisogno per liberarsi del tiranno. Eppure, come spesso succede in queste storie di principi e imprese titaniche, le sue missioni si rivelano soltanto il primo passo di un lungo e pericoloso viaggio per salvare l’ultima delle sue sorelle e rovesciare il trono…


“Nettle and Bone”: la recensione

In “Nettle and Bone”, la voce inconfondibile di T. Kingfisher (aka Ursula Vernon) assume una carica tragicomica che riesce a comunicare, con una grazia che ha quasi del preternaturale, tutti i complessi stati d’animo della protagonista Marra e le macabre vibes surreali che circondano il suo viaggio.

Una quest epica che si svolge al fianco di un’anziana strega e della sua gallina posseduta da un demone; di una fata madrina di mezza età che, forse, si finge più svampita di quello che è; di un guerriero espulso dal suo clan per aver fatto la cosa giusta, anziché quella ritenuta socialmente accettabile; e di un delizioso cane d’ossa, provvidenzialmente incapace di accorgersi di essere già morto.

Basta aggiungere alla banda la nostra eroina, una quasi-suora trentenne ansiosa e nata da una famiglia reale, per rendersi conto di trovarsi alle prese con una fiaba dark dal taglio molto, molto atipico.

La Kingfisher, infatti, schiera in campo tutti gli ingredienti che ti aspetteresti – gli oggetti incantati, la terra maledetta, la saggia strega, l’adorabile animale magico ecc. – per intessere un racconto dal sapore salvifico e dolceamaro. Uno che, pur svolgendosi in un mondo fuori dal tempo, in realtà riesce a parlare (anche) della nostra realtà.

Il canovaccio prescelto, ovviamente, è quello di Davide contro Golia. Vi troviamo, infatti, un gruppo di squinternati e disadattati, pronti a sacrificare qualsiasi cosa, pur di abbattere il titano.

Al centro della rete che li unisce, la lotta contro un uomo violento e potente, che le leggi degli uomini non possono fermare. Che si rifiutano di fermare…


 Vietato sottovalutare il potere della gallina

Puoi scrivere una recensione di “Nettle and Bone”, forse, e trattenerti dall’usare due espressioni molto in voga quali “cozy vibes” e “cottagecore”.

Ma non puoi davvero esimerti dal tirare in ballo Terry Pratchett e il suo Ciclo delle Streghe!

Di fatto, T. Kingfisher è una delle poche autrici viventi in grado di dar vita a personaggi all’altezza di prendere il tè con Nonnina Wheatherwax o Tata Ogg. Non a caso, i dialoghi di “Nettle and Bone” si rivelano una perpetua ed esilarante fonte di meraviglia:

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“The Phoenix Keeper”: la recensione dell’adorabile cozy fantasy di S. A. MacLean


the phoenix keeper recensione - s a maclean

The Phoenix Keeper” è il mio nuovo cozy fantasy preferito, e di gran lunga uno dei migliori libri fantasy letti/pubblicati nel 2024.

Lo so, potresti pensare che si tratti di una dichiarazione abbastanza estrema. Dopotutto, il mio amore per titoli come “Legends and Lattes” o “The Very Secret Society of Irregular Witches” è fatto noto e conosciuto in tutto il mondo.

Eppure, credo davvero che “The Phonix Keeper” abbia qualcosa di speciale. Non soltanto un cast di personaggi incredibili e una delle più spettacolari “found family” in cui mi sia mai capitato di imbattermi, ma anche delle tematiche ambientaliste importanti e una graditissima attenzione nei confronti della questione della “diversità” a 360 gradi.

E poi, ammettiamolo: il magico zoo di S. A. MacLean è il posto che occupa i miei sogni e nel quale vorrei ufficialmente andare a vivere… insieme alle magnifiche fenici, ai giocosi grifoni e a tutti gli altri, machiavellici volatili conosciuti attraverso le pagine di questo tenerissimo romanzo d’esordio!


La trama

Aila lavora in zoo destinato ad accogliere creature magiche in via d’estinzione provenienti da ogni angolo del mondo. In modo particolare, Aila si occupa di fenici, una specie gravemente minacciata dall’attività dei bracconieri, perennemente a caccia di un modo per mettere le mani sulle portentose piume fiammeggianti di questi animali.

Fin da bambina, Aila ha sempre coltivato il sogno di far ripartire il programma di ripopolamento e fare in modo che il suo zoo abbia la possibilità di ospitare le prime uova di fenice dopo oltre dieci anni. Così, quando alcuni loschi figuri riescono a rubare i piccoli nati in uno degli zoo vicini, Aila si mette in testa di rinnovare la decrepita struttura un tempo adibita agli scopi del programma e di candidare il suo zoo per una nuova nidiata.

Ma salvare un’intera specie dall’estinzione richiede qualcosa di più delle sue stellari capacità di gestione degli animali. Kelpie carnivori, falchi in grado di evocare i tuoni, draghi dispettosi… Alia non ha mai avuto problemi a trattare con le creature magiche del suo zoo.

Ma quando si tratta di racimolare il coraggio necessario a chiedere l’aiuto della bellissima custode dei grifoni, nonché responsabile dell’attrazione più popolare dello zoo? Missione impossibile.

Specialmente considerando il fatto che la bellissima custode di grifoni in questione è, in realtà, la più grande arci-nemesi di Aila fin dai tempi del college. Il suo nome è Luciana, e si tratta di un’irritante, scontrosa e insopportabile so-tutto-io che sembra sempre pronta a mettere il becco negli affari di Aila…


“The Phoenix Keeper”: la recensione

Per essere un cozy fantasy, con marcate venature da rom-com, “The Phoenix Keeper” è un romanzo piuttosto lungo. Il che spiega, probabilmente, il taglio iper-descrittivo e un pochino prolisso dei primi capitoli.

Per fortuna, provvedono i toni ironici e super-scoppiettanti della narrazione, insieme alla fortissima personalità della protagonista Aila, a rendere perfino questa manciata di scene “introduttive” coinvolgenti e immersive.

Aila, dal canto suo, rappresenta la perfetta incarnazione del concetto di “adorabile disastro”. La sua parte grumpy, che si sposa alla perfezione con la tematica dell‘introversione e dei disturbi d’ansia, emerge sempre nei momenti più esilaranti, ponendo la base per uno splendido e coinvolgente arco trasformativo.

Non che manchino le occasioni, per il lettore, di sentirsi “un tantino” frustrato dalla sua plateale incapacità di “leggere la stanza” intorno a lei e interpretare correttamente lo svolgersi degli eventi. Ma fa parte del gioco… Tanto più che, alla fine, ci si ritrova totalmente sopraffatti dalla fragile vulnerabilità e dalla dolcissima goffaggine con cui Aila si sforza di affrontare le relazioni (e le connessioni umane) che per lei contano di più.


Il grande cuore della custode di fenici

La trama di “The Phoenix Keeper” è piuttosto rocambolesca e la posta in gioco aumenta con lo scorrere delle pagine. Ti dico solo che, ora di arrivare il finale, ho cominciato ad avvertire delle serie palpitazioni e a preoccuparmi davvero per le sorti di Aila e dei suoi amici!

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5 (fantastici) retelling YA di libri classici che non hai ancora letto


Per come la vedo io, trovare dei buoni retelling YA ispirati a libri classici non è sempre un compito facile.

Fra i più titoli più conosciuti, spiccano sicuramente romanzi come “This Violent Delight” e sequel di Chloe Gong (entrambi liberamente ispirati al “Romeo e Giulietta” di Shakespeare) e “Splintered” di A. G. Howard, che richiama in gioco motivi e scenari dallo scoppiettante ‘”Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll.

Nel novero delle storie per adulti si distinguono, invece, il seducente e misterioso “The Daughter of Doctor Moreau“, incentrato sulla figlia del famoso scienziato pazzo inventato da H. G. Wells, e il divertentissimo “The Strange Case of the Alchemist’s Daughter” di Theodora Goss, un mesh-up di tutti i più famosi personaggi della letteratura gotica, dal mostro di Frankenstein al Doctor Jekyll, passando per Carmilla (nel secondo volume della saga) e il padovano Rappaccini.

Quella che ti propongo oggi, invece, è un breve elenco di retelling YA di romanzi classici (ancora) relativamente poco noti al grande pubblico, ma non per questo meno amati da una piccola armata di affezionati lettori in tutto il mondo…


5 retelling YA di libri classici ancora da scoprire (o riscoprire): “Ruinsong” di Julia Embers

reteling YA di libri classici - ruinsong

Una libera reinterpretazione de “Il Fantasma dell’Opera” di Gaston Leroux.

In un mondo in cui la magia viene cantata, la potente maga Cadence viene ripetutamente costretta a usare i suoi doni per torturare la sventura nobiltà della sua nazione. A cantare i suoi incantesimi oscuri, al servizio di una regina che non conosce freni o misericordia.

Ma quando Cadence si riunisce con una sua vecchia amica d’infanzia, una nobildonna con dei legami nell’ambiente dei ribelli, la ragazza viene messa di fronte a una scelta disperata: prendere finalmente una posizione, e difendere il suo Paese dall’oppressione, oppure diventare un mostro a immagine e somiglianza della regina.

“Ruinsong” è la lettura ideale per chi ama le ambientazioni ispirate all’Europa del diciannovesimo secolo, gli archi di redenzione e i personaggi moralmente ambigui. Ma anche per tutti quei lettori che non sono disposti a lasciarsi spaventare da tematiche forti e vibes dai toni deliziosamente dark.

Su Amazon, l’autoconclusivo “Ruinsong” di Julia Embers è disponibile in lingua inglese.


“Tiger Lily” di Jodi Lynn Anderson

Nel 2012, questo passionale e convincente retelling di “Peter Pan” di J. M. Barry riscosse un considerevole successo, incantando i lettori soprattutto in virtù dell’indiscutibile forza della sua protagonista – una “Giglio Tigrato” assolutamente indimenticabile – e al fascino senza tempo dei suoi tropes.

La quindicenne Tiger Lily non ha mai creduto nelle storie a lieto fine. Ma quando incontra Peter Pan nei boschi proibiti dell’Isola-Che-Non-C’è, perfino lei si dimostra incapace di resistere al suo carisma magnetico. Così, cade immediatamente sotto il suo incantesimo.

Peter è diverso da chiunque altro abbia mai conosciuto. Impetuoso e coraggioso, Peter la spaventa e la attrae al tempo stesso. Ma Peter è il capo dei Bimbi Sperduti, gli abitanti più spaventosi dell’isola, e l’idea di una relazione fra loro appare assolutamente fuori discussione. Eppure, ben presto Tiger Lily si ritrova a rischiare ogni cosa – la sua famiglia, il suo futuro – pur di stare con lui.

La sua gente non ha dubbi: Tiger Lily deve sposare un uomo della sua stessa tribù. Eppure, mentre nemici di ogni tipo minacciano di separarla da Peter, è l’arrivo di Wendy Darling, una ragazza inglese che incarna tutto ciò che Tiger Lily non è e non sarà mai, a mettere bruscamente fine a ogni sogno a occhi aperti…

Perché, a volte, i nemici più pericolosi sono proprio quelli che si nascondono nel più fedele e affezionato dei cuori

Come avranno fatto i nostri editori a lasciarsi scappare un gioiellino del genere? A dire il vero, non sono mai riuscita a spiegarmelo. Nel dubbio, però, ti ricordo che su Amazon puoi ancora acquistare la tua copia di “Tiger Lily” in lingua inglese.


“Lucy Undying” di Kiersten White

retelling ya di libri classici - lucy undying

In realtà, ho iniziato a leggere da poco questa attesissima nuova uscita targata Kiersten White. Eppure, confido già di poter inserire questo titolo nella mia lista di retelling YA ispirati a libri classici da consigliare…

Beninteso, “Lucy Undying” non è il primo romanzo per ragazzi ispirati al “Dracula” di Bram Stoker che io abbia mai letto! Ma bisogna ammettere che la trama vanta un twist particolare: tanto per cominciare, la protagonista è Lucy Wensterna… un personaggio su cui – inspiegabilmente – pochissimi autori di fiction hanno finora concentrato l’attenzione.

In questa versione della storia, Lucy è diventata una vampira e ha speso gran parte della sua esistenza immortale nel tentativo di sfuggire dalle grinfie di Dracula. Lucy, infatti, vuole soltanto imparare a conoscere se stessa e a capire che cosa vuole davvero.

La sua vita subirà una brusca virata nel momento in cui, nella Londra del ventunesimo secolo, si imbatterà in Iris, una donna disperatamente alla ricerca di un modo per liberarsi dalle catene del suo passato. Fra le due si svilupperà un’intensa e salvifica amicizia, pronta a trasformarsi, ben presto, in qualcosa di più.

Ma se c’è una lezione che Lucy ha imparato a sue spese, è che Dracula non le permetterà mai di allontanarsi da lui senza ingaggiare una battaglia mortale

“Lucy Undying” è disponibile su Amazon per l’acquisto in lingua inglese. Già che ci sono, ne approfitto per ricordarti che Kiersten White ha firmato anche un altro notevole retelling YA ispirato a un grande classico della letteratura gotica: l’avvincente e catartico “La Buia Discesa di Elizabeth Frankenstein“, edito in Italia da Harper Collins.


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“The Scarlet Throne” di Amy Leow: fino a che punto ti spingeresti pur di rimanere al potere?


the scarlet throne - amy leow

L’editore americano Orbit pubblicherà “The Scarlet Throne“, libro fantasy di esordio della giovane autrice Amy Leow. Il romanzo debutterà il prossimo 12 settembre.

Si tratta di un libro dalla trama molto particolare, che segue la spirale di corruzione e violenza di una donna determinata a scendere a qualsiasi compromesso pur di tenersi stretto un potere duramente guadagnato. Compreso stringere un patto con un demone, e simulare per la propria magia un’improbabile origine divina…

Un fantasy politico dalle tonalità estremamente dark, insomma, ricco di intrighi e lotte intestine fra fazioni rivali. Animato da una protagonista moralmente ambigua che – come si premura di sottolineare la stessa Leow – non è “cattiva per finta”, e non ha nessuna intenzione di schierarsi dalla parte del bene alla vista del primo giovanotto di belle speranze intento a passare da quelle parti…


“The Scarlet Throne”: la trama

Binsa è una divinità vivente. Gli dei l’hanno scelta per dispensare, al tempo stesso, misericordia e castigo dell’alto della sua postazione sul Trono Scarlatto.

Ma il regno di Binsa nasconde un segreto mortale. Perché, invece di incanalare la saggezza di una divinità immortale, il corpo della donna ospita un demone.

Adesso, però, i suoi sacerdoti stanno cominciando a nutrire dei forti sospetti. E quando una nuova ragazza, Medha, viene scelta per prendere il suo posto, Binsa e il suo demone stringono un accordo: per amplificare i suoi poteri e aiutarla a strappare il controllo della nazione dalle mani dei chierici, lei gli sacrificherà delle vite umane.

Ma quanta della propria umanità sarà disposta a sacrificare, Binsa, nella sua insaziabile ricerca di potere?

Di rado i patti con i demoni si rivelano così semplici…


Abbracciando il tuo “inner villain”…

Il 15 aprile 2024, Amy Leow ha scritto un articolo pubblicato sul magnifico sito “The Fantasy Cafe“. Molte delle sue dichiarazioni si sono rivelate illuminanti… oltre ad avermi trasmesso una gran voglia di leggere “The Scarlet Throne” e conoscere i suoi personaggi!

A partire da Binsa, una protagonista che la Leow definisce con due aggettivi piuttosto eloquenti: “messy” e “batshit-crazy“.

«Amo i personaggi squilibrati. Soprattutto, amo i personaggi femminili squilibrati. C’è qualcosa di stranamente catartico nella vista di un personaggio femminile che sbarella completamente e costringe tutti a inchinarsi ai suoi piedi, forse perché, molto spesso, nella vita reale alle donne non viene concesso di comportarsi in questo modo.

Anche il mondo ama i personaggi così. Le protagoniste femminili di tanti libri hanno un tocco di oscurità dentro di loro, e così tanta parte del marketing che ci gira attorno – soprattutto all’interno della cerchia della speculative fiction – ruota attorno a queste donne moralmente ambigue, tenute a prendere decisioni complesse e in possesso di motivazioni altrettanto complesse.»

Amy Leow

Tuttavia, secondo l’autrice di “The Scarlet Throne”, perfino in questi libri continua a mancare qualcosa.

Perché, pur amando profondamente queste letture e rendendosi conto che non c’è assolutamente nulla di sbagliato nella caratterizzazione scelta per tutte queste eroine, il problema al cuore della questione rimane lo stesso: anche se, a volte, queste donne si ritrovano a rivestire il ruolo di antagonista, alla fine dimostrano sempre di possedere qualche qualità in grado di redimerle.

Compiono un genocidio? Eh, ma l’hanno fatto soltanto perché speravano di proteggere le persone che amano…

Il mondo le considera delle perfide tiranne? Sì, ma per il loro popolo sono praticamente delle sante che camminano…


Rivendicando l’assoluta libertà di essere malvagi… perché sì!

«Quasi come se le donne non potessero essere malvage per il gusto di esserlo, mentre le malefatte degli uomini non hanno bisogno di giustificazioni… perché, apparentemente, soltanto gli uomini possono essere cattivi per natura

Amy Leow

Secondo l’autrice, insomma, il concetto di “morally grey”, in riferimento alle azioni di personaggi femminili, ultimamente viene utilizzato un po’ troppo a casaccio.

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“The Gods Below”: due sorelle in guerra contro gli dei nel libro fantasy di Andrea Stewart


the gods below - andrea stewart - copertina

The Gods Below“, dell’autrice americana Andrea Stewart, uscirà negli USA il 5 settembre. E si tratta senz’altro di uno di quei titoli da tenere d’occhio: dopotutto, si è parlato in lungo e in largo della prima trilogia della Stewart (iniziata, nel 2020, con il piacevolissimo e orioginale “The Bone Shard Daughter“), e la trama di questa nuova opera promette di regalarci ancora più adrenalina e colpi di scena!

Il libro, che andrà a inaugurare la serie “Hollow Covenant“, seguirà la storia di due sorelle costrette a separarsi e a lottare divise, in un mondo sconvolto da una terribile guerra fra divinità rivali


“The Gods Below”: la trama

Una guerra divina ha infranto il mondo, lasciandosi alle spalle un’umanità in rovina.

Senza più speranza, gli umani stringono un’alleanza con il malvagio dio Kluehnn: lui restituirà al mondo la sua vecchia gloria, ma a un prezzo talmente alto da costringere i mortali a indebitarsi con lui per l’eternità.

E così, mentre la terra si trasforma, lo stesso succede ai suoi abitanti. Che iniziano ad assumere nuove, stranissimo sembianze… quelli che riescono a sopravvivere, almeno.

Hakara non ha nessuna intenzione di pagare un prezzo del genere. Tutto ciò che vuole è proteggere sua sorella, Rasha. Così, le due iniziano una fuga per un rifugio sicuro, il regno confinante. Ma quando la tragedia le separa, Hakara è costretta ad abbandonare l’amata sorella a una sorte sconosciuta.

Sola e a caccia di risposte, persa nel lato sbagliato del mondo, Hakara scopre un modo per incanalare la magia dalle misteriose gemme che gli abitanti sono costretti a estrarre dalle miniere per Kluehnn.

Questa scoperta, però, ne trascina con sé un’altra: sua sorella è ancora viva. E soltanto i ribelli che complottano per distruggere il patto con la divinità possono aiutarla a salvarla…

E lo faranno. A patto che Haraka accetti di muovere guerra a un dio.


Tre procioni in un trench…

A luglio, Andrea Stewart ha rilasciato una vivace intervista (in tandem con la collega Melissa Caruso…) pubblicata sul sito specializzato in narrativa fantastica The Fantasy Hive”.

Da questo articolo, possiamo dedurre una serie di interessanti informazioni a proposito dell’ambientazione di “The Gods Below” e dei suoi personaggi. Ad esempio, l’autrice ha anticipato ai suoi lettori che:

  • “The Gods Below” seguirà ben cinque punti di vista” Tuttavia, quello di Hakara, la protagonista, sarà decisamente predominante;
  • La storia si svolge in un mondo desolato, in cui la magia esiste sotto forma di particelle nell’aria e la densità aumenta a mano a mano che ci si avvicina al centro: la dimora degli dei. Quando un evento cataclismatico separa Hakara dalla sua sorella più giovane, le due finiscono schierate sui due lati opposti di una guerra clandestina fra divinità;
  • La metafora che Andrew Stewart userebbe per descrivere la personalità della sua eroina è “tre procioni un in trench“: vale a dire, determinata fino a rasentare la follia, dotata di pessime maniere, un po’ rude e pronta a mordere alla minima provocazione…
  • Le scrittrici che hanno maggiormente influenzato la stesura di questo nuovo lavoro sono Robin Hobb, Melanie Rawn, N.K. Jemisin, Octavia Butler e Ursula K. LeGuin.

Quando uscirà “The Gods Below” in italiano?

Nessuna casa editrice italiana ha annunciato, per ora, questo o altri titoli di Andrea Stewart.

Tuttavia, è decisamente presto per disperarsi: dopotutto, come accennavo poco fa, “The Gods Below” sarà disponibile su Amazon, per l’acquisto in lingua inglese, soltanto a partire dal 5 settembre 2024.

Come sempre, mi premurerò di aggiornare l’articolo non appena inizieranno a circolare nuove info…


E tu?

Cosa ne pensi della cover e della trama di “The Gods Below”?

Hai mai letto qualcosa di Andrea Stewart? 🙂


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Tutti i libri fantasy in uscita a settembre 2024

Quali libri fantasy leggeremo, in italiano, a settembre 2024?

A quanto pare, aspettando ottobre (un mese particolarmente ricco di titoli importanti), ci ritroveremo alle prese con un bel po’ di novità, con una netta prevalenza di romantasy e young adult in “palinsesto”.

Ma ci sarà spazio anche per “Starling House” di Alix E. Harrow, un capolavoro moderno che nessun fan del fantasy gotico dovrebbe correre il rischio di lasciarsi scappare, e per l’urban fantasy ad ambientazione asiatica “Le Guardiane delle Notte“.

E poi, come ti avevo annunciato qualche settimana fa, avremo modo di leggere in traduzione l’attesissimo dark academia a tema folcloristico “A Dark and Drowning Tide: Un’Oscura Marea“, nonché il sospirato sequel del romanzo cult “Vita Nostra“, degli autori russi Marina & Sergej Djačenko…


Tutti i libri fantasy in arrivo a settembre 2024: “Vita Nostra: Tentativi ed Errori” di Marina & Sergej Djačenko

libri fantasy settembre 2024 - vita nostra tentativi ed errori

In tantissimi stanno aspettando l’uscita del sequel di “Vita Nostra”, indubbiamente uno dei titoli dark academia più peculiari, brillanti e misteriosi dei giorni nostri.

In “Tentativi ed Errori” (in inglese, il libro si chiama “Assassin of Reality“…), ritroveremo la nostra eroina Sasha Samokhina, ormai alle prese con il suo terzo anno di studi presso il mistico Istituto di Tecnologie Speciali. Dopo aver ribaltato le aspettative dei suoi insegnanti, Sasha è emersa dal suo esame aggiudicandosi il rango di Password, una parte del discorso unica e potentissima.

Ma Farit Kozhennikov, l’ambivalente mentore di Sasha, riesce a riportarla indietro dall’oblio e a trascinarla di nuovo all’Istituto, pronto a sfruttarla per i suoi scopi egoistici. Per potersi diplomare, Sasha sarà quindi costretta a trovare un modo per correggere i suoi errori e compiere l’impossibile: diventare una parte del Grande Discorso e trasformarsi in uno dei pochi esseri speciali in grado di dettare la realtà.

Tuttavia, se fallirà, sarà chiamata ad affrontare un destino peggiore della morte

L’edizione Fazi di “Vita Nostra: Tentativi ed Errori” sarà disponibile a partire dal 13 settembre 2024. Su Amazon puoi già acquistare la tua copia.


“Fathomfolk: Il Popolo degli Abissi” di Eliza Chan

Tiankawi rappresenta una perla di civiltà per gli umani e un porto sicuro per tutti quelli che stanno cercando di sfuggire ai disordini civili. O, almeno, questo è quello che sembra.

In realtà, nella città semi-sommersa, gli umani si trovano, letteralmente, a occupare una posizione che sovrasta quella di tutti gli altri: così, dalle loro torri scintillanti e dalle loro passerelle aree guardano verso il basso, verso le creature che compongono il popolo dei “fathomfolk” – sirene, streghe del mare, kelpie e kappa. Tutti coloro che sono costretti a vivere nelle inquinate acque lì sotto.

Per la mezza-sirena Mira, una promozione al rango di capitano sui confini significherebbe un’opportunità per aiutare la sua gente. Ma, come se l’impresa di guadagnarsi la fiducia e il rispetto dei suoi colleghi umani non fosse abbastanza difficile, tutto ciò per cui Mira ha duramente lavorato viene messo a repentaglio nel momento in cui Nami, una saccente principessa del popolo del mare, viene esiliata nella città e posta sotto la sorveglianza di Mira.

Quando alcuni estremisti sabotano il festival cittadino, la violenza irrompe nelle strade e i diritti del popolo degli abissi vengono calpestati. Nami e Mira dovranno decidere se vale la pena pagare il prezzo del cambiamento. O se a Tiankawi non dovrebbe essere concesso, piuttosto, di affondare definitivamente.

L’edizione Ne/oN di “Fathomfolk” sarà disponibile a partire dal 4 settembre 2024. Puoi già acquistare la tua copia su Amazon.


“L’Incanto della Biblioteca d’Agrifoglio” di K. A. Linde

libri fantasy settembre 2024 - incanto della biblioteca di agrifoglio

Fra tutti i nuovi libri fantasy in uscita a settembre 2024, i fan del romance riserveranno senz’altro un’attenzione speciale a questo super-bestseller del New York Times.

Puoi amare l’oscurità, quando sai cosa contiene? Forse alcune cose non dovrebbero esistere al di fuori della nostra immaginazione…

Tredici anni fa, i mostri sono emersi dalle ombre e hanno scaraventato il mondo di Kierse in una guerra catastrofica. La città di New York, così come la conoscevamo, è praticamente collassata da un giorno all’altro.

Sulla scia di questa carneficina, è stato stipulato un trattato con i mostri. Una specie di… tregua, che ha portato a un po’ di pace.

Stanotte, però, Kierse – una ladra indomabile e talentuosa – sta per violare quel patto. Entrerà nella Biblioteca d’Agrifoglio… senza sapere che quest’ultima è la dimora di un mostro.

Lui è affascinante. Attraente. Terrificante. Ma è anche in grado di riconoscere un talento, quando ne vede uno: è soltanto questione di indovinare il suo prezzo. E così, Kierse si ritrova intrappolata in un accordo pericoloso con un mostro diverso da tutti gli altri. Sarà costretta a sacrificare la sua libertà e a offrire le sue abilità, mettendo a repentaglio il suo stesso futuro.

Ma il mostro sta giocando a questo gioco da secoli. E, una volta che si sarà unita anche lei, sa già che non ci sarà scampo…

L’edizione Newton Compon de “L’Incanto della Biblioteca d’Agrifoglio” sarà disponibile su Amazon a partire dal 3 settembre 2024.


“Starling House” di Alix E. Harrow

Se hai letto la mia recensione di “Starling House”, sai già che considero il nuovo libro autoconclusivo di Alix E. Harrow come uno dei romanzi fantasy gotici più carismatici e magnetici degli ultimi anni.

La protagonista della storia è Opal, una giovane donna tormentata che scopre, all’improvviso, di provare una peculiare fascinazione nei confronti di un’inquietante magione in rovina.

Nessuno, nella città di Eden, è in grado di ricordare quando Starling House sia stata costruita. Ma tutti concordano su un fatto: è molto meglio lasciare che la casa – e il suo ultimo erede, un giovane malinconico e solitario – vadano in rovina. Dopotutto, Starling House è bizzarra, sgraziata e piena di segreti: esattamente come il suo incomprensibile proprietario.

Opal ha ricevuto una serie di aspre lezioni dalla vita. Perciò, sa bene che farebbe meglio a non lasciarsi coinvolgere in questioni che riguardano casa infestate e uomini che sembrano usciti direttamente dalle brughiere immaginarie di Emily Bronte. Eppure, accettare un lavoro a Starling House potrebbe rivelarsi la chiave per riuscire a portare finalmente via dalla squallida Eden suo fratello e concedergli una vita migliore.

Opal, però, non è l’unica interessata alla casa, o agli orrori e alle meraviglie che si nascondono sotto di essa…

L’edizione italiana di “Starling House”, targata Mondadori, ti aspetterà in libreria e su Amazon a partire dal 17 settembre 2024.


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5 libri fantasy prequel che si sono dimostrati (quasi) all’altezza dell’originale


Non sono mai stata una grande fan dei libri prequel, fantasy o appartenenti a qualsiasi altro genere. Ma, ovviamente, nel corso del tempo mi sono dovuta ricredere in più di un’occasione: perché è proprio vero che, a volte, i prequel possono rivelarsi coinvolgenti, interessanti, originali e inaspettati tanto quanto il romanzo originale!

E così, nella data d’uscita di “Queen B” di Juno Dawson (un romanzo breve ambientato addirittura secoli prima degli eventi narrati in “La Congregazione Reale di Sua Maestà“), ho pensato bene di dedicare un breve post ad alcuni dei prequel che sono riusciti a imprimersi nella mia memoria in modo particolare.

Prima, però, diamo un’occhiata insieme alla trama di “Queen B”…


“Queen B”: la trama

libri fantasy prequel - queen b

E’ il 1536 e la Regina è stata decapitata.

Lady Grace Fairfax, strega, sa che c’è qualcosa di losco in gioco – che qualcuno ha tradito Anna Bolena e la sua congrega.

Affranta per la perdita della loro leader – e della sua amante, un segreto che, se venisse alla luce, segnerebbe anche la sua condanna a morte – Grace farà tutto ciò che è in suo potere per rintracciare il traditore.

Ma in gioco c’è qualcosa di più della semplice vendetta: perché è stata proprio una strega, una di loro, a tradirle, e Grace non è l’unica che la sta cercando. Il Re Enrico VIII ha sguinzagliato i suoi cacciatori, e questi si sono organizzati come mai prima d’ora sotto la guida del suo nuovo consigliere, l’impassibile Sir Ambrose Fulke: un uomo freddo e accecato dalla fede.

E il suo crudele regno potrebbe segnare la fine delle streghe

“Queen B”, in lingua originale inglese, è già disponibile per l’acquisto su Amazon.


5 libri fantasy prequel (quasi) all’altezza del libro originale: “Un Giorno di Notte Cadente” di Samantha Shannon

Come ho cercato di spiegare all’interno della mia recensione di “Un Giorno di Notte Cadente”, questo primo prequel del bestseller internazionale “Il Priorato dell’Albero delle Arance” si è dimostrato altrettanto immersivo, complesso e intellettualmente stimolante del romanzo originale.

Per chi ama l‘epic fantasy, ma non disdegna le storie dal taglio più moderno e, soprattutto, il dibattito su questioni d’attualità quali maternità, diritto d’aborto, femminismo ecc, si tratta di una lettura assolutamente imperdibile!

La trama segue le vicende di tre donne: Tunuva Melim, una sorella del Priorato dell’Albero delle Arance che, per cinquant’anni, si è addestrata a combattere contro i draghi (anche se nessuno crede più che il Senza Nome stia per tornare); Glorian di Inys, che lotta per uscire dall’ombra di una madre irraggiungibile; e Dumai, cresciuta in un tempio dell’Est ma in procinto di scoprire uno sconvolgente segreto relativo al suo passato.

Quando l’ombra dei Draghi tornerà a minacciare tutto ciò che conoscono, amano e hanno giurato di proteggere, toccherà a loro farsi carico di un destino più esigente di qualsiasi desiderio.

L’edizione italiana, targata Mondadori, di “Un Giorno di Notte Cadente” è disponibile in libreria e su Amazon; lo steso vale, ovviamente, per “Il Priorato dell’Albero delle Arance”.


“Tra Tuoni e Fulmini” di Seanan McGuire

Non credo che riuscirò mai a parlarti abbastanza della meravigliosa serie “I Bambini Irrequieti” di Seanan McGuire.

“Tra Tuoni e Fulmini” è il secondo volume della saga, nonché prequel diretto di “Una Porta per Ogni Cuore“. Un libro bellissimo, esattamente come il suo predecessore; emozionante, originale e “romantico” nel senso più letterario del termine, ambientato com’è fra le selvagge brughiere del macabro mondo parallelo che accoglie le gemelle problematiche Jack e Jill, già incontrate fra le pagine del primo libro.

Una storia dal sapore “burtoniano”, che ci permette di rispondere a molte delle domande rimaste in sospeso nel corso di “Una Porta per ogni Cuore”. E che ci ricorda che il lieto fine, purtroppo, non sembra attendere proprio tutti….

In realtà, la longeva e pluripremiata serie della McGuire è costellata di romanzi-prequel che varrebbe la pena elencare all’interno di questo post. Dal momento che “Tra Tuoni e Fulmini” è l’unico uscito (finora) in Italia, però, mi limiterò a raccomandarti di correre a recuperare questo gioiellino il più in fretta possibile…

Puoi acquistare la tua copia su Amazon.

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