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“Vespertine”: la recensione del libro fantasy di Margaret Rogerson


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Iniziamo la recensione di “Vespertine”, nuovo romanzo fantasy YA di Margaret Rogerson, partendo da una piccola conferma alle tue impressioni più immediate: ebbene , Amico Lettore… effettivamente, questo libro contiene una bella sintesi di elementi tratti dal film “Venom: La Furia di Carnage”, “Sabriel” di Garth Nix  e “L’Orso e l’Usignolo” di Katherine Arden!

Una storia a tinte action dalla trama abbastanza caotica e improvvisata, che riesce tuttavia a riscattarsi in virtù della sua freschezza e dalle sue spassose parentesi umoristiche


La trama

Artemisia si sta addestrando per diventare una Sorella Grigia, una suora che ha il compito di purificare i corpi dei deceduti affinché le loro anime abbiano la possibilità di passare oltre.

In caso contrario, quelle anime si solleverebbero e si trasformerebbero in spiriti pronti a infestare il mondo dei viventi.

A causa di un traumatico passato, Artemisia è di indole schiva e solitaria; in effetti, la ragazza preferirebbe di gran lunga trascorrere il resto della sua vita a occuparsi dei morti, piuttosto che essere costretta a trattare con la gente che ancora respira!

Ma quando il suo convento viene attaccato da un drappello di soldati posseduti, Artemisia difende le altre suore risvegliando l’antico spirito che dimora in una sacra reliquia. Si tratta di un “revenant”, un’entità malevola e bizzarra che continua a minacciare di impossessarsi del suo corpo, nell’istante stesso in cui la ragazza commetterà l’errore di abbassare la guardia.

Usare i formidabili poteri della creatura richiederà un dazio spaventoso sul corpo e sulla mente di Artemisia, cominciando ben presto a consumarla dall’interno.

Ma la morte è giunta a Loraille, e ormai soltanto una “Vespertine” – una sacerdotessa addestrata per imbracciare il potere di una sacra reliquia – potrebbe avere il potere di fermare il massacro.

Tuttavia, poiché l’arcana conoscenza alla base della magia delle Vespertine è andata perduta nel corso dei secoli, Artemisia non avrà altra scelta: dovrà rivolgersi all’unica autorità sul campo rimasta in circolazione.

Vale a dire, il revenant stesso.

Così, mentre svela un sinistro mistero a base di santi, segreti e magia oscura, a poco a poco Artemisia scopre che affrontare questo male nascosto potrebbe richiedere da parte sua un aperto tradimento nei confronti di tutto ciò che conosce…

Sempre ammesso, certo, che non sia il revenant a tradirla per primo.



“Vespertine”: la recensione

“Vespertine” è il primo romanzo di una nuova serie fantasy.

Il punto è che quasi non lo diresti, leggendo il romanzo di Margaret Rogerson: non tanto perché sarebbe facile, in fondo, considerare la storia come autoconclusiva, quanto per il fatto che, almeno per il momento, non sembra che la trama stia andando da qualche parte.

In effetti, mi è capitato di leggere su Tumblr che la stessa autrice non ha la più pallida idea di quanti volumi conterrà in totale la serie: sarà una duologia? Una trilogia? Altro? La Rogerson al momento non lo sa e, a quanto pare, la stessa cosa vale per il suo pubblico e per il suo editore.

In realtà, “Vespertine” mi ha garantito diverse ore di lettura spensierata. È un libro fantasy per ragazzi dal taglio molto “old school”, se riesci a immaginarlo: il che vuol dire che combattimenti, battaglie, inseguimenti ed effetti speciali la fanno da padrone in ogni momento, e che le uniche tematiche ammesse sono quelle tipiche di ogni storia di formazione.

L’intreccio, dal canto suo, è estremamente semplice, e tutti i personaggi secondari, in qualche modo, sembrano intenti a danzare sulla delicata linea di confine che separa il regno degli archetipi da quello degli stereotipi.

Tuttavia, bisogna anche dire che la dinamica fra Artemisia e il suo “revenant” (irriverente, buffo e sboccato: un perfetto prototipo di “spalla” Marvel!) funziona e coinvolge a meraviglia, regalando al lettore una tonnellata di siparietti comici e dialoghi spassosi.

Non solo: posso assicurarti che il loro legame di “riluttante condivisione/amicizia con riserva/bizzarra simbiosi” riserva più di una sorpresa e riesce a sfiorare corde anche piuttosto emozionali, infondendo nella trama quella specifica componente di originalità che basta a rendere la lettura del libro della Rogerson un’esperienza così fresca e piacevole

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“Oscuri talenti”: Bompiani porta in Italia “Ordinary Monsters” di J.M. Miro


oscuri talenti - j m rio - bompiani

Nel corso dell’autunno 2022, il romanzo fantasy ad ambientazione vittoriana “Oscuri Talenti” esordirà sugli scaffali delle nostre librerie.

L’autore J. M. Miro firma una storia a metà strada fra urban, gotico e storico: la ricetta perfetta per un impeccabile “gaslight fantasy”, sulla scia di romanzi come “Jonathan Strange e il Signor Norrell” e di serie tv come ”Penny Dreadful” e “The Nevers”.

Negli USA, “Ordinary Monsters”, primo volume di una trilogia, ha debuttato al quinto posto nella lista dei bestseller del Times. E pensa che, per aggiudicarsene i diritti di pubblicazione, il gigantesco editore americano Macmillan è stato disposto a sborsare una discreta sommetta a sette cifre!

La traduzione italiana sarà, invece, a cura della Bompiani.


La trama di “Oscuri Talenti”

1882. A nord di Edimburgo giace un istituto di pietra diroccata, in cui uno strano dottore raccoglie orfani in grado di esercitare abilità inusuali.

A Londra, intanto, due bambini dotati di simili poteri vengono perseguitati da una figura oscura – un uomo fatto di fumo.

Charlie Ovid scopre di possedere un dono per la guarigione attraverso una brutale educazione nel Mississippi, mentre il giovane Marlowe inizia a brillare di una bizzarra luce bluastra.

Quando due detective vengono reclutati per condurre i bambini a nord, verso la salvezza, il gruppo è costretto a confrontarsi con una forza pericolosa e sinistra, che minaccia di distruggere il mondo così come lo conosciamo.

Quello che seguirà sarà un viaggio irto di pericoli, dalle tortuose strade londinesi avvolte dalla luce dei lampioni ai celebri laghi di Scozia. Un posto in cui altri bambini dotati – i Talenti – si sono riuniti presso l’Istituto Cairndale.

Un luogo in cui il regno dei vivi e quello dei morti sono sul punto di entrare in contatto.

Mentre i segreti dell’istituto cominciano a rivelarsi, Marlowe, Charlie e il resto dei Talenti dovranno scoprire la verità che si nasconde dietro le loro abilità e la natura della forza che li sta cercando: perché il punto è che perfino i mostri peggiori, a volte, arrivano accompagnati dai doni più dolci

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“Vampire in the Garden” (recensione): amore, guerra e vampiri nell’anime di Netflix

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Vampire in the Garden” è un anime in 5 episodi disponibile su Netflix.

La serie sfoggia un’estetica horror alla “Devil May Cry” e una tipica ossatura da racconto distopico. Da un punto di vista strutturale, però, incarna due generi completamente diversi: la STORIA DI FORMAZIONE e la LOVE STORY.

Questo che cosa implica?

Bè, tanto per cominciare, che non dovresti lasciarti ingannare dai dettagli visul-gore delle animazioni e dall’eccitante taglio in stile action della premessa!

Non fraintendermi: la trama di “Vampire in the Garden” si rivela sicuramente in grado di offrire parecchie gustose scene di intrattenimento ad alto tasso di adrenalina.

Ma la sua costruzione tende ad appoggiarsi soprattutto sulla componente romantica e sul viaggio di crescita interiore delle due protagoniste, concedendo poco spazio all’approfondimento del wordlbuiling e alla qualità dei colpi di scena

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