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“Under the Bridge”: la mini-recensione della serie tv disponibile su Disney+


under the bridge - recensione miniserie

Titolo: Under the Bridge

Genere: Crime/Drammatico

Anno: 2024

Piattaforma: Disney+

Format: Miniserie

Cast: Riley Keough, Lily Gladstone, Vritika Gupta, Chloe Guidry, Izzi G., Javon Walton.


Di cosa si tratta:

“Under the Bridge” è una miniserie in 8 episodi, liberamente ispirata al brutale omicidio della quattordicenne Reena Virk.

L’omonimo libro di Rebecca Godfrey (interpretata, nello show, dalla Riley Keough di “Daisy Jones & the Six”) rappresenta il punto di riferimento di tutta la trama. In realtà, la serie prevede l’inclusione di personaggi, situazioni e colpi di scena che non hanno nulla a che fare con quanto avvenuto nella vita reale.

La storia è ambientata nel 1997. La scrittrice Rebecca torna nella sua cittadina natale, nel pieno della Colombia Britannica canadese, per scrivere un libro ispirato a una traumatica vicenda del suo passato.

Ma quando nel fiume si materializza il cadavere di Reena, una problematica ragazzina locale, la donna si lascia risucchiare dalle indagini ed entra in contatto con una società degradata e corrotta, piagata da una lunga tradizione di violenza, droga, indifferenza e delinquenza minorile.

Nel frattempo, la poliziotta Cam Bentland (Lily Gladstone) fa del suo meglio per assicurarsi che le indagini vengono condotte nella maniera più regolare e onesta possibile. Ma Reena era figlia di immigrati indiani, testimoni di Geova e tutt’altro che ben inseriti all’interno della comunità locale.

E la triste realtà è che nessuno sembra particolarmente interessato ad assicurare i suoi assassini alla giustizia…


“Under the Bridge”: la recensione

Non è una buona idea guardare “Under the Bridge” per l’elemento crime.

Non fraintendermi: c’è sicuramente qualcosa di ipnotico in questa serie. L’ho apprezzata moltissimo; a partire dalle (intensissime) interpretazioni delle due attrici protagoniste, che hanno una chimica magnetica e meritano tutte le lodi ricevute dalle critica e anche di più. Soprattutto Lily Gladstone che, con “Killers of the Flowers Moon” e “Fancy Dance“, in realtà aveva già rivelato al mondo le sue doti artistiche straordinarie.

Ma “Under the Bridge” si fa notare soprattutto per la forza delle sue tematiche, che ti colpiscono come il proverbiale pugno nello stomaco. Scrive Variety, in maniera decisamente eloquente: «La serie ci ricorda l’angoscia che provano gli adolescenti quando vengono respinti, specialmente le ragazze – e come questo sentimento possa trasformarsi, poi, fino a diventare qualcosa di grottesco. Senza una giusta guida o un orecchio pronto ad ascoltare, il tormento che (i ragazzi) finiscono per infliggersi l’un l’altro sembra, in molti modi, inevitabile.»

Ed è proprio così.

La cosa che colpisce di più, guardando “Under the Bridge”, non ha nulla a che fare con parole come “suspense” o “mistero”. Non vai avanti con gli episodi della serie perché non hai la più pallida idea di cosa sia successo o di chi abbia potuto fare del male a Reena. Le risposte a queste domande sono proprio lì, abbastanza chiare ed evidenti sotto gli occhi di tutti.

No, quello che ti si imprime nella memoria, sopra ogni altra cosa, è il ritratto lacerante di questi ragazzini abbandonati a se stessi, totalmente alla sbaraglio; costretti a crescersi praticamente da soli, facendo affidamento soltanto sulle regole del branco e l’uno sull’altro.


Un mondo senza adulti

Sembra una distopia, lo scenario da incubo entro cui si si svolgono gli eventi narrati in “Under the Bridge”. Un quadro in cui l’incapacità degli adulti di relazionarsi con i ragazzi sotto la loro custodia, alla fine, miete molte più vittime di un’edizione speciale degli Hunger Games. Uno squallore che ti riempie di tristezza di orrore; tant’è che, nonostante l’assenza di scene dal taglio esplicito, ammetto di aver trovato gli ultimi episodi di “Under the Bridge” emotivamente difficili da affrontare.

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“Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”: Rizzoli annuncia il volume 3 della trilogia “Come Uccidono le Brave Ragazze”


una brava ragazza è una ragazza morta - come uccidono le brave ragazze 3

Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”: sarà questo il titolo italiano del terzo volume della trilogia bestseller di Holly Jackson “Come Uccidono le Brave Ragazze“!

Il libro uscirà in Italia il 4 aprile 2023 e sarà tradotto, ancora una volta, dal bravissimo Paolo Maria Bonora.

In questo terzo romanzo, ritroveremo Pippa Fitz-Amobi – la tenace podcaster/intrepida detective adolescente, sempre pronta a battersi in prima linea per la scoperta della verità – alle prese con le numerose cicatrici emotive lasciate dallo sconvolgente finale di “Brave Ragazze, Cattivo Sangue”.

Fedele al motto “nessuna buona azione resterà impunita”, l’esistenza di Pip sta per sottostare a una sfilza di inquietanti cambiamenti. A partire dal terribile stalker che ha iniziato a minacciarla, perseguitandola tanto all’interno della comunità virtuale, quanto nell’ambito della vita di tutti i giorni.

Senza contare il fatto che a Little Kilton, a quanto pare, ogni torbido segreto sta finalmente per venire allo scoperto…


“Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”: la trama

Pippa Fitz-Amobi è tormentata dal modo in cui è finita la sua ultima indagine.

Presto, la nostra eroina partirà per la Cambridge University. Ma è a questo punto che un nuovo caso riesce a trovarla; un caso che, per una volta, la riguarda in maniera piuttosto diretta.

La ragazza, ormai, pensava di essersi abituata alle minacce online. Eppure, ce n’è una che riesce a catturare il suo sguardo, le parole di uno sconosciuto che continua a domandarle: «Chi verrà a cercarti, quando sarai tu a sparire nel nulla?»

E il problema non si limita soltanto alla sfera virtuale, purtroppo. Pip ha uno stalker, qualcuno che sa dove vive. La polizia, tanto per cambiare, si rifiuta di agire; e poi la ragazza scopre una connessione fra il suo stalker e un serial killer locale.

L’assassino è in prigione da sei anni, ma Pip ha ragione di sospettare che dietro le sbarre sia di nuovo finito l’uomo sbagliato.

Mentre si dipana un gioco mortale, Pip inizia a realizzare che, a Little Kilton, il cerchio sta finalmente per chiudersi.

Ma se Pip non riuscirà a trovare, e alla svelta, le risposte ai molti misteri che la circondando, stavolta potrebbe essere lei a finire in un sacco di plastica…



La serie tv nel futuro di Pip Fitz-Amobi

Un paio di mesi fa, ho pubblicato qui sul blog un nutrito elenco di libri thriller simili a “Come Uccidono le Brave Ragazze”. Il duplice scopo di quell’articolo è sempre stato evidente: fornire una cura alla tipica astinenza da small town mistery del lettore compulsivo di gialli e, al tempo stesso, ingannare il tempo in attesa dell’uscita italiana del terzo volume della serie.

Per fortuna, l’affidabile casa editrice Rizzoli, che ci aveva promesso il libro per l’arrivo della primavera, ha mantenuto la parola.

“Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta” andrà a chiudere una trilogia YA amatissima, peraltro pronta a fornire il materiale di base per quello che si prospetta già come uno degli adattamenti televisivi più attesi delle prossime stagioni.

Ricordiamo che sarà la rete televisiva britannica BBC a produrre la serie tv tratta dai romanzi di Holly Jackson. Lo show arriverà successivamente in Italia grazie a Netflix.

Il cast include Emma Myers, Zain Iqbal, Asha Banks e Anna Maxwell Martin, mentre la sceneggiatura è stata affidata a a Poppy Cogan, una delle autrici della recente miniserie mistery di Netflix “Red Rose”.

Aggiornamento: da oggi, puoi leggere la mia recensione della serie tv a “A Good Girl’s Guide to Murder” tratta dal romanzo “Come Uccidono le Brave Ragazze”! 🙂

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“The Dresden Files”: i libri urban fantasy di Jim Butcher arrivano in Italia


the dresden files in italiano - oscar vault - jim butcher

La serie di libri cult “The Dresden Files” arriva in Italia!

E chi mai l’avrebbe mai detto?

Come molti lettori sapranno, i romanzi di Jim Butcher dedicati al detective/stregone Harry Dresden hanno segnato la storia dell’urban fantasy; un sottogenere che, qui da noi in Italia, purtroppo finora è riuscita a ottenere un apprezzabile riscontro di pubblico soltanto nelle sue versioni più “ibride” (vale a dire, sotto forma di YA, romanzo erotico o sentimentale).

Secondo molti, invece, i “Dresden Files” riescono a incarnare l’essenza più “autentica” dell’urban fantasy, dal momento che propongono al pubblico un’incandescente commistione di fantasy, mistery, noir e hard boiled.

Bè…

Con giusto un pochino di romance a infondere, di tanto in tanto, quel pizzico di “pepe” in più alla storia!

Dal 2000 a oggi, sono usciti 17 romanzi e una caterva di racconti; per non parlare di un paio di graphic novel ambientate nello stesso universo, dell’omonima serie televisiva (andata in onda nel 2007 sullo Sci-Fi Channel) o del fatto che James Marsters (l’indimenticabile Spike di “Buffy: L’Ammazzavampir”) è il narratore ufficiale dell’adattamento in formato audiolibro dei vari romanzi della saga.

Adesso, a 23 anni di distanza dall’uscita del volume d’esordio (“Storm Front”), Mondadori annuncia ufficialmente l’arrivo in Italia dei primi tre libri della serie.

Si prevede l’uscita di un unico “volumone”, destinato a contenere i romanzi “Storm Front”, “Fool Moon” e “Grave Peril”.


“The Dresden Files”: la trama

In questo volume, i lettori avranno finalmente la possibilità di incontrare Harry Dresden, mago mercenario, disponibile per l’ingaggio a una modica cifra.

Harry ritrova gli oggetti smarriti, conduce investigazioni paranormali, offre consulenze, elargisce consigli e dispensa tariffe alla portata di tutti. Insomma, il nostro eroe è il migliore in quello che fa… anche perché è l’unico.

Così, ogni volta che il dipartimento di polizia di Chicago si ritrova per le mani un caso che esula dalla creatività o capacità mortali, le autorità si rivolgono a Harry. Perché la vita quotidiana è piena di misteri, e il mondo di pullula di creature sovrannaturali delle specie più disparate: vampiri, demoni, fate, lupi mannari

Un giorno, la polizia chiede a Harry di occuparsi di un inquietante doppio omicidio. Pare proprio che sia stato commesso usando la magia nera. E, quindi, nessuno sa che pesci pigliare!

Quello che Harry sa per certo?

Il temibile stregone che si è macchiato del crimine non ha nessuna intenzione di lasciarsi acciuffare…



Change of plan

La prima cosa che ho pensato, non appena ho letto l’annuncio della Oscar Vault relativo alla pubblicazione dei libri di Jim Butcher?

Oh, che bellissima notizia! Allora, c’è ancora un pizzico di speranza anche per una futura traduzione in italiano della saga di October Daye!” (la mia serie urban fantasy preferita in assoluto, ndr).

Il secondo pensiero che mi ha attraversato il cervello, però?

“La Mondadori sta facendo davvero un ottimo lavoro, per quanto riguarda la selezione del proprio catalogo. Di questo passo, oltre alle tante novità, permetterà ai lettori italiani di recuperare tutti i grandi classici del fantasy, a prescindere dal loro sottogenere di appartenenza.”

Ma chi è Jim Butcher, esattamente? E in che modo è iniziata la sua lunga e fortunata carriera?

Dunque…

A dar retta a Wikipedia, si tratta di un autore di libri fantasy che, nel 1996, dopo una triste serie di insuccessi e buchi nell’acqua, decise di iscriversi a un corso di scrittura creativa.

Fu in quella circostanza che la sua insegnante lo incoraggiò a “scrivere un romanzo simile a quelli di Anita Blake”, firmati da Laurell K. Hamilton, e ad abbandonare il campo dell’high fantasy – su cui, fino a quel momento, il buon Jim aveva concentrato tutti i suoi sforzi.

Nel corso di quel semestre, e malgrado le proprie resistenze, Butcher scrisse dunque “Storm Front”. L’esperimento avvenne sotto la guida della sua saggia maestra, l’autrice Deborah Chester (già che siamo in tema, ti anticipo che torneremo presto a parlare di questa signora, peraltro autrice del preziosissimo manuale “The Fantasy Fiction Formula”).

Pochissimo tempo dopo, il romanzo di Jim Butcher venne scelto da una grande casa editrice.

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11 libri simili a “Come uccidono le brave ragazze”


Se stai cercando dei libri simili a “Come uccidono le brave ragazze, l’irresistibile mistery YA firmato dall’autrice britannica Holly Jackson

Congratulazioni: sei appena capitato nel posto giusto!

Quello che ti aspetta è un piccolo (ma succulento!) elenco di letture che mi sento di consigliare a tutti i fan della serie. Storie adrenaliniche, coinvolgenti e dense di suspense, che ti permetteranno di immergerti in un gorgo di segreti, false piste, tradimenti e misteri. E, ovviamente, anche di mettere alla prova le tue innate capacità di detective!

Insomma, qualcosa mi dice che, grazie a questa lista, troverai finalmente un modo per curare la tua astinenza da romanzi gialli per ragazzi


“A casa prima di sera” di Riley Sager (in italiano)

libri simili a come uccidono le brave ragazze - a casa prima di sera

Ogni volta che qualcuno mi dice: «Ho adorato i romanzi di Holly Jackson, dove credi che potrei trovare altri libri simili a “Come uccidono le brave ragazze”?», quello di Riley Sager è il primo nome che mi salta in mente.

I suoi romanzi sono sempre garanzia di successo; anche perché, finora, si sono sempre rivelati in grado di elargire ai lettori tre elementi fondamentali: un ritmo indiavolato, una buona caratterizzazione dei personaggi e dei colpi di scena praticamente a prova di bomba!

In “A casa prima di sera”, una donna ritorna nella casa resa famosa dal memoir scritto da suo padre. Il libro in questione è un horror, un bestseller internazionale abbastanza inquietante e diabolico da rivaleggiare con il celebre “The Amytiville Horror”.

Maggie non crede neanche a una parola del delirante resoconto paterno: dopotutto, ama considerarsi una persona razionale ed equilibrata. Anche se, all’epoca dei fatti, era ancora troppo giovane per analizzare lucidamente gli eventi che stavano capitando alla sua famiglia…

In ogni caso, Maggie non ha mai nemmeno preso in considerazione l’esistenza di spettri, demoni e fantasmi. Eppure, bastano pochi giorni di terrore per riportare a galla una serie di angoscianti interrogativi.

E se nel fantasioso resoconto di suo padre si fosse sempre nascosta una punta di verità? E se nella sua vecchia casa si annidassero segreti molto più oscuri e pericolosi di quanto chiunque possa immaginare?

“A Casa Prima di Sera” non è, strettamente parlando, un romanzo YA. Ma grazie alla sua scorrevolezza, al suo ritmo avvincente e alla sua miriade di colpi di scena, può rivelarsi una scelta perfetta anche per il pubblico dei lettori più giovani!

Su Amazon puoi acquistare la tua copia dell’edizione Fanucci, sia in formato digitale che cartaceo.

PS: nel caso tu abbia già letto – e apprezzato – “A casa prima di sera”, ti consiglio di recuperare anche gli adrenalinici “Final girls: Le sopravvissute” e “Chiuditi dentro”.


“Spero tu stia ascoltando” di Tom Ryan (in italiano)

Come la mia recensione di “Spero tu stia ascoltando” ti confermerà, quello di Tom Ryan è probabilmente uno dei libri più simili a “Come uccidono le brave ragazze” in cui ti capiterà mai di imbatterti.

La protagonista è una ragazza adolescente che (proprio come la nostra Pippa Fitz-Amobi!) decide di iniziare un podcast true-crime dedicato a vari casi di persone scomparse.

Quando aveva sette anni, infatti, Dee ha assistito, impotente e confusa, al rapimento della sua migliore amica. Nessuno degli investigatori coinvolti è mai stato in grado di venire a capo delle indagini, e la piccola non ha mai fatto ritorno.

Giorno dopo giorno, Dee è stata costretta a crescere facendo i conti con quel logorante senso di colpa; una “spinta” quotidiana, che l’ha indotta a creare il podcast e a impegnarsi attivamente per aiutare i malcapitati nella sua stessa situazione.

Dee, però, non hai mai acconsentito a divulgare pubblicamente la sua identità. Almeno fino a quando un’altra bambina del suo quartiere non scompare misteriosamente, costringendo Dee a rivivere il più traumatico episodio del suo passato…

Ti ricordo che puoi acquistare su Amazon l’edizione italiana, targata Fanucci, di “Spero Tu Stia Ascoltando”.


“How to survive your murder” di Danielle Valentine (disponibile in inglese)

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Una sorta di “Come uccidono le brave ragazze” in chiave slasher, con un’abbondante spruzzata di “Scream” e “Auguri per la tua morte”!

Se ami i film horror per ragazzi e sei incline a fagocitare YA come se non ci fosse un domani, questo divertentissimo romanzo di Danielle Valentine potrebbe fare al caso tuo.

Alice Lawrence è la sola testimone dell’omicidio di sua sorella. E, nel corso dell’anno trascorso dall’assassino di Claire, la vita di Alice ha avuto modo di andare completamente a rotoli.

I suoi genitori hanno divorziato e i suoi amici hanno smesso di parlarle. Come se non bastasse, il giorno del processo al killer di Claire continua a pendere sulla sua testa come la proverbiale spada di Damocle. Non tutti credono alla testimonianza di Alice, del resto: Claire era la classica ragazza bionda e solare, una star del teatro, e tutti quanti la amavano.

Ma Alice? Una nerd che sognava di diventare una patologa forense, di quelle che preferiscono restare a casa a guardare vecchi film dell’orrore, mentre tutti i suoi coetanei escono per imbucarsi a qualche festa.

Eppure, malgrado le differenze, Alice e Claire erano legatissime. Per questo, adesso, Alice non vede l’ora di testimoniare e assicurarsi che il mostro che ha ucciso la sorella finisca dietro le sbarre…

Sennonché, il primo giorno del processo, una ragazza che assomiglia in maniera spaventosa alla Sidney Prescott di “Scream” la stordisce con un colpo in testa. E, quando Alice si risveglia, si ritrova catapultata indietro nel tempo: di nuovo ad Halloween, la notte in cui Claire è stata ammazzata… giusto in tempo (forse) per fermare l’atroce omicidio che ha rovinato più di una vita.

L’edizione in lingua originale inglese di “How to Survive Your Murder” è disponibile su Amazon.


“Sadie” di Courtney Summers (in italiano)

Un giorno, il il famoso autore di podcast radiofonici West McCrat riceve una telefonata disperata da parte di una donna: la voce appartiene a una perfetta sconosciuta, che lo implora di aiutarla a ritrovare Sadie, la figlia diciannovenne scomparsa. West non è convinto che dietro la scomparsa della ragazza si celi una storia degna di essere raccontata: dopotutto, ragazzine provenienti da ogni parte del mondo svaniscono senza lasciare traccia ogni giorno, no?

Ma poi West scopre che Sadie è fuggita di casa in seguito al brutale omicidio di sua sorella minore, Mattie. E comincia a intuire che nel cuore di questa ragazza ferita e solitaria potrebbe annidarsi il seme di un piano di vendetta – e di un’orribile tragedia – ancora in procinto di consumarsi…

Un mistery YA più cupo, introspettivo e drammatico di “Come uccidono le brave ragazze”… ma, a mio avviso, ugualmente coinvolgente e ricco di tensione! Per i fan dei thriller YA, una delle (poche) letture realmente imprescindibili.

Su Amazon puoi acquistare una copia di “Sadie” in lingua italiana, in una bella edizione targata Rizzoli.


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“Scrivere Gialli di Successo” di Paolo Roversi: un’introduzione all’arte di scrivere crime stories



Scrivere Gialli di Successo”: si chiama così il recente manuale di scrittura creativa firmato da Paolo Roversi, noto scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano.

Un libricino piacevole e snello, in grado di elargire preziose nozioni di progettazione narrativa a tutti gli aspiranti autori di crime stories.

Divulgativo, scorrevole e infarcito di aneddoti , questo volumetto offre ai neofiti un’infarinatura generale e una manciata di suggerimenti tratti dal bagaglio di esperienze professionali di Roversi.

Una circostanza che, agli occhi dei suoi fan inossidabili, rappresenterà senz’altro un valore aggiunto… ma anche un mezzo per ravvivare il loro entusiasmo nei confronti del genere mistery o del noir!


scrivere gialli di successo - paolo roversi - editrice bibliografica

Di cosa parla “Scrivere Gialli di Successo”

Il manualetto di Paolo Roversi è una vera e propria “guida” alla scrittura di un romanzo giallo.

146 pagine di definizioni, esempi e qualche suggerimento operativo, in cui Roversi passa in rassegna parecchi temi fondamentali: si parte dalla ricerca dell’ispirazione e dalla necessità di imparare a sviluppare un’idea forte, per passare alla gestione delle sottotrame, all’ambientazione e alla costruzione dei personaggi.

Il 90% dei consigli contenuti all’interno di “Scrivere Gialli di Successo” si basa su fondamenta solidissime.

Seguirli ti aiuterà senz’altro a migliorare e a rendere più coinvolgente il tuo lavoro. anche perché Roversi pone ripetutamente l’accento su un paio di punti che, come sai, possono rivelarsi di importanza vitale per qualsiasi aspirante autore:

  1. La necessità di leggere (e leggere molto), per imparare ad attribuire il giusto valore alle aspettative dei lettori;
  2. Il bisogno di imparare a progettare e costruire le proprie storie, un tassello alla volta, come un paziente artigiano che cesella il suo capolavoro.

Scrivere è un lavoro serio. Anzi: è un lavoro, punto e basta!

Roversi dimostra un talento speciale nel relazionarsi all’aspirante autore. Le sue tonalità, incoraggianti e colloquiali, riescono a mettere il lettore a proprio agio, anche perché non stentano a riconoscere alle aspirazioni narrative di quest’ultimo tutta l’agognata dignità del caso.

Puoi riuscirci, sembra recitare il motto personale dell’autore. Qualsiasi cosa è possibile, purché ti armi dell’impegno necessario e ti prepari a lavorare per il tuo sogno.

D’altra parte, in nessun momento Roversi si dimostra interessato a nascondere al neofita i risvolti più faticosi della professione (vedi l’ironico capitolo “Alla ricerca di un editore”), o la necessità di applicare alla pratica quotidiana una ferrea disciplina.

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“Fiore di Cadavere”: la recensione del libro thriller di Anne Mette Hancock


fiore di cadavere recensione - anne mette hancock

La mia recensione di “Fiore di Cadavere” si apre su una nota di lieve sconcerto: in effetti, il mio livello di gradimento nei confronti dell’atteso thriller di Anne Mette Hancock è stato così basso, da trasformarmi immediatamente nella riluttante portatrice di una “very impopular opinion”!

A livello di intreccio e di personaggi, l’ho trovato un romanzo asettico, banale e deliberatamente manipolatorio.

Peraltro, secondo me, il livello di qualità si aggira, più o meno, intorno a quello di un qualsiasi episodio dello show “Law&Order: Special Victims Unit”.

Con una notevole differenza…

In termini di umanità, credibilità ed empatia, il personaggio di Heloise Kaldan – giovane giornalista investigativa nata dalla penna di Anne Mette Hancock – non ha nessuna speranza di reggere il confronto con la mitica detective Olivia Benson della serie tv!

Urge una piccola precisazione, però: amo il genere crime, ma non sono mai stata una grandissima fan del thriller nordico.

E “Fiore di Cadavere” è un libro che tende sicuramente a seguire il copione di autori come Stieg Larsson o Jo Nesbø


La trama

La giornalista danese Heloise Kaldan ha l’impressione di vivere in un incubo.

Una delle sue fonti è stata beccata a mentire e, da un momento all’altro, lei potrebbe perdere il lavoro.

Come se non bastasse, Heloise riceve la prima di una lunga serie di missive dal contenuto piuttosto criptico… e quanto mai disturbante!

L’autrice delle lettere è una latitante in fuga, una certa Anna Kiel, sul cui capo grava un’accusa di omicidio.

Dal giorno in cui una videocamera di sicurezza ha registrato la sua immagine, inquietante e grondante sangue, sul sito del brutale assassinio di un giovane avvocato, Anna non si è più fatta vedere né sentire.

Le autorità ritengono che abbia lasciato il Paese, almeno fino a quando il detective Erik Scháfer non riesce a individuare una pista che potrebbero collegare Anna al reporter che, ai tempi dell’omicidio, seguì il suo caso per conto dello stesso giornale per cui lavora adesso Heloise.

Pochi giorni dopo, il cronista in questione viene trovato morto nel suo appartamento.

Possibile che Anna Kiel abbia colpito di nuovo? O a piede libero c’è più di un assassino?

Mentre indaga sulla nuova catena di eventi, Scháfer non può fare a meno di chiedersi… perché tutti gli indizi sembrano puntare in direzione di Heloise Kaldan?

E che cosa vuole Anna da lei?


“Fiore di Cadavere”: la recensione

A mio avviso, la sinossi del thriller di Anne Mette Hancock promette un livello di tensione che il plot non si rivela assolutamente in grado di sostenere.

Certo, il mistero che ruota attorno alla figura di Anna è piuttosto intrigante…

Ma siamo seri: alla resa dei conti, non è difficile risolvere l’enigma che circonda la sua vita!

Anche perché, dal punto di vista del lettore, nessuna delle “false piste” predisposte dall’autrice si dimostra credibile, e la caratterizzazione dei personaggi secondari non sembra mai inoltrarsi oltre il mero livello superficiale.

In realtà, “Fiore di Cadavere” è un libro piuttosto “diretto”, che rifiuta ogni forma di sottigliezza e cerca piuttosto di assestare a chi legge un paio di vigorosi colpi sotto la cintura, al diavolo i sottotesti e qualsiasi forma di ambiguità morale!

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“Brava ragazza, cattiva ragazza”: la recensione del libro thriller di Micheal Robotham

brava ragazza cattiva ragazza recensione
Good Girl, Bad GirlFazi

In “Brava Ragazza, Cattiva Ragazza”, primo volume delle adrenaliniche avventure di Cyrus Heaven e Evie Cormac, l’autore australiano Michael Robotham affronta molte tematiche “dure”: trauma, violenza domestica, pedofilia, perversioni sessuali…

Attraverso una travolgente narrazione in prima persona, il romanzo scaraventa il lettore all’interno di una spirale di sospetti, depistaggi e paranoia.

Eppure sullo sfondo aleggia, effimera e spasmodica, un’unica missione: la ricerca della Verità.

Ma che cosa vuol dire, esattamente, questa parola? E in che modo scoprirla potrà aiutare i sopravvissuti a uscire dall’oscurità?

La trama di “Brava Ragazza, Cattiva Ragazza”, superba ed efferata, racchiude in sé una sorta di doppia natura, ponendosi da qualche parte a metà strada fra il thriller psicologico e la crime story.

Ma, in realtà, il romanzo di Robotham eccelle non tanto nella costruzione dell’enigma in sé per sé, quanto in quella di una coppia di protagonisti empatici e straordinariamente sfaccettati…

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