“An Education in Malice”: la recensione del libro dark academia di S. T. Gibson


an education in malice - recensione s t gibson - libro gotico

Arriva la recensione di “An Education in Malice”, libro gotico di S. T. Gibson a metà strada fra coming-of-age e dark academia.

Questo romanzo nasce come una “costola” del chiacchieratissimo “Una Dote di Sangue”, pubblicato in Italia dalla Mondadori nel 2022. In linea teorica, si tratta di una sorta di retelling del classico ottocentesco “Carmilla” di Sheridan Le Fanu.

Dico “in linea teorica” perché, a conti fatti, le uniche cose che “Carmilla” e “An Education in Malice” effettivamente condividono sono i nomi di alcuni personaggi. Ma vediamo di approfondire meglio l’argomento, a partire dall’accattivante sinossi del nuovo lavoro della Gibson…


La trama

Il college di Saint Perpetua si staglia nelle profondità delle dimenticate colline del Massachusetts. Isolato e antico, non è decisamente un luogo per ragazze pavide. Qui, infatti, i segreti sono una merce di scambio corrente, l’ambizione è linfa vitale, e strane cerimonie accolgono le studentesse al loro arrivo a scuola.

Il suo primo giorno di lezioni, Laura Sheridan si trasforma, quasi senza volerlo, nella più acerrima rivale accademica di Carmilla, una compagna di studi bellissima ed enigmatica. Insieme, le due ragazze finiscono risucchiate nell’orbita dell’esigente professoressa di poesia, Miss De Lafontaine, che intrattiene la sua particolare ossessione oscura nei confronti di Carmilla.

Ma mentre la rivalità fra Laura e Carmilla inizia ad assumere i connotati di un legame sempre più intenso e delizioso, Laura è costretta a confrontarsi con i suoi strani appetiti. Intrappolate in un sinistro gioco di politica, professori assetati di sangue e magia, Laura e Carmilla dovranno decidere quanto siano disposte a sacrificare, nella loro incessante ricerca di conoscenza.


“An Education in Malice”: la recensione

Tagliamo subito la testa al toro: meglio “An Education in Malice” o “Una Dote di Sangue”?

Eh, direi che dipende: per una questione di gusti personali, ammetto di aver preferito leggermente questo secondo retelling. Eppure, nel complesso, ritengo che “Una Dote di Sangue” sia un romanzo meglio strutturato, più significativo e, soprattutto, dotato di una voce narrante più incisiva.

In ogni caso, non sei costretto a leggere “Una Dote di Sangue” per seguire gli eventi narrati in “An Education in Malice”, o viceversa. Sappi solo che le due opere sono veramente molto simili e che si concentrano, pressappoco, sull’esplorazione delle stesse tematiche: relazioni tossiche e sesso libero fra partner consenzienti.

In definitiva, cos’è che ho apprezzato di “An Education in Malice”? Bè, da una parte, la sua sinistra e misteriosa atmosfera, degna dei migliori romanzi dark academia; dall’altra, le prime 100 pagine del romanzo, incredibilmente coinvolgenti e immersive.

Perché bisogna dire che il primo atto di questo originale retelling, ambientato fra le celebri contestazioni degli Anni Sessanta, risulta particolarmente accattivante e ricco di suspense. Un ottimo punto di partenza per gli archi narrativi delle due protagoniste, e della dolce Laura in modo particolare, con la sua passione per la letteratura weird-erotica ottocentesca e la sua pericolosa inclinazione per il ruolo di giovane dominatrix-wannabe…


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“The Last Bloodcarver”: medicina, magia e mitologia vietnamita nel libro fantasy di Vanessa Le


the last blood carver - vanessa le - copertina

The Last Bloodcarver”, romanzo fantasy d’esordio di Vanessa Le, debutterà nelle librerie americane il 19 marzo 2024.

La scrittrice, americana di origini vietnamite, sul suo sito web si descrive come «un’orgogliosa autrice di asian-diasporic fantasy».

Se vuoi farti un’idea più precisa di cosa questo termine stia a indicare, ti basta pensare a titoli come “Black Water Sister” di Zen Cho, “Lei che Divenne il Sole” di Shelley parker-Chan o “Iron Widow” di Xiran Jay Zhao.

“The Last Bloodcarver” ruoterà attorno alle avventure di una giovane “bloodcarver”, una figura vista con molto sospetto all’interno della sua società. Corre voce, infatti, che la giovane Nhika sia una creatura dal sangue freddo, spietata e implacabile, in grado di alterare pericolosamente la biologia umana attraverso un semplice tocco.

Ma sarà proprio così?


“The Last Bloodcarver”: la trama

Nella città industriale di Theumas, Nhika non è considerata una guaritrice, bensì un mostro che uccide per piacere.

E nei quartieri criminali della città, i mostri più rari possono essere scambiati con dell’oro prezioso.

Perciò, quando gli infami Macellai, alla fine, riescono a catturare Nhika, la ragazza viene costretta a guarire l’ultimo testimone di un omicidio d’alto profilo. Mentre Nhika si lascia coinvolgere nelle indagini, tutti gli indizi sembrano puntare contro Ven Kochin, l’arrogante assistente di un medico.

Eppure, malgrado i continui tentativi di Ven Kochin di allontanarla dal suo mondo opulento e pericoloso, Nhika comincia a sentirsi irresistibilmente attratta da lui. Ma quando scopre che il giovane non è chi dice di essere, Nhika viene costretta a fronteggiare un male ancora più grande, infinitamente più spietato, che si annida al centro della città…

Finché la sua ultima speranza di sopravvivere non risiederà in una scelta terribile: diventare il mostro terrificante che la città si aspetta, oppure mettere a repentaglio il futuro della sua stessa specie.


Fra il silkpunk, la Disney e il dark fantasy

Su Publisher Weekley è apparsa una prima recensione di “The Last Bloodcarver”. Ciò che traspare dalla lettura di questo articolo incoraggia a pensare che possa trattarsi di una lettura molto coinvolgente e gustosa; a patto di amare il genere dark fantasy e di tenere in considerazione, forse, il target di riferimento preso in considerazione da Vanessa Le (giovani lettori dai 12 anni in su).

Il libro, in ogni caso, inaugurerà una nuova dilogia ispirata al folclore vietnamita. In un’interessante e lunga intervista, Vanessa Le ha ammesso di aver ricominciato a scrivere, dopo una lunga interruzione causata dai suoi studi, grazie alla visione del trailer del magnifico film Disney “Raya e l’Ultimo Drago”. Una dichiarazione che non ci stupisce; soprattutto considerando le numerose somiglianze “estetiche” che è possibile riscontrare fra la cover di “The Last Bloodcarver” e il poster di Raya.

«Il film è basato su un conglomerato di cultura del Sud-Est asiatico, non su quella vietnamita in particolare. Ho realizzato che, benché ci siano state tantissime storie di guerra sul Vietnam, prima di allora non mi era mai capitato di veder usare la cultura del Sud Est asiatico per creare un mondo fantasy secondario. Volevo scrivere qualcosa che mi desse la stessa sensazione che provavo guardando quel trailer e vedere parte della mia cultura riflessa in qualcosa di così grande e mainstream

Vanessa Le

Quando esce “The Last Bloodcarver” di Vanessa Le in italiano?

Purtroppo, è ancora troppo presto per cercare di prevedere se e quando “The Last Bloodcarver” sarà disponibile anche in lingua italiana. Agli amanti di narrativa fantastica ispirata alla mitologia asiatica non posso che consigliare di armarsi di pazienza e tenere le dita incrociate. Ovviamente, tornerò ad aggiornare questo articolo non appena in cui si renderanno disponibili nuove informazioni.

Per il momento, intanto, ti ricordo che puoi già acquistare su Amazon il romanzo di Vanessa Le; ovviamente, sto facendo riferimento all’edizione originale in lingua inglese.


E tu? Cosa ne pensi della cover e della trama di “The Last Bloodcarver”?

Ti piacerebbe leggere il libro fantasy di Vanessa Le in italiano? 🙂


Attenzione: questo articolo contiene alcuni link di affiliazione Amazon. Perciò, se cliccherai su uno qualsiasi di essi e acquisterai qualcosa, otterrò una piccola commissione su tutti i prodotti ritenuti idonei. A te non costerà nulla. In compenso, sosterrai il blog, permettendomi di continuare a proporti contenuti sempre nuovi!


“Bride”: la recensione del paranormal romance di Ali Hazelwood


bride recensione ali hazellwood - libro romance

Per scrivere la recensione di “Bride”, paranormal romance di Ali Hazelwood, dovrò fare del mio meglio per calarmi al di fuori del (mio) personaggio e indossare le lenti dell’Obiettività (ebbene sì: con la maiuscola!).

«Per quale motivo?», ti starai forse chiedendo. Bè, innanzitutto, lascia che ti dica che questa è una domanda più che lecita da parte tua. Soprattutto se hai cominciato a bazzicare da queste parti da poco, o se questa è, addirittura, la tua prima visita sul blog.

Perché chi mi conosce, sa già che il paranormal romance non è esattamente il mio sottogenere del cuore. Ho scelto di leggere “Bride” soprattutto perché il libro di Ali Hazelwood ha rappresentato una delle novità di febbraio 2024 più chiacchierate e amate dal pubblico.

Ero curiosa di scoprire a cosa fosse dovuto tutto il trantran. Anche perché l’autrice è molto famosa, ma nessuno dei suoi titoli precedenti era riuscito a instillare in me la benché minima scintilla d’interesse.

Mi sono detta che la lettura di “Bride”, con i suoi ammiccamenti al mondo dell’urban fantasy e la sua travolge dose di ironia, aveva tutte le carte in regola per rientrare un po’ più nelle mie corde. E devo ammettere che, in parte, avevo ragione


La trama

Misery Lark è l’unica figlia del vampiro più potente del Consiglio del Sudest. Misery è cresciuta come un’emarginata, costretta a fare da garante per la sua gente per tutta l’infanzia e a vivere in mezzo agli umani.

Quando è tornata a casa, ha scoperto che questa parola aveva perso completamente di significato per lei. Perfino fra i vampiri, ormai, non sembra più esserci alcun posto per lei. Per questo, Misery ha scelto di trascorrere in suoi anni successivi mimetizzandosi fra gli umani, avvolgendosi in una confortevole cappa di anonimato.

Un giorno, però, suo padre la convoca nel suo ufficio. Il vampiro vuole che Misery lo aiuti a forgiare un’alleanza con i licantropi, acerrimi nemici della loro gente da tempo immemore. Per riuscirci, la ragazza dovrà sposare Lowe Morland, l’alpha del branco più vicino, e sforzarsi di inaugurare una nuova era di pace fra i due popoli.

Si dice che i lupi siano violenti e imprevedibili, ma Misery ha i suoi motivi per accettare la proposta. Lowe, però, sa che non può fidarsi di lei. Sorveglia ogni movimento della sua nuova sposa, soppesa ogni sua parola, cerca di alzare fra di loro un muro incrollabile.

Invano: a poco a poco, infatti, l’impenetrabile facciata d’arroganza e brutalità di Lowe inizia a crollare, rivelando a Misery le vulnerabilità di un giovane uomo disposto a tutto, pur di proteggere il suo branco.


“Bride” di Ali Hazelwood: la recensione

Se ami il genere romantasy, lo spicy e il classico trope del maschio alpha pronto a trasformarsi in “sottone per amore“, sospetto che “Bride” ti piacerà da impazzire! È un libro molto divertente, dopotutto, che si lascia leggere alla velocità della luce malgrado la sua considerevole “mole” (chiamatemi bacchettona, ma resto convinta del fatto che nessun romance “puro” abbia bisogno di 400 pagine per chiudere il cerchio e consegnare al lettore un finale soddisfacente!).

La narrazione è scandita dalla voce narrante di Misery. Un personaggio che, a onor del vero, non brilla particolarmente per acume o capacità di iniziativa. In compenso, la nostra eroina può sicuramente aspirare a una candidatura per il premio “Maestra delle One-Liner” dell’anno!

Misery, infatti, si dimostra sempre pronta a fornire al lettore un irriverente commento sarcastico a proposito della situazione o degli altri personaggi.

Alcune di queste battute risultano genuinamente divertenti. Altre… virano un po’ più sul versante “adolescente nevrotica e immatura”, diciamo. Ma tant’è: nel complesso, ho apprezzato molto la leggerezza dei toni della narrazione e la grande intelligenza dell’autrice (testimoniata dalla sua cronica incapacità di prendersi troppo sul serio).


Storia di una “sassy girl” e del suo uomo-lupo

A livello di ambientazione, “Bride” forse ricorda più una romcom con Sydney Sweeney o Anne Heathway che il franchise di “Underworld”. Di fatto, l’elemento fantastico è solo un corollario: potresti eliminarlo dal quadro e non cambierebbe assolutamente nulla. A parte, forse, il contenuto di una o due scene di sesso dal taglio particolarmente bizzarro…

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Tutti i nuovi libri fantasy in uscita a marzo 2024


La lista dei libri fantasy in arrivo a marzo 2024 è ricchissima di novità e di sequel molto attesi dai lettori italiani. Con un (prevedibile) monopolio del romantasy a farla da padrone, ma senza dimenticare qualche piccola (e preziosa) concessione anche ai fan degli altri sottogeneri.


Tutti i libri fantasy in uscita a marzo 2024: “Hurricane Wars” di Thea Guanzon

libri fantasy marzo 2024 - hurricane wars

Iniziamo la nostra rassegna dedicata ai nuovi libri fantasy in uscita a marzo 2024 con il primo capitolo di una nuova, esplosiva serie romantica!

Talasyn non ha mai conosciuto altro all’infuori delle Hurricane Wars. Un’orfana costretta a lottare per sopravvivere e a usare il potere della luce per combattere per la sua gente, contro il terribile Impero della Notte.

Alaric non ha mai conosciuto altro al di fuori dell’oscurità. Il figlio dell’Imperatore Notte è sempre stato anche la più letale arma al servizio di quest’ultimo: una magia d’ombra che Alaric brandisce per annientare ogni residuo di ribellione.

Poi Alaric vede Talasyn, la sua nemica giurata, attraverso il campo di battaglia. E la sua vita non sarà mai più la stessa…

L’edizione italiana di “Hurricane Wars” sarà disponibile, su Amazon e in libreria, a partire dal 26 marzo 2024.


“La Congregazione Reale di Sua Maestà” di Juno Dawson

Un libro fantasy dissacrante, a metà strada fra parodia e satira politica, che ha fatto molto parlare di sé in Inghilterra.

In realtà, come forse ricorderai dai tempi della pubblicazione della mia recensione de “La Congregazione Reale di Sua Maestà”, non ho apprezzato particolarmente il libro di Juno Dawson (nel complesso, l’ho trovato sottile quanto un carro armato, e avvincente tanto quanto un comizio politico urlato col megafono dal centro di una piazza di paese).

Ma se ami l’umorismo british e non sei disposto a perderti una sola uscita a tema streghe, sappi che “La Congregazione Reale di Sua Maestà” ti aspetterà, in libreria e su Amazon, a partire dal 12 marzo 2024.

La storia ruota attorno alle avventure di quattro streghe, un tempo inseparabili amiche, che si ritrovano a combattere ai lati opposti di una battaglia all’ultimo sangue. Al centro della loro contesa, una ragazza potentissima, nata nel corpo sbagliato e perseguitata da forze oscure…


“La figlia delle tenebre: The Curse of Saints” di Kate Dramis

Aya è una spia d’elite e il Terzo-in-Comando della Regina. Ha dedicato se stessa a una vita di disciplina e dovere, sfruttando le sue abilità divine per tenere il regno al sicuro dal ritorno di implacabili forze oscure. Il suo giuramento assicura che agirà sempre per proteggere coloro accanto a cui combatte: incluso Will, l’Esecutore della Regina e suo acerrimo rivale.

Non appena le circostanze li costringono a lavorare insieme, Aya e Will lottano per stipulare una fragile alleanza. Ma quando la tragedia colpisce, Aya reagisce istintivamente, sguinzagliando un potere che non si vedeva all’opera da 500 anni.

Scossa, la ragazza sarà costretta a confrontarsi con un’impossibile verità: una che minaccerà la sua stessa percezione della realtà e che la costringerà ad allearsi con Will per scoprire chi – o cosa – Aya sia in realtà

Potrai acquistare “La Figlia delle Tenebre” in libreria o su Amazon, a partire dal 27 marzo 2024.


“La Repubblica d’Autunno” di Brian McClellan

la repubblica d'autunno - libri fantasy marzo 2024

La “Trilogia dei Pulminati” prosegue con il suo secondo volume, l’attesissimo “La Repubblica d’Autunno”.

Quando la controffensiva di Kez blocca i suoi uomini al di là delle linee nemiche, l’invasione di Tamas finisce in un disastro. Kez può contare soltanto su una frazione della sua armata; non ha scorte, non ha provviste e nessuna speranza di ottenere rinforzi.

Messo alle strette dall’inferiorità numerica e inseguito dai migliori soldati nemici, Kez guida i suoi uomini incontro a una marcia infaticabile e pericolosa attraverso il nord, verso la salvezza, e di ritorno verso quelle montagne che sa di dover difendere dall’ira del dio Kremisir.

Ma stavolta le minacce provengono da un posto molto più vicino a casa…

L’adrenalina e le sanguinose sessioni di strategia militare di Brian McClellan ci aspetteranno in libreria e su Amazon a partire dal 26 marzo 2024.


“A Light in the Flame: Una Luce nella Fiamma” di Jennifer L. Armentrout

La verità sul piano di Sera è uscita allo scoperto. La cosa ha infranto la fragile fiducia che lei e Nyktos erano riusciti a forgiare. Adesso, metre Sera è circondata soltanto da coloro che non riescono più a fidarsi di lei, tutto ciò che le resta è il suo dovere. Farà tutto ciò che deve per porre fine a Kolis, il falso Re degli Dei, e al suo tirannico dominio su Iliseeum, in modo tale da fermare la minaccia che egli pone nei confronti del reame mortale.

Ma Nyktos ha un piano e, mentre i due lavorano insieme, l’ultima cosa di entrambi hanno bisogno è l’innegabile, rovente passione che continua a innescarsi fra di loro. Ma Sera non può permettersi di innamorarsi del Primal tormentato. Non quando una vita libera dalle catene di un destino mai voluto sembra finalmente a portata di mano…

Il secondo volume della serie “Flesh and Fire” sarà disponibile in libreria e su Amazon, a partire dal 26 marzo 2024.

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“Clarion Call”: la recensione del sequel di “Ravensong” di Cayla Fay


clarion call recensione - libro kayla fay

Tempo di pubblicare la recensione di “Clarion Call”, secondo e ultimo volume della dilogia di Cayla Fay iniziata, nel 2023, con “Ravensong”.

Come forse ricorderai, avevo amato tantissimo il primo volume, apprezzando la sua gustosa scorrevolezza, i suoi personaggi eccentrici, suoi divertenti riferimenti alla mitologia celtica… ma, soprattutto, perdendo la testa per quelle sue particolari, palpabilissime vibes in stile “Buffy: The Vampire Slayer”!

In “Clarion Call”, ritroviamo quasi gli stessi ingredienti e la medesima atmosfera all’insegna di ironia, azione e angst adolescenziale. Parola d’ordine: quasi.

Perché questo sequel è un titolo interessante, sì, e sicuramente in grado di assicurare al lettore diverse ore di lettura spensierata. Tuttavia, bisogna ammettere l’evidenza: sotto tanti punti di vista, “Clarion Call” non si è affatto rivelato un sequel all’altezza del suo predecessore…


La trama

Neve e le sue sorelle hanno fallito. Non sono riuscite a proteggere il mondo dei mortali dalle legioni infernali che hanno attraversato il Velo. Adesso anche il loro malvagio cugino, Aodh, è scivolato dalla parte umana della barriera.

Aodh è amareggiato e pericoloso. Desidera liberare il resto della loro famiglia, intrappolato all’inferno; anche se sa che, non appena varcheranno il confine, questi parenti impazziti si trasformeranno in bestie sanguinarie e prive di ogni razionalità.

Neve, invece, non si è ancora ripresa dalle ferite riportate durante l’ultima battaglia. Non si sta soltanto dando da fare per rintracciare Aodh e fermarlo: deve anche cercare di navigare attraverso la dolorosa ondata di ricordi che continuano a riaffacciarsi in superficie. Ricordi di intere vite precedenti, tutte consacrate alla protezione del Cancello… e anche ricordi legati alla sua prima vita, quella che lei e le sue sorelle hanno cercato con ogni mezzo di spazzare via dalle loro menti.

Quando un nuovo membro della famiglia si presenta alla sua porta, nuove domande iniziano a tormentare Neve. Perché questa persona potrebbe essere in grado di salvare la sua gente, certo. Ma potrebbe anche nascondere altri segreti.

Più cose inizia a ricordare, più Neve comincia a sospettare che tutto ciò che credeva di sapere non fosse altro che il frutto di una menzogna. In questo clima tormentato, tutto quello per cui ha lottato così durante potrebbe svanire da un istante all’altro, messo a repentaglio dalle gravi ripercussioni del passato sul presente… inclusa la sua relazione con Alexandria.


“Clarion Call”: la recensione

L’arco trasformativo di Neve costituisce, probabilmente, la parte più problematica di questo secondo romanzo di Cayla Fay. In primo luogo, perché l’autrice non riesce a inserire nel plot le varie “tappe” del cambiamento dell’eroina in maniera fluida e convincente.

In secondo luogo, perché questo cambiamento non sembra comunque in grado di sciogliere il vero problema di Neve (vale a dire, il suo rapporto di ossessiva codipendenza dalle due sorelle).

Ma anche perché, per parecchi capitoli, la narrazione si limita ad arrancare senza concentrarsi su alcun filone in particolare, come se stentasse a decidere verso quale orizzonte spingersi. Nel dubbio, l’intreccio resta fermo: ingabbiando Neve in una bizzarra situazione di stasi per i due terzi del libro e compromettendo seriamente la nostra capacità di riconoscere in lei quella temeraria guerriera zuccona-ma-sempre-in-un-modo-molto-adorabile che avevamo avuto modo di incontrare in “Ravensong”.

Per farla breve: “Clarion Call” ha dei considerevoli problemi di ritmo e di sviluppo dei personaggi. L’azione, infatti, si concentra tutta nel terzo atto, sbilanciando pesantemente la trama. Neve, dal canto suo, compie una specie di involuzione: da formidabile dea della guerra-in-training ad angosciante Mary-Sue dalle mille recriminazioni.

Per fortuna, provvede la squinternata e dolcissima Alexandria a portare quel pizzico di romanticismo e di “sollievo comico” di cui il romanzo dimostra di avere così disperatamente bisogno. E in fondo, se non me la sento di “bocciare” questo romanzo, è proprio perché continuo a pensare che la ship fra Neve e Alexandria funzioni da Dio!


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“The Invocations”: la recensione del libro horror YA di Krystal Sutherland


the invocations recensione - Krystal Sutherland

Il sottotitolo della mia recensione di “The Invocations” sarà “ragazze che vendono l’anima al diavolo”. E che hanno una ragione dannatamente buona per farlo!

In questo nuovo libro di Krystal Sutherland – autrice della perla dark “Le Sorelle Hollow”, pubblicato in Italia da Rizzoli – tre giovani inglesi uniscono le forze per fermare uno dei più pericolosi predatori naturali che la storia delle donne abbia mai conosciuto: un uomo che crede di avere il diritto di rubare i loro poteri.

E le loro vite.


La trama

Inghilterra, al giorno d’oggi. Cinque donne sono morte. L’assassino non lascia traccia di impronte né DNA. La polizia è di fronte a un vicolo cieco.

La diciannovenne Jude Wolf, ricca come il peccato e affascinante quanto il diavolo, è stata maledetta. La sua anima immortale, adesso, è legata a un demone che la odia. Jude farebbe qualsiasi cosa per liberarsi di lui, per fermare il grottesco decadimento che sta consumando il suo corpo.

Ciò di cui Jude ha bisogno è una “cursewriter“, una strega in grado di scrivere le maledizioni – e ritiene che seguire la scia di donne morte, tutte sospettate di aver avuto a che fare con il mondo dell’occulto – possa rappresentare la sua migliore opportunità di trovarne una.

Anche Zara Jones sta tenendo d’occhio la catena di omicidi. Sua sorella maggiore, Savannah, è stata la prima vittima del serial killer. Zara, però, non sta covando vendetta: vuole semplicemente cercare un modo per riportare in vita Savannah.

Ciò di cui Zara ha bisogno è una maga, un’incantatrice, una necromante… A tutti gli effetti, ciò di cui ha bisogno è una strega in grado di scrivere le maledizioni.

Nell’appartamento della quinta vittima del killer, Zara e Jude si incontrano per caso. Lì, le due ragazze si imbattono in un indizio destinato a legare i loro sentieri: uno strano biglietto da visita, che porta inciso un singolo nome.

Emer Byrne. Cursewriter.


“The Invocations”: la recensione

Anche se potremmo definire il nuovo libro di Krystal Sutherland come un “character-driven”, dal momento che il focus della narrazione tende a concentrarsi sulle dinamiche fra le sue tre protagoniste e sul loro diverso modo di reagire al filo conduttore del trauma e dell’abuso, bisogna dire che “The Invocations” garantisce parecchia adrenalina, tanti brividi e qualche bel colpo di scena!

Durante il primo atto, l’autrice si prende il suo tempo per introdurre le eroine e assicurarsi che il pubblico arrivi a empatizzare con loro. Si rivela, senz’altro, una scelta vincente: dopotutto, Zara, Emer e Jude sono personaggi sfaccettati e complessi, in grado di far impallidire di vergogna il 90% delle anonime eroine da “romantasy” che, nel corso degli ultimi anni, hanno cominciato ad andare tanto per la maggiore.

Lo stile della Sutherland, in questa occasione, mi ha ricordato un po’ quello di Victoria Schwab in alcuni dei suoi romanzi per adulti (e chi mi conosce bene, sa che intendo questo paragone come un grandissimo complimento). L’atmosfera del romanzo, deliziosamente oscura, ammalia fin dalle primissime pagine e si sposa benissimo con le tematiche cupe e attuali della narrazione.

Una Donna Promettente incontra “Le Terrificanti Avventure di Sabrina”: non so se sia questo il modo perfetto per descrivere “The Invocations” (bisognerebbe, forse, aggiungere al mix anche “Ragazze Elettriche”)…

Eppure mi basta sapere che, in questo caso, l’irriverente Jude sarebbe al 100% d’accordo con me!


Tre streghe contro il patriarcato

Se c’è un fatto che l’uscita de “Le Sorelle Hollow”, bellissima e conturbante fiaba oscura, è riuscita a mettere in luce, è che il dark fantasy per ragazzi è un genere ancora troppo sottovalutato. Soprattutto qui da noi in Italia.

In “The Invocations”, Krystal Sutherland ci dimostra che la stessa cosa vale per l’horror in salsa YA.

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“Una Tempesta di Tè ‘”: vampiri, tè e rapine nel libro fantasy di Hafsah Faizal


una tempesta di tè - hafsah faizal - data uscita ita

Una Tempesta di Tè” è stato uno dei libri fantasy più venduti dell’anno. In Italia, l’heist novel di Hafsah Faizal arriverà a ottobre 2024, sotto l’egida di Mondadori.

Ma cosa possiamo aspettarci da questo chiacchierato e amatissimo titolo?

Bè, direi che basta un’occhiata distratta alla trama per evocare il ricordo di “Sei di Corvi” di Leigh Bardugo. Ho letto una buona parte del romanzo, per cui posso assolutamente confermarti la validità dell’impressione.

Tuttavia, in questo suo nuovo libro, l’autrice di “Catturiamo la Fiamma” si assicura anche di consegnare ai suoi lettori un nutrito carico di segreti, relazioni pericolose e patinatissimi vampiri


“Una Tempesta di Tè”: la trama

Sulle strade di White Roaring, Arthie Casimir è un genio del crimine. La sua prestigiosa sala da tè si trasforma in una casa del sangue illegale con il favore dell’oscurità, spillando soldi ai vampiri tanto temuti dalla società.

Ma quando il suo giro d’affari viene minacciato, Arthie si ritrova costretta a stringere un’improbabile alleanza con un affascinante avversario per rimediare alla situazione… e non potrà svolgere il compito da sola.

Per mettere nel sacco il leader della città e salvare il suo locale, infatti, Arthie dovrà chiamare a raccolta alcuni degli emarginati più talentuosi della città e metterli al servizio del suo piano: infiltrarsi presso le fila dell’Athereum, un’oscura e scintillante società di vampiri.

Tuttavia, non tutti i disadattati che fanno parte della sua squadra sono davvero dalla sua parte. E così, mentre la verità che si nasconde dietro il colpo comincia a dipanarsi, Arthie si ritrova invischiata in una cospirazione pronta a mettere a repentaglio il mondo che ha sempre conosciuto.


Un nuovo inizio, con uno sguardo al passato

“Una Tempesta di Tè” sarà il primo libro di una dilogia nuova di zecca. Tuttavia, come è pronta a spiegarci la stessa Hafsah Faizal, il romanzo non sarà del tutto privo di collegamenti con la storia di “Catturiamo la Fiamma”:

«Sì, è ambientato nello stesso universo di “Catturiamo la Fiamma”. Ma usciremo dai confini di Arwiya e visiteremo alcuni nuovi paesi, in modo particolare Athean, che è essenzialmente un’Inghilterra fantasy, ispirata all’età vittoriana. […] Sì, dovrebbe avere un ritmo più veloce rispetto a “Catturiamo la Fiamma”, un sacco di avvenimenti in più […]»

Hafsah Faizal, in un’intervista rilasciata per Bookpeaple Teen Press Corps

Su Pastemagazine, l’autrice descrive “Una Tempesta di Tè” come un sorta di “Peaky Blinders incontra Re Artù, con una spruzzata di vampiri e un colpo da progettare” e spiega che il libro è iniziato come una sorta di lettera d’amore a tutto ciò che può essere considerato “dapper”. Da quel momento in avanti, l’autrice è stata completamente risucchiata dal mondo della sua eroina.

Arthie è una giovane rifugiata proveniente dall’isola di Ceylan (da noi conosciuta come Sri Lanka). È stata costretta a fuggire per via dell’arrivo dei colonizzatori. Un evento che, ovviamente, ha alterato per sempre il corso della sua vita e l’ha spinta a coltivare un grande desiderio di rivalsa.


Una tempesta di tè e la sua eroina “in sobillazione e pronta a obliterare”

Ti dirò cosa ne penso: “Una Tempesta di Tè” è un romanzo interessante, se sei naturalmente attratto dagli heist movie in stile “Ocean’s Eleven” e non disdegni un tipo di narrazione dal taglio apparentemente graffiante, in realtà semplicemente “stiloso” e manierato.

Nel complesso, ho avuto l’impressione che Hafsah Faizal fosse un po’ troppo innamorata di Arthie, e questo rappresenta, a mio avviso, il peggior difetto del libro. Ho smesso di leggere un po’ perché le continue descrizioni di ambienti e personaggi in stile hardboiled (ma sempre in chiave YA) mi stavano esasperando, ma soprattutto perché frasi altisonanti come « she was, simply put, a tempest in a bottle, tiny and simmering and ready to obliterate» tendono sempre a logorarmi i nervi piuttosto che a intrigarmi, soprattutto quando tendono a ripetersi con una certa costanza.

Ma non lasciare che la mia opinione personale ti influenzi troppo! Se stravedi per “Sei di Corvi” e “This Violent Delight”, sei sinceramente affezionata al personaggio di Lila Bard in “A Darker Shade of Magic” e apprezzi sinceramente il trope del “touch her and you die“, non correre il rischio di lasciarti sfuggire “Una Tempesta di Tè”!


 “A Tempest of Tea”: quando esce il libro di Hafsah Faizal in italiano?

Mondadori porterà in libreria “Una Tempesta di Tè” a partire dal 29 ottobre 2024. La traduzione sarà a opera di Alessandro Vezzoli.

Su Amazon puoi già acquistare la tua copia di questo super-bestseller a tema gangster, vampiri sexy e femme fatale!


E tu? Cosa ne pensi della cover e della trama di “Una Tempesta di Tè”?

Hai mai letto qualcosa di Hafsah Faizal? 🙂


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“Emily Wilde’s Map of the Otherlands”: la recensione del secondo libro sulle fate di Heather Fawcett


Emily Wilde's Map of the Otherlands - recensione

Chi è pronto per la recensione di “Emily Wilde’s Map of the Otherlands”?

Bè, questo articolo è sicuramente dedicato a chiunque abbia già letto “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde, il primo capitolo delle avventure della “driadologista” più burbera e imprevedibile di sempre!

In questa nuova avventura firmata Heather Fawcett, Emily e Wendell dovranno affrontare una nemica d’eccezione – la perfida matrigna di Wendell – e spostarsi in un gelido villaggio sulle Alpi austriache.

Fra nuove specie fatate da scoprire, un mucchio di banter e qualche new entry interessante, si dipana quindi il secondo capitolo di una trilogia destinata a conquistare tutti gli appassionati di narrativa fantastica a sfondo fiabesco…


La trama

Quando alcuni faeries misteriosi, provenienti da regni lontani, cominciano a materializzarsi nei corridoi della sua università, la professoressa Emily Wilde decide che è arrivato il momento di scoprire i loro segreti. E di farlo prima che sia troppo tardi!

Emily, adesso, è un’erudita di fama internazionale. La pubblicazione della sua Enciclopedia delle Fate le ha portato una notorietà senza pari nell’ambiente accademico. Nel corso delle sue avventure, ha imparato molte cose a proposito dei Nascosti… Eanche sul conto del suo ex-rivale e compagno di avventure, il solare prof. Wendell Bambleby.

Perché Bambleby, in realtà, è un re delle fate in esilio, in fuga dalla sua matrigna assetata di potere. Wendell sta cercando una porta attraverso la quale fare ritorno nel suo regno. Ma, a dispetto dei sentimenti che prova per lui, Emily non si sente pronta ad accettare la sua proposta di matrimonio. Dopotutto, amare un esponente del Piccolo Popolo non ha mai portato altro che lacrime e rimpianti a un umano.

E poi, Emily ha un nuovo progetto sul quale concentrarsi: realizzare una mappa di tutti i reami fatati. Mentre sta preparando la sua ricerca, però, Wendell la mette di nuovo nei guai, a causa di alcuni spietati assassini inviati dalla matrigna. I due dovranno imbarcarsi in un’altra impresa e viaggiare fino alle pittoresche Alpi austriache; là dove Emily crede possa trovarsi una porta per il regno di Bambleby, e la chiave per liberarlo dal suo oscuro passato


Emily Wilde’s Map of the Otherlands”: la recensione

Tanti anni di letture mi hanno insegnato una delle più sacrosante verità a proposito del fantasy: su ogni “secondo capitolo” di una trilogia pende una sorta di maledizione.

Il volume centrale rappresenta quasi sempre l’anello debole della catena. Probabilmente perché svolge un delicato compito di “raccordo”, assumendosi, di fatto, una doppia responsabilità: collegare il passato con il futuro (riaccogliendo il lettore, a braccia spalancate, in un mondo a lui già familiare) e, contemporaneamente, proiettare la narrazione incontro a un grande cliffhanger, ponendo le basi per lo showdown del libro successivo.

Mi spiace dire che “Emily Wilde’s Map of the Otherlands” non è il romanzo che riesce a sfatare questo mito. Non che sia un libro terribile, anzi: ho amato diverse cose di questo sequel. E mi sono anche divertita parecchio, sulle Alpi insieme a Emily e Wendell!

I dialoghi si confermano arguti, vivaci e divertenti. Le creature – soprattutto Poe e Shadow – restano fantastiche. Senza contare che ti spingono a provare l’irresistibile tentazione di inoltrarti nel bosco dietro casa tua, alla ricerca di cerchi di funghi dai cappelli variopinti e alberi secolari dalle foglie particolarmente vibranti! Lo humor, poi, è ancora il piatto forte della narrazione. Un perfetto compromesso fra “light academia” e pura e semplice “silliness”.

Ma c’è da dire che la trama di “Emily Wilde’s Map of the Otherlands” prende a sfilacciarsi già all’inizio del secondo atto. Penalizzata dal peso crescente di un romance che inizia a farsi sempre più totalizzante. E che, peraltro, esercita il discutibile potere di snaturare la caratterizzazione dei nostri due personaggi principali.

Wendell, in modo particolare, nell’arco di questo secondo volume riesce a perdere parecchi punti originalità. Per come la vedo io, capita un po’ troppo spesso di vedergli indossare la sua armatura di cavaliere senza macchia e senza paura. Anzi, peggio: in un certo senso, è come se lui e Emily si alternassero continuamente in questo ruolo, rendendo a tratti la lettura abbastanza stucchevole


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I 5 libri thriller imperdibili di febbraio 2024


Fra i numerosi libri thriller in arrivo a febbraio 2024, mi sono presa la briga di selezionare i cinque titoli che mi sono sembrati assolutamente imperdibili.

Un compito abbastanza arduo, non trovi? ;D

Anche perché so perfettamente che la scelta riflette, sopra ogni altra cosa, i miei gusti personali.

Tuttavia, se assomigli un pochino alla sottoscritta, sospetto che potresti trovare qualche ottimo spunto di lettura nei paragrafi che seguiranno.

Cosa ne dici, allora? Cominciamo?


“Mia Cara Miss Hunter” di A. J. Finn

mia cara miss hunter - libri thriller febbraio 2024

Nonostante la piccola tempesta di polemiche che ha circondato l’uscita del suo primo libro, non vedo l’ora di mettere le mani sul nuovo thriller di A. J. Finn! Ho adorato “La Donna alla Finestra”, con i suoi continui colpi di scena e le sue oniriche atmosfere hitchockiane, e spero tanto di provare lo stesso genere di colpo di fulmine leggendo “Mia Cara Miss Hunter”…

«Sarò morto nel giro di tre mesi. Vieni a raccontare la mia storia.» Così scrive Sebastian Trapp, uno schivo romanziere di successo, alla sua corrispondente di lunga data, Nicki Hunter.

Nicki è un’esperta di narrativa poliziesca. Quando gli restano solo pochi mesi da vivere, Trapp invita Nicky nella sua spettacolare magione di San Francisco, per aiutarlo a progettare l’ultima storia della sua vita.  Il tutto, mentre vive al fianco della sua bellissima seconda moglie, Diana; di suo nipote ribelle, Freddy; e di sua figlia Madeline, incredibilmente protettiva.

Ben presto, Nicki si ritrova intrappolata in un irresistibile caso di “febbre da detective”. Perché, vent’anni prima, la prima moglie di Sebastian e il loro figlio adolescente sono scomparsi dalla faccia della terra, per non essere mai più rivisti.

E se il perfetto scrittore di crime stories avesse commesso… il delitto perfetto?

“Mia Cara Miss Hunter”, indubbiamente uno del libri thriller in uscita a febbraio 2024 più attesi dagli appassionati del genere, ti aspetterà in libreria o su Amazon. A partire dal 20 del mese.


“La Regola del Tre” di Sam Ripley

La campagna promozionale descrive “La Regola del Tre” con le parole: “L’Uomo dei Sussurri” incontra “The Blair Witch Project”. Si può forse resistere a una tentazione di questo tipo?

La storia ruota attorno a una terribile leggenda urbana divenuta realtà. In giro ha preso a circolare una voce inquietante; nessuno è disposto a crederci, all’inizio. Perché sembra soltanto un altro di quei miti metropolitani di cui senti parlare continuamente: la storia di una ragazza maledetta dal numero tre. I suoi genitori si uccidono, i suoi fratelli restano coinvolti in un incidente. Il che vuol dire che è condannata a morire anche lei: è questa la Regola del Tre.

Le cose cattive accadono sempre tre alla volta, lo sanno tutti. E hanno ragione. Perché sta succedendo di nuovo. Presto, la Regola del Tre verrà a prenderti…

L’inquietante libro d’esordio di Sam Ripley sarà disponibile in italiano a partire dal 23 febbraio. Puoi già acquistarlo su Amazon.


“Five Survive” di Holly Jackson

libri thriller febbraio 2024 - five survive

Ti ho già proposto la recensione di “Five Survive” un po’ di tempo fa. Tuttavia, ribadirlo non fa mai male: se hai amato la trilogia di “Come Uccidono le Brave Ragazze”, non correre assolutamente il rischio di lasciarti sfuggire questo coinvolgente, implacabile thriller YA!

La diciottenne Red e i suoi amici stanno compiendo un viaggio in camper. Si stanno dirigendo verso la spiaggia, per celebrare il loro break di primavera.

A separarli dalla loro meta, parecchi chilometri di autostrada. Ma i ragazzi riescono a tenere il morale alto… almeno fino a quando il loro camper non si impanna nel bel mezzo del nulla. E mentre qualcuno, nell’ombra, inizia a sparare alle ruote, gli amici realizzano che quello che sta succedendo non è affatto un incidente.

C’è un cecchino, in agguato là fuori. Qualcuno che li ha presi di mira e che, adesso, li sta osservando con estrema attenzione. Sa chi sono. Che cosa hanno fatto. E fino a che punto ciascuno di loro sarebbe disposto a spingersi pur di proteggere i propri segreti.

L’edizione italiana di “Five Survive” ti aspetta già Amazon!


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“The Fox Wife”: folclore cinese, vendetta e maternità nel nuovo libro fantasy di Yangsze Choo


the fox wife - yangsze choo libro fantasy

Il dramma fantastico “The Fox Wife” segna l’atteso ritorno in libreria di Yangsze Choo.

L’autrice di “The Night Tiger” – meglio conosciuta in Italia per il suo fantasy a tema romantico “La Sposa Fantasma: The Ghost Bride” – è giunta alla sua terza prova da autrice.

Il suo nuovo romanzo, disponibile in lingua inglese a partire dal 13 febbraio 2024, cercherà di esplorare le profondità dei legami materni attraverso alcune suggestive leggende appartenenti al folclore cinese.


“The Fox Wife”: la trama

Manchuria, 1908: una giovane donna viene trovata congelata nella neve.

In molti associano la sua morte alle volpi, gli animali del bosco che, secondo l’opinione diffusa,  possono assumere le sembianze di giovani donne e uomini per attirare gli innocenti incontro alla loro morte. Bao, un detective che, a quanto si dice, è in grado di fiutare la verità con instinto infallibile, viene assunto per scoprire l’identità della donna morta.

Sin dall’infanzia, Bao è sempre stato intrigato dalle divinità-volpe; eppure, il loro mondo è sempre rimasto al di là della sua portata. Almeno, fino a ora.

Snow è una creatura dai molti segreti. Eppure, sopra ogni altra cosa, Snow è una madre a caccia di vendetta. Mentre si mette alla ricerca di un assassino, il suo sentiero la condurrà dalla Cina al Giappone; con Bao pronto a seguirla, testardamente, da una località all’altra.

Le strade di Bao e Snow avvicineranno sempre di più. Lungo il percorso, incontreranno vecchi amici e nuovi avversari. Ma la morte non ha ancora smesso di incombere su di loro…


L’ordalia della volpe

Nel corso di una lunga intervista rilasciata per Npr, Yangsze Choo ha chiarito il ruolo che la figura della volpe assume all’interno della mitologia cinese:

«Sai, ho sempre trovato la leggenda della volpe così affascinante! All’interno della letteratura cinese, ma anche nelle leggende giapponesi e coreane, la volpe è una creatura mutaforma, che ha il potere di trasformarsi in una persona molto attraente. E il folclore è pieno di storie come questa: di volpi che interagiscono con gli umani, spesso ingannandoli, qualche volta uccidendoli o semplicemente fuggendo via con le loro proprietà.»

Yangsze Choo

La trama di “The Fox Wife” segue, per l’appunto, il difficile viaggio di una volpe in grado di assumere sembianze umane. Una donna che ha giurato di vendicare la morte della figlia, a qualsiasi costo. Sulle sue tracce, si metterà un detective che è sempre in grado di intuire se chi ha di fronte sta mentendo oppure dicendo la verità.

Yangsze Choo, che appartiene a una famiglia della Malesia, è cresciuta in diverse località del mondo. Eppure, nel corso della sua infanzia, ha avuto modo di acquisire una grande familiarità con il folclore cinese, di cui si è sempre considerata un’avida lettrice.

«È un mondo mitologico che contiene molti, moltissimi animali. La volpe è parte di ciò che chiamano il Wudamen, o i cinque grandi Clan. Si tratta di una religione popolare della Cina del nord, in cui i cinque grandi clan che vengono adorati come divinità del benessere sono la volpe, il riccio, credo la donnola, il ratto e il serpente. È molto strano perché suonano quasi come degli animali domestici, il che solleva la questione del perché uno si ritrovi a venerarli. Che si tratti semplicemente di un modo per placarli?»

“The Fox Wife”: quando esce in italiano il libro di Yangsze Choo?

Lo scorso ottobre (2023), Harper Collins ha rilasciato una nuova edizione de “La Sposa Fantasma”, con traduzione di Stefano Giorgianni. Stiamo parlando di uno YA estremamente divertente e piacevole, con delle vibes a là Studio Ghibli che non guastano mai. C’è da dire che la nuova cover è assolutamente incantevole, e rende bene l’idea di quali saranno le atmosfere e le tematiche principali della storia.

Il secondo libro di Yangsze Choo, “The Night Tiger”, arriverà invece in Italia sotto il titolo “La Tigre della Notte“. La traduzione, sempre commissionata dalla Harper Collins, è stata affidata a Alba Bariffi e Stefano Giorgianni.

Disponibile a partire dal 3 settembre 2024, “La Tigre della Notte” sarà un thriller ambientato nella Malesia degli anni Trenta. La protagonista della storia è una giovane donna che, dopo essersi ritrovata semisommersa dai debiti di sua madre, decide di accettare un secondo lavoro presso una misteriosa sala da ballo. Ma quando un venditore le si avvicina per un tango, la ragazza si ritrova involontariamente custode di un oggetto inquietante – una fiala di vetro che contiene un dito mozzato.

Con l’aiuto del fratello, dovrà darsi da fare per ritrovare il proprietario… prima che la fiala finisca per seppellirli entrambi in un mare di guai!

Oltreoceano, l’uscita de “La Tigre della Notte” ha riscosso una discreta attenzione, aggiudicandosi addirittura l’ambito titolo di “pick of the month” da parte del famosissimo book club di Reese Whiterspoon.

Al momento, è ancora un po’ presto per immaginare quali saranno, invece, le sorti di “The Fox Wife”. Uscirà in italiano? Probabilmente sì, considerando le premesse, ma è difficile prevedere quando.

Come sempre, tornerò ad aggiornare l’articolo non appena saranno disponibili nuove informazioni.


Per il momento, ti ricordo che puoi acquistare “The Fox Wife” su Amazon, in edizione cartaceo oppure in formato digitale. Esclusivamente in lingua inglese.


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