Come creare i tuoi mondi fantasy: l’arte del worldbuilding dalla “A” alla “Z”


worldbuiling - come creare mondi fantasy

Devo creare un mondo fantasy per la mia storia: da dove comincio?

Quali sono i passi da seguire?

Quanto tempo dovrò dedicare alla “progettazione” del mio worldbuiling?

La prima buona notizia che posso darti, caro amico scrittore, è che quelle che ti stai ponendo sono domande perfettamente legittime e sensate. Anzi: ogni bravo (e coscienzioso) scrittore si sarà trovato, prima o poi, a barcamenarsi fra questi interrogativi. Per cui i tuoi dubbi, in realtà, sono sinonimo di grande competenza e professionalità.

Non è che, se ti fai delle domande, vuol dire che non sei “capace” di lavorare sull’aspetto del worldbuiliding, bada bene: è solo che scrivere un romanzo (con l’intenzione di venderlo a un pubblico, editore ecc.) è un compito difficile, per cui bisogna semplicemente mettersi di buona lena e studiare fino a venire a capo di ogni “problema”! ;D


30 Days of Worldbuilding

La seconda buona notizia, intanto?

Se sei un autore alle prime armi, e stai ancora imparando le basi per la costruzione di un magnifico mondo fantasy in cui ambientare la tua storia, ho esattamente il libro che fa per te: “30 Days of Worldbuilding: An Author’s Step-by-Step Guide to Building Fictional Worlds” di A. Trevena.

Un volumetto prezioso che ti aiuterà, attraverso una serie di esercizi, a creare un worldbuilding credibile e originale nel giro di 30 giorni (o anche meno, in realtà).

Se, invece, senti di aver già raggiunto un livello di comprensione avanzato, ti consiglio di dare un’occhiata all’ottima serie “New Worlds: A Writer’s Guide to the Art of Worldbuilding” dell’autrice americana Marie Brennan.

Questa lettura potrebbe rappresentare un ottimo modo per approfondire un argomento vastissimo e ricco di sfide, oltre a permetterti di apprendere diversi “trucchetti” escogitati dall’autrice che ha praticamente “inventato” il genere del light academia (con anni di anticipo rispetto a “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde”).

In realtà, esistono tantissimi volumi interessanti da aggiungere in lista. Per il momento, però, cerchiamo di concentrarci su una serie di accorgimenti di carattere generale e, soprattutto, utili da un punto di vista pratico


Come creare un mondo fantasy: le basi

Come ci ricorda la stessa A. Trevena, la primissima cosa da fare è stabilire all’interno di quale genere (o sottogenere) specifico vada a inserirsi la tua storia.

Che poi, se ti ricordi, è un po’ lo stesso discorso che abbiamo fatto quando ti ho esposto la teoria di Shawn Coyne sulla costruzione della trama di un romanzo! ;D

Perché, vedi, per quanto riguarda il worldbuilding, un autore ha sempre tre opzioni a disposizione:

  1. Costruire un mondo fittizio, totalmente nuovo, che risponde a regole che non hanno necessariamente nulla a che spartire con quelle del nostro. Precisazione doverosa: se ti stai muovendo nell’ambito della speculative fiction, ma certo che puoi riscrivere le leggi della fisica a piacimento e concedere ai tuoi personaggi tutti i super-poteri che riescono a solleticare la tua immaginazione… A patto, però, di continuare ad aderire alle imposizioni di quell’unica, gigantesca, imprescindibile legge universale della narrativa: vale a dire, il rispetto del sacrosanto principio della COERENZA INTERNA.
  2. Costruire un mondo che somiglia a quello reale, ma con un passato o un futuro alternativo/i. E’ questo quello che succede, ad esempio, quando proviamo a scrivere un’ucronia o un romanzo distopico.
  3. Costruire un mondo parallelo fittizio, magico o quant’altro, che esiste accanto a quello reale, come nel caso dei portal fantasy o degli isekai. Lo stesso vale per i libri per ragazzi come “Harry Potter” o “L’Accademia del Bene e del Male”.

La mappa

Tracciare una mappa è un requisito tutt’altro che obbligatorio, anzi. Non c’è neanche bisogno di dirlo: se non te la senti di cimentarti nell’impresa, puoi semplicemente scegliere di saltare questo passo e passare all’obiettivo successivo.

Ma se stai scrivendo un epic fantasy, o comunque una storia ambientata (almeno per i due terzi) all’interno di un mondo fantasy secondario, il mio consiglio spassionato è comunque quello di dedicare una parte della tua fase di progettazione narrativa alla definizione di una mappa. Se l’attività non rientra esattamente nelle tue corde, non perdere tempo a curare i dettagli estetici dell’operazione e non lasciarti turbare dalla questione della “bellezza” oggettiva del tuo lavoro: dopotutto, sei uno scrittore di libri fantasy, non un cartografo…

Sempre meglio tenere a bene mente la differenza! 😀

Ciò premesso, A. Trevena ci consiglia di tracciare la nostra mappa scegliendo come punti di riferimento i seguenti elementi:

  • Alternanza CREDIBILE di paesaggi
  • Ubicazione delle fonti d’acqua
  • Collocazione delle risorse naturali
  • Definizione delle rotte commerciali più importanti
  • Identificazione dei principali predatori naturali
  • Ubicazione della capitale
  • Localizzazione dei più importanti centri commerciali e di scambio

Tieni sempre presente che:

«Proprio come i luoghi della tua mappa devono essere collocati in maniera tutt’altro che casuale, così non possono avere nomi affibbiati a caso. Potrebbero avere nomi che rimandano, piuttosto, all’identità del loro fondatore o al paesaggio, al fiume o alla montagna accanto a cui sorgono. Potrebbero trarre il loro nome da una leggenda locale; anche i nomi dei tuoi luoghi possono contenere, in sé, una storia tutta loro.»

A. Trevena

La storia

Questa riflessione ci porta incontro al secondo passo da compiere per creare il tuo mondo fantasy: tenere conto del ruolo della Storia, sì, quella con la maiuscola!

Ci ricorda Trevena: «Il tuo mondo attuale è un prodotto di tutto quello che è successo in passato, perfino se nessuno di quelli che vivono lì, adesso, se ne ricorda. E’ compito tuo, in qualità di scrittore, saperlo. Ricordarti ciò che loro hanno dimenticato

Con quest’ultima frase, l’autrice di “30 Days of Worldbuilding” sta forse cercando di insinuare che faresti meglio rovinare la serata del tuo lettore infarcendo i capitoli iniziali del tuo romanzo fantasy con cinquantamila infodump riepilogativi di altrettanti eventi storici? Inserire un barboso prologo che contiene la cosmogonia del tuo mondo (“E il primo giorno egli creò le barbabietole da zucchero…“) o roba del genere?

Assolutamente no.

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“Under the Bridge”: la mini-recensione della serie tv disponibile su Disney+


under the bridge - recensione miniserie

Titolo: Under the Bridge

Genere: Crime/Drammatico

Anno: 2024

Piattaforma: Disney+

Format: Miniserie

Cast: Riley Keough, Lily Gladstone, Vritika Gupta, Chloe Guidry, Izzi G., Javon Walton.


Di cosa si tratta:

“Under the Bridge” è una miniserie in 8 episodi, liberamente ispirata al brutale omicidio della quattordicenne Reena Virk.

L’omonimo libro di Rebecca Godfrey (interpretata, nello show, dalla Riley Keough di “Daisy Jones & the Six”) rappresenta il punto di riferimento di tutta la trama. In realtà, la serie prevede l’inclusione di personaggi, situazioni e colpi di scena che non hanno nulla a che fare con quanto avvenuto nella vita reale.

La storia è ambientata nel 1997. La scrittrice Rebecca torna nella sua cittadina natale, nel pieno della Colombia Britannica canadese, per scrivere un libro ispirato a una traumatica vicenda del suo passato.

Ma quando nel fiume si materializza il cadavere di Reena, una problematica ragazzina locale, la donna si lascia risucchiare dalle indagini ed entra in contatto con una società degradata e corrotta, piagata da una lunga tradizione di violenza, droga, indifferenza e delinquenza minorile.

Nel frattempo, la poliziotta Cam Bentland (Lily Gladstone) fa del suo meglio per assicurarsi che le indagini vengono condotte nella maniera più regolare e onesta possibile. Ma Reena era figlia di immigrati indiani, testimoni di Geova e tutt’altro che ben inseriti all’interno della comunità locale.

E la triste realtà è che nessuno sembra particolarmente interessato ad assicurare i suoi assassini alla giustizia…


“Under the Bridge”: la recensione

Non è una buona idea guardare “Under the Bridge” per l’elemento crime.

Non fraintendermi: c’è sicuramente qualcosa di ipnotico in questa serie. L’ho apprezzata moltissimo; a partire dalle (intensissime) interpretazioni delle due attrici protagoniste, che hanno una chimica magnetica e meritano tutte le lodi ricevute dalle critica e anche di più. Soprattutto Lily Gladstone che, con “Killers of the Flowers Moon” e “Fancy Dance“, in realtà aveva già rivelato al mondo le sue doti artistiche straordinarie.

Ma “Under the Bridge” si fa notare soprattutto per la forza delle sue tematiche, che ti colpiscono come il proverbiale pugno nello stomaco. Scrive Variety, in maniera decisamente eloquente: «La serie ci ricorda l’angoscia che provano gli adolescenti quando vengono respinti, specialmente le ragazze – e come questo sentimento possa trasformarsi, poi, fino a diventare qualcosa di grottesco. Senza una giusta guida o un orecchio pronto ad ascoltare, il tormento che (i ragazzi) finiscono per infliggersi l’un l’altro sembra, in molti modi, inevitabile.»

Ed è proprio così.

La cosa che colpisce di più, guardando “Under the Bridge”, non ha nulla a che fare con parole come “suspense” o “mistero”. Non vai avanti con gli episodi della serie perché non hai la più pallida idea di cosa sia successo o di chi abbia potuto fare del male a Reena. Le risposte a queste domande sono proprio lì, abbastanza chiare ed evidenti sotto gli occhi di tutti.

No, quello che ti si imprime nella memoria, sopra ogni altra cosa, è il ritratto lacerante di questi ragazzini abbandonati a se stessi, totalmente alla sbaraglio; costretti a crescersi praticamente da soli, facendo affidamento soltanto sulle regole del branco e l’uno sull’altro.


Un mondo senza adulti

Sembra una distopia, lo scenario da incubo entro cui si si svolgono gli eventi narrati in “Under the Bridge”. Un quadro in cui l’incapacità degli adulti di relazionarsi con i ragazzi sotto la loro custodia, alla fine, miete molte più vittime di un’edizione speciale degli Hunger Games. Uno squallore che ti riempie di tristezza di orrore; tant’è che, nonostante l’assenza di scene dal taglio esplicito, ammetto di aver trovato gli ultimi episodi di “Under the Bridge” emotivamente difficili da affrontare.

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5 libri fantasy prequel che si sono dimostrati (quasi) all’altezza dell’originale


Non sono mai stata una grande fan dei libri prequel, fantasy o appartenenti a qualsiasi altro genere. Ma, ovviamente, nel corso del tempo mi sono dovuta ricredere in più di un’occasione: perché è proprio vero che, a volte, i prequel possono rivelarsi coinvolgenti, interessanti, originali e inaspettati tanto quanto il romanzo originale!

E così, nella data d’uscita di “Queen B” di Juno Dawson (un romanzo breve ambientato addirittura secoli prima degli eventi narrati in “La Congregazione Reale di Sua Maestà“), ho pensato bene di dedicare un breve post ad alcuni dei prequel che sono riusciti a imprimersi nella mia memoria in modo particolare.

Prima, però, diamo un’occhiata insieme alla trama di “Queen B”…


“Queen B”: la trama

libri fantasy prequel - queen b

E’ il 1536 e la Regina è stata decapitata.

Lady Grace Fairfax, strega, sa che c’è qualcosa di losco in gioco – che qualcuno ha tradito Anna Bolena e la sua congrega.

Affranta per la perdita della loro leader – e della sua amante, un segreto che, se venisse alla luce, segnerebbe anche la sua condanna a morte – Grace farà tutto ciò che è in suo potere per rintracciare il traditore.

Ma in gioco c’è qualcosa di più della semplice vendetta: perché è stata proprio una strega, una di loro, a tradirle, e Grace non è l’unica che la sta cercando. Il Re Enrico VIII ha sguinzagliato i suoi cacciatori, e questi si sono organizzati come mai prima d’ora sotto la guida del suo nuovo consigliere, l’impassibile Sir Ambrose Fulke: un uomo freddo e accecato dalla fede.

E il suo crudele regno potrebbe segnare la fine delle streghe

“Queen B”, in lingua originale inglese, è già disponibile per l’acquisto su Amazon.


5 libri fantasy prequel (quasi) all’altezza del libro originale: “Un Giorno di Notte Cadente” di Samantha Shannon

Come ho cercato di spiegare all’interno della mia recensione di “Un Giorno di Notte Cadente”, questo primo prequel del bestseller internazionale “Il Priorato dell’Albero delle Arance” si è dimostrato altrettanto immersivo, complesso e intellettualmente stimolante del romanzo originale.

Per chi ama l‘epic fantasy, ma non disdegna le storie dal taglio più moderno e, soprattutto, il dibattito su questioni d’attualità quali maternità, diritto d’aborto, femminismo ecc, si tratta di una lettura assolutamente imperdibile!

La trama segue le vicende di tre donne: Tunuva Melim, una sorella del Priorato dell’Albero delle Arance che, per cinquant’anni, si è addestrata a combattere contro i draghi (anche se nessuno crede più che il Senza Nome stia per tornare); Glorian di Inys, che lotta per uscire dall’ombra di una madre irraggiungibile; e Dumai, cresciuta in un tempio dell’Est ma in procinto di scoprire uno sconvolgente segreto relativo al suo passato.

Quando l’ombra dei Draghi tornerà a minacciare tutto ciò che conoscono, amano e hanno giurato di proteggere, toccherà a loro farsi carico di un destino più esigente di qualsiasi desiderio.

L’edizione italiana, targata Mondadori, di “Un Giorno di Notte Cadente” è disponibile in libreria e su Amazon; lo steso vale, ovviamente, per “Il Priorato dell’Albero delle Arance”.


“Tra Tuoni e Fulmini” di Seanan McGuire

Non credo che riuscirò mai a parlarti abbastanza della meravigliosa serie “I Bambini Irrequieti” di Seanan McGuire.

“Tra Tuoni e Fulmini” è il secondo volume della saga, nonché prequel diretto di “Una Porta per Ogni Cuore“. Un libro bellissimo, esattamente come il suo predecessore; emozionante, originale e “romantico” nel senso più letterario del termine, ambientato com’è fra le selvagge brughiere del macabro mondo parallelo che accoglie le gemelle problematiche Jack e Jill, già incontrate fra le pagine del primo libro.

Una storia dal sapore “burtoniano”, che ci permette di rispondere a molte delle domande rimaste in sospeso nel corso di “Una Porta per ogni Cuore”. E che ci ricorda che il lieto fine, purtroppo, non sembra attendere proprio tutti….

In realtà, la longeva e pluripremiata serie della McGuire è costellata di romanzi-prequel che varrebbe la pena elencare all’interno di questo post. Dal momento che “Tra Tuoni e Fulmini” è l’unico uscito (finora) in Italia, però, mi limiterò a raccomandarti di correre a recuperare questo gioiellino il più in fretta possibile…

Puoi acquistare la tua copia su Amazon.

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“Six of Sorrow”: la recensione del libro “witchy” YA di Amanda Linsmeier


six of sorrow recensione - amanda linsmeier

Sospetto che la recensione di “Six of Sorrow”, il nuovo libro horror YA di Amanda Linsmeier, sarà interessante soprattutto per tutti quei lettori millenials affetti da un po’ di sana nostalgia per gli anni Novanta!

Le vibes di questo libro, infatti, richiamano un po’ il film cult “Giovani Streghe“, un po’ “Fear Street: 1994“. E, dal momento che il tema dell’amicizia al femminile è la colonna portante di tutta la storia, ti farà magari piacere che qualcuno ha intravisto anche echi di “Yellowjackets” all’interno di “Six of Sorrow” .

Su quest’ultimo punto, a dire il vero, preferisco non esprimermi: dopotutto, la mia indiscutibile adorazione per il fenomenale show con Melanie Lynskey e Christina Ricci mi porta a pensare che non esista YA sulla terra in grado di reggere il confronto.

Ma posso almeno garantirti questo: “Six of Sorrow” è un horror leggero, avvincente e suggestivo, caratterizzato da un’atmosfera deliziosamente creepy e animato da un discreto cast di protagoniste. Se ami anche uno solo dei titoli citati finora, insomma, le probabilità che il libro si riveli di tuo gradimento sono parecchio alte…


La trama

Per la maggior parte della sua vita, Isabeau e le sue cinque migliori amiche sono state inseparabili. La cosa che rende questo fatto ancora più straordinario? Tutte e sei le ragazze sono nate lo stesso giorno.

A un certo punto, però, qualcosa ha spalancato una crepa nel loro rapporto, e Iz ha perso tutte le sue amiche a parte Reuel, l’unica che si è rifiutata di abbandonarla. Almeno finora.

Perché, la notte del loro sedicesimo compleanno, Iz saluta Reuel e la lascia seduta sul portico di casa sua, dirigendosi a spasso spedito verso la propria abitazione… soltanto per scoprire, la mattina dopo, che Reuel è scomparsa.

Malgrado le ricerche, nessuno riesce a trovare Reuel per due giorni. Quando finalmente torna a farsi viva, la ragazza si trova in un evidente stato di agitazione, delirante e malata, oltre che priva di ogni ricordo relativo alle ore precedenti. Il panico invade Iz: c’è decisamente qualcosa che non va in Reuel. Tuttavia, i medici non riescono a capire esattamente cosa e la situazione non fa che degenerare.

L’unico risvolto positivo è che la faccenda spinge le altre quattro amiche a fare di nuovo cerchio intorno a lei e Reuel. Di colpo, la loro sorellanza appare di nuovo integra e forte. Ma quando un’altra delle ragazze scompare, le amiche sono tutte d’accordo: non può trattarsi di una coincidenza.

Qualcos’altro le lega, al di là del giorno del loro compleanno. Si stanno tutte ammalando. C’è qualcuno – o qualcosa – che le sta aspettando, e che ha intenzione di reclamarle, una dopo l’altra. Così, in fondo al cuore, le ragazze non possono fare altro che ammettere la verità: è soltanto questione di tempo prima che quella cosa riesca ad avere la meglio su di loro.

Perché, se non riusciranno a salvarsi fra di loro, nessun altro sarà in grado di farlo.


“Six of Sorrow”: la recensione

Ho sempre trovato confortante la formularità degli horror: dopotutto, si tratta di uno dei generi più codificati al mondo, dotato di “regole” e convenzioni talmente radicate da essersi trasformate praticamente in una garanzia d’acciaio.

Anche se non sai bene quando aspettarti un jumpscare o quale sarà esattamente la forma che il baobao nascosto nell’armadio della protagonista deciderà di assumere per l’occasione, ci sono una serie di certezze sulle quali sai di poter sempre contare: che l’eroe/eroina ingaggerà una battaglia disperata contro le forze del Male, ad esempio, incarnando quella parte di te che ogni giorno ce la mette davvero tutta, per cercare di sconfiggere i suoi demoni interiori.

O il fatto che verrà guidato nell’impresa da qualche improbabile esorcista/veggente/fattucchiera con curiose velleità da santone. O che il mostro sarà sempre invincibile prima del gran finale. Eccetera, eccetera.

Ecco, su tutti questi tropes consolidati riposa il successo di “Six of Sorrow”: un libro che può vantare sicuramente “Sabrina” e “Charmed” nel proprio patrimonio genetico, ma anche una piccola dose di Sam Raimi, Stephen King e Wes Craven.

Una di quelle storie dal delizioso sapore “halloweeniano”, insomma, particolarmente adatte a chi preferisce assumere la proprio horror dose in formato shakerato – vale a dire, diluito da un pizzico di romance, tanta suspense e qualche goccia di teen drama.

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5 libri thriller in cui il serial killer è una donna (no spoiler)


Esistono dei libri thriller in cui il serial killer è una donna?

Il ruolo di villain o di antieroe, in un romanzo di questo genere, spetta necessariamente a un personaggio maschile?

Ovviamente no, e basta pensare alle parole “Annie Wilkes” o “Amy Dunne” per capire che chiunque pensi il contrario sta prendendo un grosso granchio!

Perciò, nella settimana d’uscita di “The Eyes Are the Best Part”, ho pensato bene di dedicare un articolo al tema delle “donne assassine” nei thriller. Come sempre, se ti va, fammi sapere se c’è qualche altro titolo che vedresti bene all’interno di questa lista, o se alcuni di quelli elencati ti sono piaciuti in modo particolare!


5 libri thriller in cui il serial killer è una donna

“Mia Sorella è una Serial Killer” di Oyinkan Braithwaite

libri thriller serial killer donna - mia sorella è una serial killer

Il libro di Oyinkan Braithwaite è un pageturner di proporzioni colossali: scorrevolissimo, teso come una corda di violino e dannatamente avvincente dal punto di vista psicologico! L’ho divorato in meno di 24 ore, e non vedo l’ora di scoprire cosa tirerà fuori dal cilindro questa brillante scrittrice nigeriana nel corso degli anni a venire.

La protagonista è Korede, una giovane donna che ha una sorella popolarissima e amata da tutti. Ayoola, infatti, è sempre stata molte cose: la figlia preferita, la ragazza d’oro, quella ammirata dalle sue coetanee e corteggiata da tutti i ragazzi. Peccato che Ayoola sia anche una spaventosa sociopatica.

E che il nuovo fidanzato di Ayoola sia praticamente il terzo di fila ad aver fatto una brutta fine, pugnalato al cuore dal coltello di Ayoola.

Korede è l’angelo custode di sua sorella. Colei che ha dovuto imparare tutte le migliori soluzioni per la rimozione del sangue dai tappeti, i modi più efficaci per spostare un corpo e impedire ad Ayoola di postare immagini felici su Instagram, mentre dovrebbe essere impegnata a piangere per la “scomparsa” del suo ragazzo.

Almeno fino a quando la sorella assassina di Korede non poggia gli occhi sul gentile, affascinante dottore per cui la nostra eroina ha una cotta da tempo immemorabile. Perché, non appena il medico in questione le chiede il numero di telefono di Ayoola, Korede capisce che dovrà decidere fino a che punto sia disposta a spingersi, pur di proteggere la sua incorreggibile sorella serial killer…

La casa editrice La Nave di Teseo ha portato “Mia Sorella è una Killer” nelle librerie italiane nel luglio del 2020. Puoi recuperare questo spumeggiante e irriverente thriller al femminile su Amazon!


“Non Imparano Mai” di Layne Fargo

Scarlett Clark è un’eccellente insegnante di inglese. Ma è ancora più brava nell’arte di non farsi incriminare per omicidio.

Ogni anno, la dottoressa Clark si mette alla ricerca dell’uomo peggiore presso la Gorman University – e non ha importanza che si tratti di un professore, di uno studente o altro – e progetta la sua condanna a morte.

Grazie alla sua meticolosa attività di pianificazione, è sempre riuscita a evitare di attirare l’attenzione su di sé. Adesso, però, si sta preparando a compiere la sua missione più importante, e proprio mentre la scuola inizia a indagare sulla sinistra scia di morte che sembra affliggere l’istituto.

Determinata a tenersi stretti i suoi nemici, la dottoressa Clarke si insinua nell’indagine e affascina la donna al comando delle operazioni. Tutto si svolge secondo i suoi piani… fino a quando non perde il controllo con la sua ultima vittima, mettendo a repentaglio tutto ciò per cui ha lavorato finora.

Dalla penna di Layne Fargo, il romanzo perfetto per chuinque sia alla ricerca di un thriller con una serial killer donna come protagonista e/o abbia amato follemente il film “Una Donna Promettente” di Emerald Fennell.

L’edizione italiana, pubblicata da Mondadori, sarà disponibile in libreria e su Amazon a partire dal 16 luglio 2024.


“The Eyes Are the Best Part” di Monika Kim

libri thriller serial killer donna - the eyes are the best part

La vita di Ji-won è allo sbaraglio. La relazione segreta di suo padre ha devastato la sua famiglia, costringendola a farsi in quattro per cercare di rimetterla in sesto.

Così, non appena il nuovo ragazzo bianco di sua madre – un tizio assolutamente insopportabile – entra in scena, vantandosi dei suoi pregiudizi a proposito della cultura coreana e sbavando su ogni singola cameriera asiatica nei ristoranti, la ragazza fa del suo meglio per contenere le sue emozioni.

Ma mentre lui non fa nient’altro che osservare con aria inquietante lei e le sue sorelle, nello striminzito appartamento che condividono tutti insieme, Ji-won inizia a lasciarsi ossessionare dalla brillante colorazione blu dei suoi occhi.

Così, mentre la sua fissazione e la sua rabbia iniziano a crescere, Ji-won capisce che dovrà fare tutto il possibile per salvare la sua famiglia… nonché per saziare i nuovi, inquietanti appetiti che hanno iniziato a tormentarla.

Puoi acquistare su Amazon la tua copia di “The Eyes Are the Best Part”. Il romanzo d’esordio di Monika Kim è disponibile, per il momento, esclusivamente in lingua inglese.


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“The Sky on Fire”: draghi, furti e sopravvivenza nel nuovo libro fantasy di Jenn Lyons


the sky on fire - jenn lyons - libro fantasy

Mettere “The Sky on Fire” di Jenn Lyons in wishlist, dal mio punto di vista personale, potrebbe rivelarsi la più grande genialata del 2024, oppure la più ingenua delle trovate.

Perché non ho amato “The Ruin of Kings” e non sono mai riuscita a costringermi a finire la quadrilogia “Chorus of Dragons“. Anche se si tratta di una serie che ha ricevuto una sorta di plauso generale da parte della critica e del pubblico.

Ma la premessa di “The Sky on Fire” mi incuriosisce e mi attrae così tanto che, in definitiva, so già che concederò a Jenn Lyons un’altra opportunità per farmi cambiare idea!

Voglio dire, dopotutto sulla quarta di copertina sono riportate le parole magiche «un nuovo, avventuroso heist fantasy, destinato a elettrizzare i fan di Temeraire e Fourth Wing»


“The Sky on Fire”: la trama

Anahrod si concentra solo sulla sopravvivenza, forgiando la sua strada attraverso le aspre giungle delle Profondità con il suo drago titano al fianco. Anche quando un gruppo di avventurieri le impedisce di finire prigioniera di un signore della guerra locale, Anahrod non vede l’ora di tornare alla sua vita solitaria.

Ma ciò che è accaduto non equivale a un semplice salvataggio “ordinario”. Il passato di Anahrod, infatti, sta per raggiungerla. E questi intriganti disadattati hanno tutte le intenzioni di trascinarla verso le città governate dai draghi, nella speranza di ottenere il suo aiuto e riuscire a compiere l’impossibile: rubare qualcosa dal tesoro di un drago.

C’è solo un problema: il tesoro in questione appartiene all’attuale reggente, Neveranimas. E lei non vede l’ora di vedere Anahrod passare a miglior vita…


Un po’ di sporco (e di sangue) sotto le unghie

Leggendo un’intervista rilasciata da Jenn Lyons al Grimdark Magazine, confesso di essere rimasta colpita da queste parole:

«Penso sia bello avere la possibilità di scrivere un personaggio principale che non sia l’ingenuo o il prescelto della situazione. Qualcuno che abbia un po’ di sporco (e di sangue) sotto le unghie, che sappia ciò che gli/le piace, che abbia visto delle cose. Abbiamo bisogno di più adulti, nel fantasy, che siano in grado di esistere come qualcosa di diverso dal villain o dal mentore che muore alla fine del primo atto.»

Jenn Lyons

Sarà forse la mia veneranda età che parla, ma non potrei essere più d’accordo con questa dichiarazione!

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“The Honey Witch”: la recensione del cozy fantasy di Sydney J. Shields


the honey witch recensione - sydney shields

La recensione di “The Honey Witch” non può che portare una valanga di dolcezza e romanticismo fra queste pagine!

Se anche tu hai sempre sognato di allevare api e usare il loro miele per creare pozioni arcobaleno e lanciare incantesimi d’amore, direi che il libro di Sydney J. Shields è esattamente quello che fa per te.

A patto di amare le streghe, le ambientazioni in stile Regency e il trope del grumpyXsunshine, ovviamente!

Ma diciamoci la verità…

Chi è che non ama una perfetta combinazione di queste tre cose? ;D


La trama

Marigold Claude ha ventun anni e non è affatto sicura di appartenere al mondo in cui è nata. Di fatto, ha sempre preferito la compagnia degli spiriti della brughiera a quella dei corteggiatori e degli altri invitati ai balli che è tenuta a frequentare nel tentativo di accaparrarsi un buon partito.

Così, quando sua nonna si presenta alla sua porta e le offre l’occasione di diventare la prossima strega dell’isola di Innisfree – la famigerata e rispettata Strega del Miele – Marigold accetta senza esitare. Anche se la sua nuova magia e l’indipendenza appena acquisita comportano un prezzo da pagare: una terribile maledizione famigliare, secondo la quale nessuno potrà mai innamorarsi della Strega del Miele.

Ma quando Lottie Burke, una brontolona notoriamente scettica di Innisfree, le annuncia di non credere nella magia, Marigold non riesce a resistere alla tentazione di dimostrarle che si sbaglia di grosso: i suoi poteri sono reali!

Eppure, quella che inizia come una sfida si trasforma, a poco a poco, in qualcosa di più. Finché Marigold non si accorge di provare per Lottie dei sentimenti che non è in grado di controllare.

Così, quando una magia oscura si risveglia nella foresta e minaccia di distruggere la sua casa, Marigold deve imparare a lottare con tutta se stessa per proteggere le cose – e la persona – che ama. A rischio di perdere la sua magia e, forse, il suo stesso cuore.


“The Honey Witch”: la recensione

Il libro d’esordio di Sydney J. Shields ha fatto parte della mia wishlist fin dal giorno in cui è stato annunciato. E questo, nonostante l’opera sia stata spesso definita come una sorta di punto di incontro fra “Amori e Incantesimi” e “Bridgerton” – due titoli per cui non coltivo alcuna venerazione particolare.

Eppure, che posso dirti? Sarà stata colpa delle incantevoli cozy vibes evocate della cover, oppure della promessa di un grande, struggente amore saffico suggerita dalla sinossi… Sta di fatto che Il titolo “The Honey Witch”, per me, è sempre stato sinonimo di hype pazzesco!

A lettura ultimata, posso confermarti che si tratta di un libro adorabile e veramente dolcissimo. La prima parte del romanzo si concentra più sul viaggio interiore di Marigold, sulla sua costante sensazione di essere “diversa” da tutti gli altri esponenti del suo ambiente, nonché sul suo bellissimo rapporto con la nonna, una combattiva ed energica strega solitaria.

Lottie entra in scena soltanto parecchi capitoli più tardi. Eppure, bisogna dire che, grazie alla sua personalità dirompente (e alla sua indole simpaticamente arcigna!) la nostra ragazza dai capelli rossi riesce subito a guadagnarsi il nostro affetto.

Anche perché l’alchimia con Marigold è innegabile; i loro bisticci/goffi tentativi di attirare l’attenzione l’una dell’altra si rivelano sempre molto teneri e divertenti.

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“Fancy Dance”: la recensione del (bellissimo) film con Lily Gladstone


fancy dance - film recensione

Titolo: Fancy Dance

Regia: Erica Tremblay

Anno: 2024 (in Italia)

Genere: Drammatico

Cast: Lily Gladstone, Isabel DeRoy-Olson, Shea Whigham, Crystle Lightning, Ryan Begay.

Di cosa si tratta:

Quando la sorella scompare, lasciandosi dietro una figlia di tredici anni, la trentenne Jax fa del suo meglio per prendersi cura della nipote al meglio delle sue possibilità. Ma mentre distribuisce volantini e cerca di convincere le autorità a portare avanti le ricerche (cosa che né la polizia tribale, né l’FBI sembrano intenzionate a fare…), i servizi sociali si fanno avanti per portarle via la custodia di Roki.

Affidano dunque la ragazzina alle cure del nonno bianco Frak e della sua nuova moglie, sradicando completamente la piccola dalla sua vita, trascorsa al fianco di madre e zia all’interno della riserva Seneca-Cayuga, in Oklahoma.

Ma Jax non ha nessuna intenzione di arrendersi…


“Fancy Dance”: la mini-recensione

Avevo in programma di parlarti di “Inside Out 2 “, oggi. Sinceramente! Ma poi ho avuto un flash e mi sono detta: sul serio? C’è davvero qualcuno che avverte ancora il bisogno di leggere altri commenti a proposito del film più chiacchierato e popolare del momento?

Voglio dire, non fraintendermi: “Inside Out 2” è un film fantastico! Se non l’hai ancora visto – cosa di cui dubito – precipitati in sala e preparati a trascorrere un paio d’ore in compagnia delle tue Emozioni più irresistibili e colorate!

Ieri sera, però, ho visto questo piccolo, struggente film di Erica Tremblay. Un titolo che è riuscito ad arrivare in Italia soltanto grazie ad Apple+, nonostante la presenza nel cast della recentemente nominata agli Oscar Lily Gladstone. Una pellicola che mi ha colpito, e che mi ha spinto a riflettere su parecchi temi importanti, quali l’elaborazione del lutto e l’ingiustizia sociale.

E allora, mi sono detta, perché non provare a buttare giù una mini-recensione di “Fancy Dance”, invece… nella speranza di incoraggiarti a concedere una possibilità a questo film così bello e toccante, ma anche destinato, qui da noi, a passare praticamente inosservato?

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I migliori libri fantasy in uscita a luglio 2024 (in italiano)


Le nostre case editrici porteranno sui nostri scaffali tanti nuovi libri fantasy a luglio 2024, giusto un attimo prima di concedere ai nostri poveri portafogli la loro meritata pausa estiva!

Fra l’altro, in realtà le novità stanno diventando talmente numerose da iniziare a farmi prendere in considerazione l’idea di suddividere l’articolo di segnalazione in varie sottocategorie (romantasy, epic, YA, ecc.), magari già a partire dal prossimo settembre. Non sono ancora riuscita a prendere una decisione, però: suppongo che dipenderà molto anche da quante e quali novità ci attenderanno in autunno..

Nel frattempo, se ti va, puoi già farmi sapere nei commenti se ti sembra una buona idea, o se preferisci continuare a leggere i classici “listoni” riepilogativi mensili a cui ci siamo abituati! ;D


I libri fantasy in uscita a luglio 2024: “The Final Strife” di Saara El-Arifi

libri fantasy luglio 2024 - the final strife

All’inizio dell’anno ho adorato “Faebound“, per cui direi che non vedo l’ora di iniziare a recuperare la prima trilogia di Saara El-Arifi!

L’Aktibar – una serie di prove che si tengono ogni dieci anni per individuare i prossimi sovrani dell’Impero – stanno per cominciare.

Benché la selezione sia aperta a tutti, è chiaro che la vittoria non spetterà a una persona qualsiasi: occorrono grandi abilità e ingegno per diventare i futuri guardiani di Forza, Conoscenza, Verità e Dovere.

Sylah era destinata a vincere le prove ed essere incoronata guardiana della Forza. Rapita dai ribelli sangue-blu, è stata allevata per diventare un’arma e abbattere dall’interno il regime di crudeltà dei sangue-rosso. Ma quando la sua famiglia adottiva viene brutalmente massacrata, quei sogni di un futuro migliore si trasformano in polvere.

Eppure, la fiamma della speranza potrebbe essere sul punto di riaccendersi. Perché Sylah non è mai stata fatta per brillare: lei è nata per bruciare.

E spetta a lei prendere una decisione, adesso: governare l’Impero… oppure distruggerlo.

L’edizione italiana di “The Final Strife”, targata Mondadori, ci aspetterà in libreria e su Amazon a partire dal 16 luglio 2024.


“A Fragile Enchantment: Un amore Intessuto di Magia” di Alison Saft

Niamh ha sempre desiderato essere ricordata: creare qualcosa in grado di durare più a lungo di quanto non spetterà a lei. Per la ragazza, questo significa diventare una rinomata sarta, usando la magia che si nasconde nel suo sangue per cucire emozioni e ricordi all’interno dei tessuti – lo stesso tipo di magia che, alla fine, decreterà la sua condanna.

Quando a Niahm viene ordinato di preparare il nuovo guardaroba per il principe, in occasione di un matrimonio reale ad Avaland, la giovane intravede l’opportunità di lasciare finalmente la sua eredità. Ma Avaland non è quella terra di sogno e fiabe che immaginava. Infatti, mentre i nobili e l’elite frequentano stravaganti balli e feste in giardino a lume di candela, il malcontento serpeggia fra le classi popolari.

E Niahm scopre di essere sempre più attratta da Kit, il principe, a dispetto del suo atteggiamento freddo, un po’ scostante. Ma quando la notizia del loro coinvolgimento inizierà a diffondersi sui giornali di gossip, minacciando uno scandalo, Niahm dovrà decidere se la sua reputazione vale davvero più di qualsiasi altra cosa…

L’edizione DeA di “A Fragile Enchantment” arriverà in libreria il 16 luglio 2024. Su Amazon puoi già acquistare la tua copia!


“Disciples of Chaos: I Discepoli del Caos” di M.K. Lobb

libri fantasy luglio 2024 - disciples of chaos

Fra i nuovi libri fantasy in arrivo a luglio 2024, compare anche l’atteso sequel di “Seven Faceless Saints”!

In questo secondo volume, ritroveremo Damien e Rossana alle prese con un generale Ombrozian, appena arrivato dal fronte, che si appresta a compiere decine di arresti e a spedire gli amici di Roz e Damian su al nord. Determinati a salvare le persone che per loro contano di più, i nostri eroi puntano su Brechaat.

Ma durante il loro viaggio verso l’inferno, Roz dovrà confrontarsi con il fatto che Damian sta scivolando verso un sentiero sempre più caotico e oscuro. Il giovane, infatti, è soggetto a episodi di rabbia incontrollabile. Emozioni che non sempre riesce a tenere sotto controllo.

Riuscirà Damian a fare in modo che siano tutti al sicuro… quando lui stesso potrebbe rappresentare la minaccia più pericolosa?

Ti ricordo che l’edizione Fanucci di “Disciples of Chaos” è prevista per il 26 luglio 2024. Puoi già prenotare/acquistare la tua copia su Amazon.


“La Giustizia dei Re” di Richard Swan

Questo è un libro che consigliano in molti. Se devo essere sincera – e si tratta, ribadisco, di un’opinione del tutto personale – trovo che “La Giustizia dei Re” sia un testo sopravvalutato praticamente su tutti i fronti.

La costruzione dei personaggi e lo stile dell’autore, in modo particolare, lasciano molto a desiderare. Senza contare il fatto che le tonalità paternaliste e ampollose della narrazione non aiutano certo il lettore moderno a calarsi nel mood della storia!

Ad ogni modo, ho notato che molti fan di autori come Brandon Sanderson e Mark Lawrence (gente per cui non stravedo in modo particolare) nutrono un’autentica venerazione nei confronti di questo libro. Sospetto che questo potrebbe bastare a giustificare la divergenza di opinione.

La trama de “La Giustizia dei Re” recita così: L’Impero del Lupo è in piena fibrillazione. Ribelli, eretici e potenti patrizi continuano a sfidare il potere del trono imperiale.

Soltanto l‘Ordine dei Giudici si erge contro il caos. Sir Konrad Vonvalt è il più temuto di tutti i giudici, e fa in modo che gli altri ubbidiscano alla legge attraverso il suo intelletto brillante, i suoi arcani poteri e le sue incredibili abilità da spadaccino (proprio per la serie “non facciamoci mancare niente”, insomma…).

Al suo fianco troviamo Helena Sedanka, la sua talentuosa protetta, rimasta orfana a causa delle guerre che hanno devastato l’Impero.

Quando la coppia viene chiamata a indagare sull’omicidio di un provinciale aristocratico, i due scoprono una cospirazione che si estende fino ai più alti vertici della società imperiale.

E così, mentre la posta in gioco si fa sempre più alta, Vonvalt e Helena saranno chiamati a fare una scelta: saranno disposti ad abbandonare la legge che hanno giurato di servire, pur di proteggere l’Impero?

L’edizione Fanucci de “La Giustizia dei Re” ti aspetterà su Amazon a partire dal 26 luglio 2024.


“Dark Heir” di C. S. Pacat

Come annunciato un po’ di tempo fa, abbiamo finalmente una data anche per l’uscita italiana del sequel di “Dark Rise” di C. S. Pacat!

Una nuova minaccia è sul punto di emergere dal passato, e a fronteggiarla è rimasta soltanto una manica di eroi. Braccati dalle forze oscure, Will e i suoi alleati devono abbandonare la sicurezza del Baluardo e viaggiare fino al cuore del mondo più antico, stringendo nuove alleanze e rivelando scioccanti segreti del passato.

Ma anche Will custodisce un segreto oscuro: la sua vera identità. Sempre più attratto dall’affascinante e letale James St. Clair, Will si troverà inevitabilmente risucchiato all’interno di una ragnatela di tenebra e tormento…

Mondadori porterà “Dark Heir” in libreria a partire dal 9 luglio. Puoi già prenotare/acquistare la tua copia su Amazon.

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“Il Ritorno di Rachel Price”: la recensione del libro mistery di Holly Jackson


il ritorno di rachel price recensione - holly jackson

Dal momento che Netflix non si decide ad annunciare la data d’uscita della serie di “Come Uccidono le Brave Ragazze”, consoliamoci con la recensione de “Il Ritorno di Rachel Price”, il nuovo mistery di Holly Jackson… In arrivo in Italia a partire da ottobre 2024!


La trama

Bel ha 18 anni ed è abituata a vivere all’ombra della scomparsa della madre. Dopotutto, aveva soltanto due anni quando Rachel Price è svanita dalla faccia della terra, lasciandosi alle spalle una figlioletta urlante e una macchina vuota.

Bel è l’unica testimone ma, ovviamente, non ricorda nulla dell’accaduto. Ormai pensano tutti che Rachel sia morta; dal canto suo, Bel vorrebbe soltanto andare avanti con la sua vita e lasciarsi il passato alle spalle.

Un giorno, però, suo padre accetta di partecipare a un documentario true crime dedicato alla scomparsa della moglie. Bel non ha altra scelta: deve sottoporsi a una serie di interviste e fare del suo meglio per aiutare la troupe di giornalisti appena sbarcata dall’Inghilterra. In realtà, non vede l’ora di togliersi l’incombenza di torno.

Eppure, di colpo, accade l’impossibile: Rachel Price ricompare!

Bel non sa cosa pensare. La storia di Rachel non ha senso ed è piena di incongruenze, ma nessuno sembra farci caso. Che cosa sta nascondendo sua madre, in realtà? Dov’è stata per tutto questo tempo? Perché sta mentendo?

Ma soprattutto… è possibile che Rachel Price sia una donna pericolosa?


“Il Ritorno di Rachel Price”: la recensione

Se dovessi limitarmi a offrire un giudizio sintetico sul conto di “Il Ritorno di Rachel Price”, penso che suonerebbe qualcosa del tipo: “adoro questo romanzo, ucciderei per questa storia e sono pronta a professare il mio eterno amore nei confronti di almeno due delle sue personagge principali… ma ho odiato leggerlo fino all’apertura del terzo atto e, in questo preciso momento, non posso neanche spiegarti il perché!”

Mi pare quasi di sentire la tua risposta: «E come diamine è possibile? Non si tratta di una specie di contraddizione in termini

Bè, in realtà no. Non proprio.

Perché ho apprezzato tantissime cose de “Il Ritorno di Rachel Price”: ritmo, colpi di scena, tematiche, ambientazione, stile… tutto, insomma, tranne la sua spigolosa, arcigna protagonista.

Bel è, ovviamente, un personaggio molto diverso dalla Pippa Fitz-Amobi che tutti amiamo e conosciamo. Ma, in realtà, è lontana anche dalla tormentata Sloane di “Five Survive“.

Non fraintendermi: so che quest’assenza di ripetizioni è una cosa buona. Soprattutto perché il livello della caratterizzazione dell’eroina si mantiene su dei livelli superiori alla media. E perché il suo arco trasformativo, a lungo andare, si rivela bello solido e convincente.

Ma che posso farci? Alcuni aspetti della personalità di Bel sono riusciti a farmi saltare la mosca al naso! Soprattutto la sua incredibile supponenza, la sua arroganza e i suoi dannatissimi daddy issues! Tempo di finire il primo capitolo, e ne avevo già abbastanza delle sue arie da smargiassa e dai suoi commenti da finta-badass liceale di periferia…


La Ricomparsa di Rachel Price

Antipatie personali a parte, “Il Ritorno di Rachel Price” è un mistery che ruba il cuore. E che, a volte, riesce a far vibrare delle corde profonde nell’animo del lettore. Soprattutto per quanto concerne, come annunciato alcuni mesi fa dalla stessa Holly Jackson, il tema della maternità e del complesso rapporto madre/figlia.

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