“Book of Night” è il romanzo che sancisce il debutto di Holly Black nel mondo della narrativa fantasy per adulti.
Per l’occasione, l’autrice de “Il Principe Crudele” e “Le Cronache di Spiderwick” abbandona le pittoresche corti fae e ci concede un tuffo nella grigia realtà di Charlie Hall, nota disturbatrice di equilibri e truffatrice “magica” di professione.
Malgrado il balzo di categoria, la sua storia, a metà strada fra urban fantasy e hard boiled, si confronta con le stesse tematiche di sempre: autodistruzione, rabbia repressa, relazioni tossiche, genitori incapaci…
Il risultato è un libro dal ritmo discontinuo, singhiozzante e un po’ anemico, che riesce a soddisfare le aspettative soltanto a sprazzi.
Gli innumerevoli problemi tecnici e strutturali, infatti, abbassano esponenzialmente il livello di coinvolgimento promesso dalla trama, compromettendo – almeno in parte – il piacere della lettura…
La trama
Charlie Hall non ha mai trovato una serratura che non potesse scassinare, un libro che non potesse rubare, o una pessima decisione che non potesse prendere.
La ragazza ha passato metà della sua vita a trattate con una combriccola di pericolosi maghi in grado di manipolare le ombre ai fini più impensati: sbirciare attraverso stanze sbarrate, strangolare nemici nei loro letti, o addirittura di peggio.
Questi maghi hanno sempre custodito i loro segreti con avidità, creando un’economia underground basata sullo scambio (e sul furto) di volumi magici detti “grimori”.
Adesso, per la prima volta, Charlie sta cercando di distanziarsi dagli errori dal passato.
Ma uscire dal giro non è facile.
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