“Legends & Lattes”: la recensione del delizioso libro fantasy di Travis Baldree


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La recensione di “Legends & Lattes” sbarca finalmente sul blog, pronta a portare in dono ai suoi lettori un bastimento carico di innocenza, calore e dolcezza!

Il libro di Travis Baldree è sicuramente un must read per tutti i fan del cozy fantasy; ma anche – sospetto – per chiunque ami alla follia il mondo dei gdr nipponici e delle light novel.

Un romanzo che è in parte coccola, in parte lettera d’amore al regno delle fanfiction in salsa high fantasy. Una storia che racchiude in sé, insomma, tutto il potere lenitivo di una bella tazza di cioccolata calda in pieno inverno…


La trama

Viv ha trascorso intere decadi nei panni dell’orco barbarico: un’avventuriera brutale ed energica, sempre pronta a risolvere i suoi problemi a colpi di spada.

Adesso, però, è giunto il momento di appendere l’arma al chiodo. Perché Viv ha un nuovo sogno: aprire la prima caffetteria mai esistita nella città di Thune. Anche se, da quelle parti, nessuno ha ancora mai sentito parlare di una bevanda con un nome del genere…

Naturalmente, per lasciarsi alle spalle un passato di violenza e riuscire ad avviare un’attività di successo, Viv non può sperare di agire da sola. E, per fortuna, un valido aiuto sembra arrivare dalle fonti più inaspettate.

Mmm…

Sembra quasi che una forza più grande di lei stia complottando per auspicare la buona riuscita della sua impresa.

Eppure, al tempo stesso, antichi rivali e nuovi nemici si preparano a stagliarsi sulla strada di Viv per il successo.

Anche perché il losco ambiente criminale di Thune potrebbe favorire la ricomparsa di oscure tentazioni – inclusa quella di tornare a imbracciare la sua fidata spada – ponendo fine per sempre alla speranza di una seconda occasione…



“Legends & Lattes”: la recensione

Malgrado le apparenze, bisogna dire che il romanzo di Travis Baldree è più denso di eventi di quanto si possa immaginare.

Confesso che la cosa mi ha un po’ stupito: nel prendere atto della descrizione “High fantasy, low stakes” (riportata anche in quarta di copertina…), probabilmente una parte di me paventava l’idea di ritrovarsi alle prese con una storia dall’intreccio totalmente lasco, noioso e inconsistente.

La trama di “Lagends & Lattes” si è rivelata, invece, infinitamente più solida e coinvolgente del previsto, dando prova di una struttura dai tratti forse poco articolati, ma sicuramente compatti e ben torniti.

Stiamo parlando di un’”impalcatura” incredibilmente semplice e lineare, certo. Ma anche di una costruzione che può vantare la stessa grazia e la medesima, affidabile solidità della sua eroina protagonista.

L’arco trasformativo di Viv, del resto, segue gli stessi principi, percorrendo tutte le “tappe” giuste della sua evoluzione. E sempre senza commettere l’errore di rinunciare a quel caratteristico, brioso senso di levità che caratterizza l’intera narrazione.

C’è da dire che, sotto alcuni punti di vista – inclusa la componente f/f, e sottraendo l’elemento spiccatamente gore – “Legends & Lattes” mi ha fatto pensare alla serie di light novel “Roll Over and Die” di Sunao Minakata.

La premessa è molto simile; il worldbuilding (un generico mondo fantasy in stile RPG…) pressoché spiccicato.

Per non parlare dello stile scorrevole e immediato di Baldree…  Un’impronta che, più che al tipico modo di scrivere della maggior parte dei suoi colleghi occidentali, tende ad avvicinarsi alla cifra di certi popolari autori giapponesi di storie per ragazzi.


Don’t worry, be happy

Quali sono, allora, le principali differenze fra i due titoli citati? Perché “Legends & Lattes” viene considerato uno dei titoli fantasy imperdibili del 2022?

Bè, innanzitutto, occorre citare il ferreo patto di complicità che l’autore americano riesce a stringere con i suoi lettori.

Fra le pagine di “Legends and Lattes”, infatti, vige una regola fondamentale: per quanto le cose possano mettersi male, nulla di tragicamente orribile accadrà mai a Viv, o a uno qualsiasi dei suoi amici.

È il genere di certezza rassicurante che contribuisce a mettere a suo agio il lettore, permettendogli di lasciarsi cullare dal tranquillizzante tran-tran della vita quotidiana della caffetteria.

Non si può proseguire la recensione di “Legends and Lattes” senza tirare in ballo, in qualche modo, il concetto di «slice of life». Malgrado la presenza di un climax, di una tematica centrale e di una chiara evoluzione della protagonista, infatti, possiamo contare sul fatto che dialoghi e siparietti domestici costituiscano una buona fetta della narrazione.

I comprimari e i personaggi secondari, dal canto loro, si dimostrano squisitamente pittoreschi e carismatici.

Ciascuno di loro, infatti, contribuisce ad arricchire il viaggio interiore di Viv e il colorato mondo in cui la nostra eroina vive: dal burbero carpentiere hobglobin Cal alla deliziosa succubus Tandri, passando per il geniale topo-fornaio Thimble, il timido bardo Pendry e l’arguta gnoma Gallina


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“The Pale Blue Eyes: I Delitti di West Point”: la recensione del film disponibile su Netflix


the pale blue eyes delitti di west point - recensione

Come iniziare la recensione del film “The Pale Blue Eyes: I Delitti di West Point”, senza permettere alla delusione di infiltrarsi nelle mie parole, condizionando il resto dell’articolo?

Ammetto che non sarà un’impresa facile. Nel senso che la pellicola targata Netflix mi è sembrata talmente “sbiadita”, posticcia e insapore, da farmi sospettare che le mie impressioni personali potrebbero tranquillamente essere riepilogate in un semplice: «Meh!».

In effetti, il mistery storico di Scott Cooper – basato su un romanzo di Louis Bayard, senz’altro una delle uscite thriller più attese di gennaio – può contare su una piacevole estetica gotico-americana e su una coppia di anticonvenzionali detective protagonisti.

Ma non posso negarlo: la gravità delle atmosfere mi ha stordito come una trave in testa e la trama, dal canto suo, non è riuscita a sorprendermi neanche per un minuto.

Il secondo atto, in modo particolare, mi è sembrato un coacervo di banalità senza capo né coda. Anche perché il mistero della morte dei cadetti di West Point non è destinato a intrigare assolutamente nessuno.

Come se non bastasse, la tremenda banalità del finale (una soluzione narrativa decisamente sciatta, già vista e stra-vista in decine di occasioni) mi ha lasciato con uno sgradevole senso di amaro in bocca…


La trama

È il 1831, e il corpo senza vita di un cadetto dell’accademia militare di West Point è appena stato trovato appeso a un albero.

Gli indizi sembrerebbero puntare verso un caso di suicidio. Sennonché, ore dopo il ritrovamento, uno sconosciuto si introduce in obitorio e sottrae il cuore del soldato morto.

Per difendere la scuola da un potenziale scandalo, il comandante dell’accademia manda a chiamare Augustus Landor (Christian Bale) un investigatore veterano ormai in pensione. Malgrado i suoi problemi famigliari e una spiccata propensione per il vizio del bere, Landor accetta di occuparsi del caso.

Durante le indagini, il nostro eroe si imbatte in un eccentrico e brillante cadetto con il pallino per la poesia. Il nome del giovane è Edgar Allan Poe (Harry Melling), e il loro incontro segnerà l’inizio di un sodalizio destinato a svelare le oscure trame che circondano la vita dell’accademia…



“The Pale Blue Eyes: I Delitti di West Pont”: la recensione del film

Christian Bale è un ottimo attore. Lo sappiamo tutti: alzi la mano l’appassionato di cinema che non si è ritrovato, almeno una volta, ad ammirare a occhi sgranati il suo straordinario trasformismo e la sua magnetica presenza scenica.

Eppure, in “The Pale Blue Eyes: I Delitti di West Pont”, perfino l’incredibile talento dell’attore britannico viene imbrigliato e costretto al servizio di una sceneggiatura che ce la mette davvero tutta per risultare ombrosa, fosca e tormentata. Senza accorgersi (o curarsi) della scia di tedio e prevedibilità imbarazzante che si sta invece lasciando alle spalle.

Così, si limita a enunciare le parole lentamente, il Landor di Christian Bale; nello sforzo evidente di caricare una serie di dialoghi che di misterioso, o inaspettato, in realtà hanno ben poco.

E che dire di Edgar Allan Poe, il personaggio-chiave, quello che sta alla base dello stesso high concept del film?

L’autore de “Il Cuore Rivelatore” e “Il Corvo”, trasformatosi per l’occasione in brillante detective dall’indole gentile.

E che colpo al cuore, la sua caratterizzazione! Un ragazzo esile e pallido, tormentato dai bulli, che arriva piano piano a incarnare la quintessenza del Giovanotto-Timido-Ma-Adorabile.

Il genere di dolce e simpatico fanciullo che ti piacerebbe veder convolare a nozze con la tua cugina preferita, per intenderci; nulla a che spartire con il poeta maledetto entrato a far parte del mito, o con l’uomo perseguitato dai disagi psicologici – e dalla terribile infelicità esistenziale – che la storia ci ha tramandato…

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“Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries” di Heather Fawcett: il “light academia” che ti insegnerà tutto quello che devi sapere sul mondo delle fate


Emily Wilde's Encyclopaedia of Faeries - Heather Fawcett

Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries” (letteralmente: “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wild”) è senz’altro uno dei libri fantasy più attesi di gennaio 2023.

Sto facendo riferimento, per il momento, alla data d’uscita in lingua inglese; in effetti, non sappiamo ancora se e quando il romanzo light academia di Heather Fawcett arriverà in traduzione anche da noi.

Ma si tratta di un’uscita dal grande potenziale, destinata a suscitare un certo interesse: per cui, faccio davvero fatica a credere che le case editrici italiane si lasceranno sfuggire un’occasione così ghiotta.

Ora…

Prima di cominciare a scendere nel dettaglio, cerchiamo di scoprire insieme quali saranno i personaggi principali della serie e, soprattutto, di cosa parlerà questo avventuroso e accattivante volume d’apertura…


“Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries”: la trama

La professoressa di Cambridge Emily Wilde è brava in molte cose: tanto per cominciare, è la massima esperta mondiale di studi sulle fate. Emily, infatti, è una studiosa brillante, una meticolosa ricercatrice che sta cercando di scrivere la prima enciclopedia sugli usi e costumi dei faerie.

Peccato che la nostra eroina se la cavi malissimo con le persone. In effetti, non riesce mai a fare conversazione alle feste – né, a dirla tutta, a farsi invitare a uno di questi ricevimenti in primo luogo. Per questa (e tantissime altre ragioni), si potrebbe dire che Emily preferisca di gran lunga la compagnia dei suoi libri, del suo cane Shadow e del Piccolo Popolo a quella dei suoi simili.

Così, appena arrivata nello scalcinato villaggio di Hrafnsvik, Emily non ha la benché minima intenzione di provare a fare amicizia con i burberi abitanti locali. Né rientra nei suoi piani il proposito di trascorrere del tempo con un altro nuovo arrivato: il suo affascinante e irritante rivale accademico Wendell Bambleby.

Un tizio che, in un colpo solo, riesce a incantare gli abitanti del villaggio, incasinare la ricerca di Emily e rendere la sua vita infinitamente più confusa e frustrante…

Eppure, mentre si avvicina pian piano a scoprire i segreti dei Nascosti – i più elusivi membri del popolo fatato, annidati in un’ombrosa foresta ai confini della città –  Emily si ritrova sulle tracce di un altro mistero: chi diavolo è Wendell Bambleby, e che cosa vuole, in realtà?

Per trovare la risposta, dovrà svelare, forse, il mistero più fitto di tutti: quello che avvolge il suo stesso cuore.



L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde

Dal 2017 a oggi, l’autrice canadese Heather Fawcett ha pubblicato una mezza dozzina di romanzi, tutti rivolto al pubblico dei giovanissimi (middle grade e YA). Pensa che il suo prossimo progetto sarà un retelling di “Anna dai Capelli Rossi” intitolato “The Grace of Wild Things”.

Per il momento, in Italia è stato tradotto soltanto il suo “The Language of Ghost”, edito sotto il titolo “L’Incantatore Oscuro” (Mondadori, 2021).

“Emily Wilde’s Encyclopaedia of Faeries” sarà, invece, il suo primo libro fantasy per lettori adulti, e andrà a inaugurare una serie nuova di zecca. Nelle librerie americane, debutterà il 10 gennaio; una data particolarmente ispirata, considerando l’ambientazione slava e l’atmosfera prettamente “invernale” della storia.

Bisogna dire che, per il momento, il pubblico sta accogliendo la notizia di questa uscita con grande entusiasmo; tant’è che, a pochi giorni dalla pubblicazione, la smodata quantità di preordini ha già innescato la messa in cantiere di una seconda edizione!

Merito dell’incredibile livello di apprezzamento che i lettori di mezzo mondo stanno manifestando nei confronti del sottogenere “accademico”, forse. Anche se il libro di Heather Fawcett vanterà un’anima molto più solare che dark, e si rivolgerà a tutti quei lettori affamati di romanticismo, avventure e storie fatate al confine fra realtà e folclore…


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“Five Survive”: la recensione del thriller YA di Holly Jackson


five survive recensione - holly jackson

La recensione di “Five Survive”, il nuovo libro thriller di Holly Jackson, è qui per inaugurare un nuovo anno ricco di articoli.

Stavolta, l’autrice del bestseller “Come uccidono le brave ragazze” firma un imperdibile survival incentrato sul sequestro di sei adolescenti in un camper. Riusciranno a salvarsi dallo spietato cecchino che li tiene sotto tiro?

Ma soprattutto… riuscirà il lettore a mettere giù questo libro per il tempo che serve a ricordarsi di bere/mangiare/dormire, o verrà completamente travolto dal turbine di emozioni e colpi di scena previsti dall’intreccio?


La trama

La diciottenne Red è appena partita per una vacanza insieme ai suoi amici.

Il break di primavera è finalmente arrivato, per cui la sua intera classe si sta riversando verso la spiaggia. La maggior parte dei suoi compagni ha preso l’aereo ed è volata verso la sua destinazione… Ma non Red: i problemi economici della sua famiglia, infatti, non l’avrebbero mai permesso.

E così, Red e la sua migliore amica, Maddy, hanno accettato di usare il camper dello zio del loro amico Simon, imbarcandosi in un piccolo “road trip” attraverso le assolate strade americane.

Una soluzione molto più economica, certo.

Dal canto suo, il viaggio sembra lungo e faticoso, ma la compagnia è abbastanza numerosa da tenere vivo lo spirito. Bè, almeno fino a quando il camper non si blocca nel bel mezzo del nulla. All’improvviso, infatti, un foro appare al centro di tutte e quattro le ruote dei veicolo… I ragazzi non possono più negarlo: non si tratta affatto di un incidente.

C’è un cecchino annidato fra gli alberi. Una persona che li sta osservando e che conosce tutti i loro nomi.

Perché un membro del gruppo ha un segreto, qualcosa per cui potrebbe valere la pena uccidere.

Per i sei amici sarà l’inizio di un lungo gioco del gatto e del topo, una notte infernale da cui solo i più scaltri – o i più fortunati – riusciranno, forse, a sopravvivere….



“Five Survive”: la recensione

Ho comprato la mia copia di “Five Survive” a scatola chiusa, senza sapere assolutamente nulla della trama. Tieni presente che questo non è il mio solito modus operandi: in genere, prima di leggere un libro, preferisco “studiare” attentamente la sinossi, inquadrare il sottogenere, cercare di capire se la storia potrebbe adattarsi ai miei gusti eccetera eccetera.

In altri casi, però, mi piace lasciarmi guidare dall’istinto, basando la mia scelta semplicemente sull’affidabilità della reputazione di un autore o un’autrice già letti, conosciuti e stimati.

Da questo punto di vista, Holly Jackson rientra sicuramente nel novero delle scoperte recenti. Eppure devo dire che, nel giro di quattro o cinque capitoli, il suo “Five Survive” è riuscito a rivelarsi come una piacevolissima conferma.

Prova a immaginare – se ci riesci – il genere di thriller YA che Courtney Summers o Tess Sherpe potrebbero scrivere (viscerale, adrenalinico, psicologicamente coinvolgente…), ma senza quel fortissimo elemento di denuncia sociale, quel tipico picco di (iper-)drammaticità che, a volte, tende a interferire un po’ con il ritmo dei loro romanzi.

Una storia che, per citare Kirkus Review, riesce a bilanciare «intervalli di intensa suspense e un enigma ben congegnato, per creare una corsa da brivido

Un page-turner da leggere tutto d’un fiato, insomma, nella miglior tradizione della classica formula dell’“accadde-tutto-in-una-notte”…


Hollywood, Hollywood… dove sei?

Di “Five Survive” ho amato soprattutto due cose: la magistrale costruzione della trama e l’irresistibile autenticità della voce narrante.

La protagonista, Red, è una ragazza profondamente segnata dai traumi del passato. Il lettore segue il 100% degli eventi attraverso il suo punto di vista privilegiato –  e si tratta senz’altro di una prospettiva centrale, dal momento che Red fa parte del gruppo di ostaggi, è una delle potenziali vittime del terrificante cecchino.

Eppure, al tempo stesso, Red manifesta allarmanti segnali di distacco e dissociazione cognitiva: ha dei vuoti di memoria; perde spesso il filo del discorso; balzella costantemente fra passato, presente e futuro, come se facesse una certa fatica a riconoscere la differenza che passa fra le tre cose.

L’inaffidabilità delle sue impressioni tiene il lettore costantemente sul filo del rasoio, costringendolo a dubitare di qualsiasi informazione in suo possesso. Chi sta dicendo la verità? Chi mente? Per quale motivo? Si tratta di una serie di interrogativi a dir poco cruciali, e bisogna dire che Holly Jackson si dimostra bravissima nello sfruttarli a proprio vantaggio.

Un’abilità che, come dicevo, si rispecchia nella precisione machiavellica dell’intreccio. Del resto, il taglio cinematografico di “Five Survive” sembra praticamente implorare un adattamento per il grande schermo: dai dialoghi eloquenti, brutali e stringati, alla serratissima scansione degli eventi, il romanzo sembra irrorare una certa qualità hollywoodiana, una caratteristica del tutto impossibile da contraffare, e…

Bada: nel caso specifico in questione, intendo quest’espressione nel senso migliore del termine!

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Tutti i libri fantasy in arrivo a gennaio 2023


Una pioggia di libri fantasy in arrivo a gennaio 2023

Tantissimi nuovi titoli, pronti a rimpolpare le nostre wishlist e a permettere alle nostre reading challenge di partire con la marcia giusta!

Ovviamente, “la scelta obbligata” del mese ricadrà sull’attesissima novità di Leigh Bardugo (per scoprire perché, ti basta dare un’occhiata alla mia dettagliata recensione di “Hell Bent: Portale per l’Inferno“).

 Ma valgono sicuramente una menzione speciale anche la nuova edizione dello straordinario dark fantasy “The diviners” di Libba Bray (precedentemente edito dalla Fazi, sotto il titolo “La stella nera di New York”) e l’ambito YA a tema villains “Noi siamo i cattivi”….


“Raybearer” di Jordan Ifueko

libri fantasy gennaio 2023 - raybearer

Tarisai ha sempre desiderato il calore di una famiglia. Nulla di strano in questo: dopotutto, è stata allevata nel più completo isolamento, da una madre misteriosa e assente che si fa chiamare “la Lady”.

Un giorno, la Lady spedisce la ragazza verso la capitale dell’impero globale di Aritsar, con il compito di gareggiare con gli altri ragazzi per aggiudicarsi l’onore di diventare un membro del Consiglio del principe Dayo, l’erede al trono. Se verrà scelta, Tarisai si unirà agli altri attraverso il Raggio, un legame più profondo del sangue, che la vincolerà per sempre al futuro imperatore. Ma la Lady ha altri piani, incluso un desiderio magico a cui Tarisai potrebbe essere costretta a ubbidire: uccidere il principe della corona, nel momento stesso in cui guadagnerà la sua fiducia…

“Raybearer” sarà disponibile in italiano, anche su Amazon, a partire dal 31 gennaio 2023.


“Anatomy: Una storia d’amore” di Dana Schwartz

Debutterà a gennaio anche il primo capitolo di questa popolare duologia gotica firmata da Dana Schwartz.

Hazel Sinnett è una nobildonna che desidera diventare un chirurgo. Jack Currer è un “resurrezionista” che sta cercando di sopravvivere in una città in cui morire è sin troppo facile.

Quando i due si incontrano per caso, presso la Società degli Anatomisti di Edimburgo, Hazel dubita che l’evento avrà qualche impatto sulla sua vita. Ma poi viene scacciata in malo modo dalle sue lezioni di anatomia (la sua colpa? Appartenere al genere sbagliato…) e, da quel momento, inizia a pensare che, forse, la sua nuova conoscenza potrebbe offrirle un appiglio nel mondo della medicina, dopotutto. Hazel ha stretto un accordo: se riuscirà a passare gli imminenti esami, malgrado l’impossibilità a frequentare le lezioni ufficiali, sarà libera di proseguire la sua educazione. Peccato che, adesso, la ragazza sia terribilmente a corto di cadaveri sui quali esercitarsi. Mmm. Non tutto il male viene per nuocere, forse. Perché il caso vuole che la nostra eroina abbia appena stretto amicizia con un uomo che si guadagna da vivere dissotterrando corpi

“Anatomy” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 24 gennaio 2023.


“The diviners” di Libba Bray

È giusto inserire nell’elenco dei nuovi libri fantasy in arrivo a gennaio 2023 anche la riedizione di un intramontabile bestseller gotico, pubblicato per la prima volta oltre una decade fa?

Certo che sì: soprattutto se, come in questo caso, stiamo alludendo a un romanzo che vale decisamente la pena recuperare!

La storia dell’irrequieta Evie O’Neill, esiliata dalla sua noiosa cittadina e costretta a trasferirsi nella luccicante e patinata New York delle distillerie clandestine, degli spettacoli di burlesque e dell’industria del cinema agli albori della sua gloria. Sembra una pacchia, non è vero? L’unico inghippo è che Evie è costretta a vivere con suo zio Will, curatore del Museo Americano di Folclore Naturale, Superstizione e Occulto. E diciamo che, quando sei una ragazza dotata di un potere segreto sovrannaturale inspiegabile, questa potrebbe anche non essere la tua sistemazione ideale. Ma poi Evie scopre che lungo le strade di New York si aggira qualcosa – una creatura oscura e potente, determinata a lasciarsi alle spalle una lunga, lunghissima scia di sangue. E decide di impiegare il suo dono per fermarla…

“The Diviners” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 23 gennaio 2023.


“Little, Big” di John Crowley

libri fantasy in uscita gennaio 2023 - little big

Con ogni probabilità, “Little, Big” troverebbe un’ottima collocazione all’interno della mia lista di libri fantasy classici tristemente sottovalutati. Pubblicato per la prima volta in lingua originale nel 1981, il romanzo si è aggiudicato il World Fantasy Award nell’anno successivo.

Edgewood è una casa fatta di case, tutte incastrate fra loro e sovrapposte l’una sull’altra. Un luogo pieno di mistero e circondato di meraviglia: più ti addentri al suo interno, e più grande diventa. Smoky Barnable, che si è innamorato di Daily Alice Drinkwater, arriva a Edgewood, la casa di famiglia della ragazza, e si ritrova in un mondo composto da magiche stranezze. Sarà l’inizio di un complesso, intrigante racconto a metà strada fra saga famigliare e fiaba classica, con frequenti richiami a Shakespeare, Alice in Wonderland e tanto altro ancora.

“Little, Big” sarà disponibile in italiano, anche su Amazon, a partire dal 24 gennaio 2023.

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“Omicidio nel West End”: 5 cose che uno scrittore di gialli può imparare guardando il film di Tom George


omicidio nel west end - banner film

Omicidio nel West End” (“See How They Run”, 2022) è approdato su Disney+ da poco, per la gioia di ogni fan del giallo in generale, e delle pièce di Agatha Christie in particolare.

Se ti diletti nell’arte della scrittura di murder mistery e non l’hai ancora visto, ti consiglio caldamente di rimediare.

Difficile considerare il film un capolavoro della settima arte, intendiamoci. Ma la sceneggiatura è senz’altro in grado di vantare un paio di momenti brillanti e una serie di colpi di scena esilaranti. Non credo proprio che avrai motivo di restare deluso, o rimpiangere il tempo speso per la visione.

Anche perché – ormai dovremmo saperlo bene – è sempre possibile imparare ALMENO cinque preziose lezioni di storytelling da qualsiasi libro letto, da ogni film o serie tv che vediamo.

Che cosa ne pensi, allora? Sei pronto a scoprire tutto ciò “Omicidio nel West End” potrebbe insegnarci?


1. Il sottogenere del “buddy cop” resta, oggi come in passato, un’ottima ricetta per il successo

Gran parte dell’empatia che lo spettatore di “Omicidio nel West End” arriva a provare nei confronti dei personaggi, passa attraverso il legame che comincia pian piano a svilupparsi fra i membri della «strana coppia» di investigatori interpretati da Sam Rockwell e Saoirse Ronan.

Due buffi personaggi (ma anche tragici, a loro modo…), che rappresentano una serie di valori e atteggiamenti completamente agli antipodi: lui cinico, svogliato, sbevazzone e vagamente imbolsito; lei zelante, ottimista, goffa e fin troppo pronta a “scattare” (soprattutto verso un sacco di conclusioni improbabili).

Le interazioni fra questi due personaggi, così riconoscibili e “familiari” per il grande pubblico (eppure, al tempo stesso, così rassicuranti, così piacevoli, così umani….) permettono l’inserimento di un gran numero di siparietti comici.

Contemporaneamente, però, aprono anche la strada per una serie di dialoghi che ci permettono di sbirciare nella sfera privata dei due detective e di intuire la profonda vulnerabilità (e l’inesprimibile malinconia) che, in fondo, incarna un po’ l’essenza di entrambi.

Aumentando, di fatto, le probabilità di riuscire a innescare un’autentica connessione emotiva fra il pubblico e l’opera.

Dopotutto, c’è un motivo, se quello del “buddy cop” è sempre stato uno dei sottogeneri più popolari e frequentati.

Stiamo parlando di un “modello” che affonda le radici nel trope universale delle personalità opposte che si attraggono (anche solo in senso amicale). Uno strumento potentissimo, a cui non dovresti avere paura di ricorrere, nel caso in cui la natura specifica dell’intreccio a cui stai lavorando ne preveda l’occasione.

Capisci cosa intendo dire, vero?

Prova a pensare ai migliori film “buddy cop” che tu abbia mai visto: “Point Break”, “Bady Boys”, “Corpi da Reato”, Zootropolis”, “Rush Hour”, “Hot Fuzz”…

Prova a farci caso: di tutti questi titoli, quali sono gli elementi che ti sono rimasti nel cuore? I minuziosi dettagli dell’intreccio, magari?

Oppure l’eccentrico, spassoso, irresistibile rapporto a base di amore fraterno, battibecchi e rivalità che teneva insieme i due protagonisti?

Certo, esistono anche buddy cop terrificanti!

Day Shift”, il mediocre urban fantasy di Netflix con Jamie Foxx e Dave Franco, ne rappresenta una delle prove più recenti.

Ma ti assicuro che il problema, in quel caso, risiede soltanto nella povertà di esecuzione.

La ricetta, dal canto suo, resta perfettamente valida.


2. Sfondare la quarta parete va bene… se sai come farlo!

In almeno un’occasione, un personaggio di “Omicidio nel West End” si rivolge direttamente al pubblico, infrangendo quella che, in gergo cinematografico, prende spesso il nome di “quarta parete”.

Il suo modo di fare, così giocoso e cospiratorio, risulta sicuramente molto accattivante. Rappresenta anche, peraltro, un richiamo diretto al finale dell’opera teatrale “Trappola per Topi” di Agatha Christie.

Si tratta di un effetto piuttosto simpatico ed efficace, nessun dubbio al riguardo. Ti avverto, però: cercare di sfondare la quarta parete può trasformarsi in un’arma a doppio taglio nel giro di un microsecondo.

Narratori più esperti di me e di te ci sono cascati, e corre voce che l’eco del tonfo che hanno fatto echeggi ancora nell’urlo del vento, nel corso delle più nere notti d’inverno.

Perciò,  se sei un autore alle primissime armi, ti sconsiglio vivamente di tuffarti a testa bassa in questa direzione: anziché raggiungere l’effetto sperato, potresti asfissiare la sospensione dell’incredulità del tuo lettore con tutta l’allegra incoscienza di uno sterminatore di topi che fischietta allontanandosi dalla scena del crimine.


3. Come ti uso (e perculo) la tecnica del foreshadowning

Più avanti, dedicheremo senz’altro un articolo più approfondito all’uso del foreshadowing, un meccanismo narrativo che permette all’autore di suscitare un elettrizzante (quanto inconscio, nella maggior parte dei casi…) senso di anticipazione.

Per adesso, ti esorto semplicemente ad analizzare il modo in cui la sceneggiatura di “Omicidio nel West End” riesce a prenderci tutti per il naso, semplicemente ricorrendo a questa tecnica… nel modo più sfacciato e provocatorio possibile!

Mi sto riferendo, ovviamente, alla scena dello storyboard escogitato dallo sgradevole regista Köpernick.

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11 imperdibili libri thriller in uscita a gennaio 2023

Libri thriller in arrivo a gennaio 2023… chi è pronto a iniziare un nuovo anno di grandi letture?

Fra commedie nere, cozy mistery, spy story al cardiopalma e ansiogeni thriller sovrannaturali, non resta che prendere un respiro profondo, procurarsi una coperta e una tazza di cioccolata calda, e… iniziare a mandar giù un bel romanzo giallo dietro l’altro!


Come uccidere la tua famiglia” di Bella Mackie

libri gennaio 2023 - come uccidere la tua famiglia

Dopo il brillante “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno“, si prepara a sbarcare in libreria una nuova, dissacrante commedia nera a tema “famigliare”.

Alla tenera età di 28 anni, Grace Bernard – machiavellica antieroina dei giorni nostri – uccide sei membri della sua famiglia. Con calma, senza scomporsi. E poi torna ad affrontare il resto della sua vita, senza rimpiangere nulla. Eppure, in qualche modo, Grace finisce comunque dietro le sbarre, per scontare l’unico crimine che non ha mai commesso. Inizia così la sua storia, un resoconto in prima persona del brillante piano che l’ha portata ad architettare una vendetta spietata, quanto geniale. Oserai essere il primo a scoprire la sua testimonianza?

“Come uccidere la tua famiglia” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 10 gennaio 2023.


La presidente” di Alicia Giménez-Bartlett

Quando la presidente della Comunità Valenciana viene trovata morta, le autorità non desiderano altro che di archiviare il caso e spacciare il decesso per un infarto o qualcosa del genere.

La donna deteneva il potere da anni, dopotutto, e si stagliava al centro di una rete di corruzione e segreti da cui nessuno poteva dirsi del tutto immune. Tuttavia, appare presto chiaro che insabbiare l’omicidio, stavolta, potrebbe essere del tutto fuori questione. L’unica alternativa? Affidare le indagini a una coppia di poliziotte giovani e – nell’opinione di tutti – abbastanza malleabili da offrire una facile scappatoia. La “patata bollente” finirà dunque nel piatto di Berta e Marta, due sorelle appena uscite dall’Accademia di Polizia…

“La presidente” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 10 gennaio 2023.


Cathie Wald e l’avvelenamento misterioso” di Margot Le Moal e Jean Le Moal

E cosa sarebbe un articolo dedicato ai più promettenti libri thriller in arrivo a gennaio 2023, senza l’inclusione di un bel romanzo giallo o due? Un «cozy mistery» ambientato nel caratteristico villaggio bretone di Finistère, nonché primo volume delle indagini della detective dilettante/ristoratrice di origini alsaziane Cathie Wald.

Divorziata, sulla cinquantina e dotata di una forte personalità, la donna viene accolta a braccia aperte dalla maggior parte degli abitanti. Alcuni di loro, però, vedono di cattivo occhio la sua nuova attività, e non tardano ad aprire le ostilità. Fino a quando, un brutto giorno, un notabile del villaggio collassa misteriosamente, e Cathy diventa la prima sospettata.

“Cathie Wald e l’avvelenamento misterioso” sarà disponibile in italiano, anche su Amazon, a partire dal 20 gennaio 2023.


Una casa tutta per noi” di Susan Walter

libri thriller gennaio 2023 - una casa tutta per noi

Suo marito è morto, e Holly l’ha visto accadere. In un singolo istante, tutto il corso della sua vita è deragliato: il momento in cui qualcuno l’ha investito, scappando via senza prestare soccorso.

Dopo un po’, però, una persona si fa avanti, pronta a rappresentare la parte colpevole e a offrire a Holly e a sua figlia un lauto indennizzo. Se accetteranno, non dovranno più preoccuparsi delle loro condizioni economiche. A partire dalla “concessione” di una lussuosa dimora californiana tutta per loro, nella privilegiata Calabasas. Tuttavia, l’arrivo in città delle due donne passa tutt’altro che inosservato: i loro nuovi vicini sembrano estremamente incuriositi dalla loro situazione, tanto per cominciare, e… come se non bastasse, potrebbero benissimo avere a loro volta qualcosa da nascondere.

“Una casa tutta per noi” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 20 gennaio 2023.


Le tigri sono in giro” di Mick Herron

Dall’autore di “Slow Horses” (il romanzo che ha ispirato l’omonima serie tv Apple con Gary Oldman), arriva la storia del rapimento di Catherine Standish, spia veterana al servizio dell’Intelligence.

La donna lavora nell’ambiente da troppo tempo, per credere ancora nell’esistenza delle coincidenze. Quello che Catherine non riesce a spiegarsi, però, è per quale motivo qualcuno dovrebbe decidere di prendersela con lei: la famosa ultima ruota del carro, una semplice passacarte, nonché ex alcolista ancora in fase di recupero. Ma, allora, perché è stata rapita? Possibile che chi l’ha presa non stesse cercando di colpire soltanto lei, ma anche… l’intera Slough House, la squadra di agenti “falliti” guidata da Jackson Lamb in persona?

Il nuovo libro della serie “Le indagini di Jackson Lamb” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 17 gennaio 2023.


“La verità sul caso Ridgefield” di Darby Kane

La vita di Lila Ridgefield sembra idilliaca, ma non è affatto quello che sembra. Lila non è quello che sembra.

Un mese fa, è scomparsa una studentessa. Adesso, è scomparso anche il marito di Lila, Aaron. All’inizio, questi due casi vengono liquidati come se fossero orribili coincidenze. Ma poi salta fuori che esiste una connessione, invece, e che i loro nomi potrebbero anche non essere gli unici coinvolti nel caso. Lila, dal canto suo, reagisce con una certa confusione al cospetto della notizia della scomparsa del consorte…più che altro, perché era assolutamente sicura di essere stata l’ultima a vedere il corpo di Aaron. Dopotutto, è stata lei a farlo fuori, no? Chi altri dovrebbe sapere dove si trovano i suoi resti?

“La verità sul caso Ridgefield” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 17 gennaio 2023.


Come ti ammazzo il marito” di Elle Cosimano

libri thriller gennaio 2023 - come ti ammazzo il marito

La traduzione italiana di “Finlay Donovan is Killing it” sarà senz’altro uno dei libri thriller più attesi di gennaio 2023!

Dalla penna dell’autrice di “Ragazzi della Tempesta”, arriva la tragicomica odissea di Finlay, mamma di due mostriciattoli, scrittrice di storie crime e… apparentemente pronta ad ammazzare qualcuno entro le 7:45 del mattino.

Quando un equivoco induce qualcuno a scambiarla per un sicario a pagamento, Finlay considera per un momento la sontuosa somma che la persona interessata le sta offrendo, la paragona nella sua mente ai soldi che sta tirando su con il suo lavoro di scrittrice, e decide di accettare l’incarico. Dopotutto, quanto potrà mai essere difficile, provare a far fuori qualcuno? Non bastano forse le sue credenziali di autrice di gialli, a renderla una candidata più che ideale? Tuttavia, nel giro di poco tempo, la povera Finley scoprirà che, spesso e volentieri, la vita sa essere mooooolto più stramba della fiction…

“Come ti ammazzo il marito” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 6 gennaio 2023.

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“Hell Bent: Portale per l’Inferno”: il 10 gennaio in Italia il sequel de “La Nona Casa” di Leigh Bardugo


hell bent portale per l'inferno - leigh bardugo

Hell Bent: Portale per l’Inferno”, di Leigh Bardugo, uscirà in Italia il 10 gennaio 2023, in perfetta contemporanea con gli USA! Il sequel de “La Nona Casa” è sicuramente uno dei libri fantasy più attesi del nuovo anno, se non il più ambito in assoluto.

La trama di “Hell Bent” ci riporterà nell’oscuro mondo di Alex Stern, l’antieroina protagonista di quello che, nel 2019, lo stesso Stephen King aveva descritto come «il miglior libro fantasy che mi sia capitato di leggere da anni a questa parte».

Mondadori ci proporrà un’edizione italiana che lascerà intatto il titolo originale (con l’aggiunta del ridondante sottotitolo “Portale per l’Inferno”). Affiderà la traduzione, al solito, alla collaudata Roberta Verde.


“Hell Bent: Portale per l’Inferno”: la trama

Ricchezza. Potere. Omicidio. Magia. Alex Stern è tornata, e la Ivy League sta per finire dritta all’inferno.

Trovare una via d’accesso per l’aldilà. Rubare un’anima dall’inferno. Un piano piuttosto semplice, no?

A parte il fatto che la gente che si imbarca in questo tipo di viaggio, raramente torna indietro per raccontarlo.

Eppure, Galaxy “Alex” Stern è determinata a tirare Darlington fuori dal purgatorio in cui è stato confinato. Perfino se l’impresa dovesse costarle il suo futuro nella Casa di Lethe, o a Yale in generale.

Dal momento che è stato loro proibito di lanciarsi nel salvataggio, stavolta Alex e Dawes non possono neanche ricorrere all’aiuto della Nona Casa. Così, decidono di reclutare un gruppo di improbabili alleati, nell’azzardata speranza di salvare il Gentiluomo di Lethe.

Insieme, i nostri eroi saranno costretti a immergersi in un labirinto di testi arcani e di bizzarri artefatti, fino a scoprire i segreti che l’antica società custodisce più gelosamente.

E infrangere ogni regola conosciuta durante l’operazione.

Ma quando alcuni membri della facoltà iniziano a perdere misteriosamente la vita, Alex capisce che non si tratta di una coincidenza. Una forza letale è all’opera a New Haven. Per sopravvivere, Alex dovrà affrontare i mostri del suo passato, e un’oscurità che sembra essere parte integrante delle stesse mura dell’università


Tenebra e Ossa

Probabilmente, Leigh Bardugo è un’autrice che non ha più bisogno di introduzioni.

Gran parte del suo successo è dovuto alla saga bestseller “Shadow and Bones”, prima trilogia che rientra nell’ambito di un progetto più ampio (il cosiddetto “Grishaverse”).

Stiamo parlando di una tripletta di libri per ragazzi dal taglio spiccatamente action e corredati da una (solida) sottotrama romantica, che si lasciano leggere con grande piacere, giocando abilmente con la maggior parte dei tropes più popolari degli ultimi anni.

Per ironia della sorte, il mio primo romanzo di Leigh Bardugo è stato invece “Wonder Woman: Warbringer”, una storia che non ha nulla a che fare con il Grishaverse. In effetti, è stata proprio questa avventurosa incursione nel mondo della DC a permettermi di cominciare ad apprezzare le straordinarie doti narrative di questa popolare autrice.

Una stima che è cresciuta esponenzialmente durante la lettura de “La Nona Casa”, un dark academia/ urban fantasy dalle tematiche incredibilmente coinvolgenti, nonché rivolto a un pubblico di fascia più matura.


Special Edition

A quanto pare, “Hell Bent: Portale per l’Inferno” riprenderà a narrare gli eventi esattamente dal punto in cui si erano interrotti. Vale a dire, con Alex determinata a tener fede al proprio giuramento di riportare l’amico Darlington a casa, e le figure di spicco della Nona Casa altrettanto pronte a metterle i bastoni fra le ruote.

Nel caso in cui – come me – tu abbia l’abitudine di leggere comunque i tuoi romanzi preferiti in lingua originale, colgo l’occasione per segnalarti anche la pubblicazione di una splendida edizione speciale di “Hell Bent” targata Illumicrate.

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“Il Mistero di Penelope”: la recensione del libro fantasy di Claire North


Il Mistero di Penelope - recensione - Claire North

La mia recensione de “Il Mistero di Penelope” non può che iniziare sollevando uno sconcertante interrogativo: com’è possibile che il retelling di Claire North – senz’altro uno dei migliori libri fantasy del 2022 – sia passato così clamorosamente inosservato?

Ovvio, sto facendo riferimento alla versione del testo in lingua originale inglese (“Ithaca”, edizione Orbit).

In realtà, non ho la minima idea di quale possa essere la qualità della traduzione proposta in Italia dalla Newton Compton.

Certo è che “Il Mistero di Penelope” sembra essere sfuggito ai radar della maggior parte dei lettori forti internazionali.

Una lacuna che non mi aspettavo e che, francamente, tende a lasciarmi abbastanza sconcertata.

Voglio dire: tutto quel polverone sollevato in onore di “Circe” di Madeline Millar, e neanche una parola su un retelling ispirato alla mitologia greca che dimostra di riuscire DAVVERO a combinare la tematica del femminismo a una trama impeccabile, a uno stile inconfondibile e a una galleria di personaggi tragicamente tormentati?

Il tutto, senza mai rischiare di scadere nel sentimentale, nei patemi di dubbio gusto o nella banalità supponente di un’insegnante pronta a salire in cattedra?

Sinceramente, Amico Lettore…

Altro che “Mistero di Penelope”!

Stavolta, è proprio questo paradosso, che non sono in grado di spiegarmi…


La trama

La guerra di Troia è finita da anni, ma il re Odisseo non è mai tornato.

Ormai, nella verdeggiante isola di Itaca, gli unici uomini rimasti sono quelli troppo attempati, menomati o immaturi per combattere.

La regina Penelope veglia sulla sua terra al fianco di un consiglio di vegliardi che non si fanno scrupolo a mostrare quanto poco tengano alla sua opinione; dopotutto, dal punto di vista di un antico greco, una donna non vale molto più delle singole parti del suo corpo, e il cervello non fa sicuramente parte dei suoi asset principali.

Eppure, Penelope si muove nell’ombra e intesse in silenzio la sua tela, cercando di proteggere la sua isola dalle mire dei pretendenti che non aspettano altro che di arraffare il potere… a costo di una brutale guerra civile, che potrebbe tranquillamente causare la rovina di Itaca e di tutti coloro che la abitano.

L’ostinata perseveranza della regina, il suo dolore di moglie e di madre incompresa, attira infine l’attenzione di Hera, sferzante dea dei reietti e degli emarginati.

Inizia così una dettagliata rivisitazione – insaporita dall’impareggiabile e caustica voce narrante della Regina degli Dei – di alcuni fra i più celebri episodi mitologici che la cultura occidentale ci abbia tramandato: dalla morte di Agamennone alla cattura di Clittemnestra, passando per l’inganno dell’arazzo mai compiuto e per la ribellione di Telemaco



“Il Mistero di Penelope”: la recensione

Se hai già letto qualcosa di Claire North (autrice di piccole/grandi gemme quali “Le Prime Quindici Vite di Harry August” e “The Sudden Appareance of Hope”), probabilmente hai già una certa familiarità con la forza travolgente della sua personalità.

La voce autoriale della North è un dissacrante ciclone di modernità e consapevolezza storica. Il suo è un tipo di prosa che esige la massima attenzione e, in genere, riesce a ottenerla senza troppo sforzo.

Non si può dire che la North scriva romanzi per signore beneducate, no. O per gente con gli occhi foderati di prosciutto.

La sua penna è una lama; la sua immaginazione, una tela dai bordi spigolosi e affilati. Perfino (e anzi, forse, soprattutto…) nei momenti in cui i suoi mordaci giochi di parole caustici iniziano a intrecciarsi a squisiti slanci di virtuosismo lirico.

La prima idea geniale, quella che basta a differenziare “Il Mistero di Penelope” dalla recente inondazione di retelling simili?

La scelta di affidare la narrazione al personaggio più brillante e sottovalutato di tutti: Hera, la dea che una caterva di secoli di cultura patriarcale hanno cercato di sminuire e relegare ai margini.


La voce della Dea

Hera, quella stessa “signora del focolare” che le correnti classiche hanno deciso di interpretare nel senso più misogino e banale del termine. Ai posteri sia consegnata, dunque, l’effige di una matrona invidiosa, orgogliosa, altera, vendicativa e pronta a subissare di meschinità chiunque (leggi: le donne più giovani e belle di lei) commetta l’errore di ferire la sua vanità.

Che è un po’ – se ci fai caso – il modo in cui l’ipocrita narratore (maschio) medio tende a descrivere le proprie consorti, figlie, sorelle, madri eccetera eccetera.

Bè…

Non la nostra Hera, la Hera dipinta nel libro di Claire North!

Nelle vene di questa dea scorre l’acciaio più puro, combinato a uno spaventoso (e giustificato) quantitativo di veleno.

E, alla fine, sarà proprio lei a riunire intorno a sé una buona parte del resto del pantheon greco femminile (tratteggiato in modo altrettanto provocatorio e interessante) e a spargere i semi di una ribellione divina già sul punto di sobbollire…


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“The Witch’s Heart: La Leggenda di Angrboda”: trama e data d’uscita del libro fantasy di Genevieve Gornichec


The Witch’s Heart La Leggenda di Angrboda

The Witch’s Heart: La Leggenda di Angrboda” è un romanzo di Genevieve Gornichec ispirato alla mitologia norrena.

Veggenti tormentate, divinità vendicative e amori travagliati si stagliano al centro di un intreccio che i lettori internazionali hanno già dimostrato di apprezzare, e che la scrittrice Alexis Henderson ha descritto come «tanto epico, quanto avvincente».

Ti ricordo che l’edizione originale in lingua inglese di “The Witch’s Heart” è approdata in libreria nel corso del 2021. Soltanto di recente, l’infaticabile Oscar Vault ha annunciato che il libro sarà disponibile anche in italiano, a partire dal 23 febbraio 2023.


The Witch’s Heart: La Leggenda di Angrboda”: la trama

La storia di Angrboda comincia là dove quella di molte altre streghe finisce: con un rogo.

Una punizione da parte di Odino, per aver rifiutato di dispensargli il dono della conoscenza di ciò che accadrà; un fuoco che lascia Angrboda ferita e impotente.

La ragazza decide allora di cercare rifugio nelle profondità della foresta, il più lontano possibile dal mondo civilizzato.

Lì, incontra un uomo che si rivela essere Loki. Ben presto, l’iniziale cautela di Angrboda si trasforma in un profondo e longevo sentimento d’amore.

La loro unione produce tre bambini inusuali, ciascuno dei quali racchiude in sé un destino segreto. Angrboda intende allevarli nel più completo isolamento, per tenerli al sicuro dall’occhio onnipresente di Odino.

Mentre inizia a recuperare il suo dono profetico, Angrboda impara però che un grave pericolo incombe sulla sua vita benedetta – e, forse, sull’intero reame dell’esistenza.

Con l’aiuto della leale cacciatrice Skadi, con cui la strega inizia a stringere un legame sempre più importante, Angrboda dovrà quindi scegliere se accettare il fato che è stato previsto per la sua amata famiglia… oppure ribellarsi, e cercare invece di costruire un nuovo futuro.


Tutti i libri di Genevieve Gornichec

“The Witch’s Heart” (letteralmente, “Il Cuore della Strega”) è stato il libro d’esordio di Genevieve Gornichec; un’autrice che ha studiato presso la Ohio State University, ma che è arrivata a specializzarsi in “vichingologia” tanto quanto è stato umanamente possibile.

Per sua stessa ammissione, sono stati proprio i suoi soggetti di studio – la mitologia nordica e le saghe islandesi – a ispirare la sua scrittura.

Sempre nel 2021, la Gornichec ha inoltre partecipato a una raccolta di “audio-novelle” chiamata “Walk Among Us”, un libro della serie “Vampire: The Masquerade”.

Il suo romanzo breve, “A Sheep Among Wolves”, racconta la tragica storia di una ragazza che sprofonda sempre più nel vortice della depressione e della radicalizzazione… almeno, fino a quando non trova compagnia nelle tenebre.

Il 2023 sarà, invece, l’anno d’esordio del suo attesissimo “The Weaver and the Witch Queen” (“La Tessitrice e la Regina delle Streghe”).

La trama verterà intorno ai destini intrecciati di due donne travolte dal fato e da un profondo vincolo di sorellanza, nel pieno dei tumulti dell’Età Vichinga.

Una protagonista ossessionata dalla ricerca della sorella scomparsa, e l’altra destinata a diventare la strega regina della Norvegia…  mentre, sullo sfondo, le sanguinose incursioni dei guerrieri del Nord continueranno a mettere il mondo a ferro e fuoco.

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