“The Adventures of Amina al-Sirafi”: la recensione del libro fantasy di Shannon Chakraborty


the adventures of amina al-sirafi recensione - shannon Chakraborty

La recensione di “The Adventures of Amina al-Sirafi” arriva sul blog, con il suo bastimento carico carico di… pirati, jinn, contrabbandieri pazzi, stregoni, reliquie occulte e chi più ne ha, più ne metta!

Il romanzo di Shannon Chakraborty è sicuramente uno dei migliori fantasy di quest’anno. Una piccola rivelazione, peraltro infinitamente più accattivante, immersiva e coinvolgente rispetto alla sua serie precedente (la trilogia di Daevabad, composta dai libri “La Città di Ottone“, “Il Regno di Rame” e “L’Impero di Oro“).

“The Adventures of Amina al-Sirafi” apre una nuova saga fantastica a cavallo fra storia, mitologia islamica e sinistre istanze lovecraftiane.

Intorno al dodicesimo secolo, una donna di mezza età, ex-pirata e protagonista di infinite leggende, viene costretta a tornare in servizio: la figlia di un suo vecchio amico è scomparsa nel nulla. Rapita, a quanto pare, da un mercante cristiano fin troppo intrigato dalle antiche storie di demoni, miracoli e forze occulte che contrassegnano il passato delle più ricche terre affacciate sull’Oceano Indiano.

Per salvare la ragazza, Amina dovrà recuperare la sua nave e reclutare la sua vecchia squadra.

Eppure, si sa, nessuna buona azione è destinata a restare impunita a lungo…



La trama

Amina al-Sirafi dovrebbe essere soddisfatta.

Dopo una carriera avvincente e scandalosa come uno dei più noti pirati dell’Oceano Indiano, è sopravvissuta a tradimenti, tentativi di accoltellamento dietro la schiena, principi vendicativi, svariati mariti, e perfino a un autentico demone!

Adesso si è ritirata e conduce una vita pacifica in compagnia della sua famiglia. La sua è un’esistenza all’insegna della maternità e della devozione, che non concede il benché minimo spazio per qualsivoglia attività sovrannaturale.

Ehm…

Bè, almeno, questo è ciò che Amina ama ripetere a se stessa.

Ma quando la ricca madre di un membro del suo vecchio equipaggio riesce a rintracciarla, Amina si vede offrire un lavoro che nessun bandito potrebbe rifiutare: ritrovare la figlia smarrita del suo vecchio compagno, in cambio di una somma principesca.

La possibilità di vivere un’ultima avventura al fianco della sua ciurma si mescola al desiderio di rimediare a un antico torto. E così, Amina cerca di convincersi che accettare l’incarico significhi assecondare la volontà di Dio.

Ma più Amina comincia a immergersi nella sua nuova missione, e più si accorge che c’è qualcosa che non va. Qualcosa che le è stato tenuto nascosto.

Perché c’è sempre un margine di rischio, quando scegli di inseguire la gloria e trasformarti in una leggenda vivente.

Il tutto, allo scopo assaporare ancora un po’ di potere…

Ma il prezzo, stavolta, potrebbe essere la sua stessa anima.


“The Adventures of Amina al-Sirafi”: la recensione

Leggere “The Adventures of Amina al-Sirafi” significa levare l’ancora e salpare per un’emozionante quest traboccante di sense of wonder, dialoghi esilaranti e divertimento scatenato.

Non credo che riuscirò mai a sottolineare abbastanza questo punto: il libro di Shannon Chakraborty è un’autentica delizia! Corposo, lussureggiante, denso di creature mitologiche favolose e di scene d’azione travolgenti…

Una storia inconcepibilmente spassosa, che non potrai fare a meno di divorare, probabilmente con un gran sogghigno da Stregatto stampato in faccia per tutto il tempo!

La trama, congegnata a meraviglia, sembra richiamata la complessa struttura a incastro de “Le Mille e una Notte“. Nella storia di Amina convergono, infatti, quelle di tanti altri personaggi: i suoi ex-compagni di ventura, tanto per cominciare, dalla sardonica “Maestra dei Veleni” Delilah al sensibile schiavo liberato Timbu.

Ma trovano posto anche l’epopea sanguinosa di un ex-soldato crociato, le difficoltà di una giovane donna che non riesce a conformarsi alle aspettative del suo tempo e le millenarie paure di un jinn irresistibile, ma decisamente troppo preso da se stesso.

La narrazione, in prima persona, procede briosa e spedita, senza arenarsi neanche per un attimo. Merito dell’inconfondibile voce narrante di Amina; una protagonista eccellente, giusto-un-pochino-tormentata-ma-non-troppo.

Una donna passionale, perennemente in bilico fra virtù e tentazione. Un comandante impavido, il corpo già afflitto dai primi malanni dell’età. Una madre disposta a tutto, per il bene di sua figlia (una ragazzina che, forse, non è poi così inerme e umana come la sua preoccupata famiglia sembra ostinarsi a pensare).

Ma anche una devota credente, pronta a trarre sostentamento da tutte le parti vitali e nutrienti della sua fede… senza permettere a nessuno di mettere in dubbio le sue radici, il suo libero arbitrio e la sua compassione.

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“She is a Haunting”: la recensione del libro horror di Trang Thanh Tran


she is a haunting recensione - Trang Thanh Tran

La recensione di “She is a Haunting” conterrà zero spoiler, un paio di crisi esistenziali, tanti fantasmi e una dose di riferimenti tutt’alto che ingiustificati a “Mexican Gothic” di Silvia Moreno-Garcia!

Il libro d’esordio di Trang Thanh Tran è uno degli horror YA più chiacchierati di questa prima parte dell’anno. Ne abbiamo sentito parlare sui social e nei siti specializzati; la sua pittoresca cover si è materializzata un po’ dappertutto; i paragoni con il leggendario “Incubo di Hill House” si sono sprecati…

A questo punto, ti starai forse chiedendo: ma ne sarà poi valsa la pena, di coltivare tutto quest’hype?

Cerchiamo di scoprirlo insieme! ;D


La trama

Per cercare di inserirsi, Jade Nguyen ha sempre dovuto mentire.

Non è mai stata abbastanza etero, abbastanza vietnamita o abbastanza americana per riuscire a trovare il suo posto senza problemi. La situazione non cambia quando, a causa di un disperato bisogno di denaro, decide di accettare la proposta di suo padre di trasferirsi da lui in Vietnam per un breve soggiorno di cinque settimane.

Jade non è in buoni rapporti con suo padre. Non lo vede quasi mai, tanto per iniziare. E, comunque, non riesce a perdonarlo per aver abbandonato la sua famiglia, quando lei era ancora soltanto una bambina.

Come se non bastasse, il genitore sembra letteralmente ossessionato dall’idea di riportare ai fasti di un tempo una vecchia casa decrepita risalente al periodo coloniale francese.

Ma Jade è determinata a stringere i denti, se questo significa ottenere da lui il denaro di cui ha bisogno per iscriversi all’università.

Dopo pochi giorni, però, la ragazza inizia a svegliarsi ogni mattina in preda alla confusione più totale. Ha come l’impressione che qualcosa si ostini a strisciare lentamente giù per la sua gola… E poi, Jade si imbatte nel fantasma di una bellissima sposa. Una presenza che continua a farle visita in sogno, recando un unico, criptico avvertimento: NON MANGIARE.

Quando suo padre e la sua sorellina si rifiutano di crederle, Jade decide di provare a spaventarli per convincerli a lasciare la casa, inscenando un’infestazione ectoplasmica tutta sua. In suo soccorso interviene Florence, la vivace nipote del socio in affari di suo padre… un aiuto molto gradito, che rappresenta, a sua volta, una grande fonte di distrazione.

 La casa, però, ha in serbo altri piani. Perché un’abitazione, dopotutto, è forte soltanto quanto coloro che sono disposti a infondere nuova linfa nelle sue ossa.

E questa casa non è disposta a rimanere sola un’altra volta, a nessun costo…



“She is a Haunting”: la recensione

Se la trama dell’opera d’esordio di Trang Thanh Tran fosse stata un po’ più incalzante, il ritmo un po’ meno pachidermico (e, magari, scandito da qualche colpo di scena in più) penso che sarei riuscita a innamorarmi perdutamente di questo libro.

Sotto molti punti di vista, infatti, “She is a Haunting” è un romanzo superbo. Può vantare un’atmosfera da brividi, tanto per cominciare, e una sensazione strisciante di costante paranoia che, a lungo andare, finisce per logorare i nervi del lettore nel più delizioso ed elettrizzante dei modi.

Contiene anche una delle migliori rappresentazioni dei disturbi d’ansia in cui mi sia mai imbattuta, soprattutto nel novero della narrativa fantastica per ragazzi. La lotta di Jade contro la sindrome della paralisi del sonno e i suoi martellanti pensieri intrusivi – miei nemici personali da almeno diciassette anni – risulta persuasiva, incalzante e dannatamente credibile, ragazzi!

Ma non è tutto.

Oltre ai temi del colonialismo, della diaspora e del senso di straniamento che deriva dal sentirsi tagliati fuori dalle proprie radici, “She is a Haunting” affronta benissimo anche l’argomento della repressione sessuale.

Nel farlo, ricorre a un immaginario cupo e disturbante, degno del popolarissimo “Mexican Gothic”, senza lesinare un paio di efficaci richiami al mondo del body horror.

I punti di contatto con il famoso libro della Moreno-Garcia non finiscono qui, ovviamente.

Basti pensare alla quantità di spore, insetti e parassiti che affollano le pagine del romanzo. Presenze malefiche e invisibili, che infestano l’aria quanto – e forse più – delle stesse presenze che si aggirano nei corridoi a tarda notte.

Evocate dal linguaggio elegante ed allusivo di Trang Thanh Tran, con il suo carico di sensualità a malapena trattenuta, e dall’energia sprigionata da un milione di tabù culturali perennemente sul punto di infrangersi…

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“Le Brave Ragazze Muoiono Prima”: brividi e adrenalina nel libro YA di Kathryn Foxfield


le brave ragazze muoiono prima - i Kathryn Foxfield - Newton Compton

Newton Compton porta in Italia il libro horror/thriller “Le Brave Ragazze Muoiono Prima” di Kathryn Foxfield.

A partire dal 28 aprile 2023, questo nuovo romanzo – descritto come una sorta di punto di incontro fra “So Cosa Hai Fatto” e “I Dieci Piccoli Indiani” – ti aspetterà in libreria.

In effetti, mi riesce difficile pensare che il titolo non rappresenti anche una strizzata d’occhi al famosissimo bestseller “Come Uccidono le Brave Ragazze” di Holly Jackson.

E il target di riferimento del libro di Kathryn Foxfield è sicuramente lo stesso. Anche “Le Brave Ragazze Muoiono Prima” sarà uno young adult, rivolto principalmente a una fascia di lettori compresa fra i 15 e i 18 anni…


“Le Brave Ragazze Muoiono Prima”: la trama

Qualcuno sta ricattando Ava.

Una persona che conosce i suoi segreti più oscuri, e che la costringe a recarsi presso un parco dei divertimenti abbandonato sul molo di Portgrave.

Ma, una volta lì, Ava scopre di essere soltanto la prima di dieci adolescenti, riuniti lì dallo stesso ricattatore misterioso e determinati a proteggere i propri segreti a qualsiasi costo.

Quando una nebbia inspiegabile inizia a ingoiare il molo, il gruppo si scopre tagliato fuori dal resto della città, nell’impossibilità di comunicare con il mondo reale. Così, mentre i ragazzi iniziano a rivoltarsi l’uno contro l’altro, Ava dovrà guardare in faccia la verità che l’ha portata in quel luogo e decidere fino a che punto è disposta a spingersi, pur di riuscire a sopravvivere.



Horror Bites

“Le Brave Ragazze Muoiono Prima” ha debuttato in lingua inglese nel 2020.

Si tratta dell’opera d’esordio dell’autrice britannica Kathryn Foxfield, appassionata fan di Agatha Christie e del Doctor Who.

Benché la Newton Compton insista a consigliare il suo nuovo acquisto a tutti i fan del mistery, una parte della trama sembrerebbe alludere a un twist sovrannaturale che, se confermato, potrebbe facilmente rappresentare la delizia di alcuni lettori, e una fonte di totale frustrazione per altri.

Dopotutto, la stessa Foxfield ha ripetutamente confermato di essere una sostenitrice sfegatata della saga letteraria horror “Point Horror”: una collana YA sulla falsariga di “Piccoli Brividi”, particolarmente amata dalle giovani lettrici degli anni Novanta.

Una nebbia misteriosa che avvolge un decrepito luna park, costringendo un gruppo di teenagers a confrontarsi con le proprie peggiori paure?

Mmm…

Non so cosa ne pensi tu, ma, secondo me, le premesse di questo libro gridano «R. L. Stine!» da un paio di miglia di distanza! ;D


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“Strega”: la recensione del libro YA di Finbar Hawkins


strega recensione - finbar hawkins - einaudi

La mia recensione di “Strega”, lo struggente libro fantasy per ragazzi di Finbar Hawkins, stavolta assolverà anche al compito di segnalazione.

La notizia è questa: Einaudi porterà il romanzo nelle librerie di tutta Italia a partire dal 26 aprile 2023, con traduzione di Laura Pelaschiar. Il mio articolo si basa, ovviamente, sull’edizione originale del testo in lingua inglese.

“Strega” è un’opera dal taglio estremamente singolare, stilisticamente ineccepibile e (quasi) completamente priva di elementi romance.

Che, in traduzione simultanea, significa anche: “non mi aspetto che l’edizione italiana del libro di Hawkins riceva una grande attenzione promozionale, o che finisca sulle pagine dei più famosi book influencers.”

Dovresti privarti della possibilità di leggere un buon romanzo, a causa di questa scarsa attenzione?

Mmm…

Vediamo se riesco a convincerti del contrario! ;D


La trama

Diciassettesimo secolo. Dopo aver assistito al brutale omicidio della madre, assassinata da un gruppo di sedicenti cacciatori di streghe, Evey giura che farà di tutto per vendicarla e rintracciare i colpevoli.

Dopotutto, lei stessa è scampata al massacro per un soffio. Minacciata, braccata, costretta ad abbandonare tutto ciò che conosceva, portando con sé solo la pietra divinatoria di sua madre, una reliquia che non ha mai avuto nemmeno il permesso di usare.

Evey non riesce ad accettare ciò che è accaduto. La furia che le arde nelle vene minaccia di consumarla. Ma la ragazza ha promesso che terrà sua sorella minore, Dill, al sicuro, e che non permetterà alla storia di ripetersi.

In qualche modo, i due voti di Evey fanno fatica a coesistere.

Perché la sua sete di sangue e giustizia sta per raggiungere un picco mai visto prima e il suo obiettivo, ambizioso e difficile, la porterà a mettere a dura prova i suoi legami di sorellanza e il flusso della magia che scorre nella sua famiglia da generazioni.



“Strega”: la recensione

È difficile inquadrare “Strega” in un genere letterario particolare. La componente fantastica esiste ed è molto specifica – un sentito omaggio alla tradizione celtico-pagana –, ma la cornice storica degli eventi è altrettanto tangibile e marcata.

Al tempo stesso, l’ambientazione “estrema” della storia e il ruolo dirompente della natura, combinati a quel caratteristico sapore di storia di frontiera, sembrano gridare la parola “western” con un’energia sorprendente.

In questo caso, però, la frontiera riguarda più le zone scure dell’animo umana che la geografia, assumendo una valenza più simbolica che spaziale.

Il divario è quello che separa i privilegiati che detengono il potere da chi si è visto sottrarre ogni forma di agenzia; la distanza fra chi crede di possedere il mondo e chi sa – al di là di ogni dubbio – che siamo noi ad appartenere alla terra, e non il contrario.

È proprio in questa sorta di spazio “liminale”, quasi onirico, che ha inizio la disperata ricerca di giustizia da parte di una ragazzina sola, ferita e arrabbiata.

Evey si muove sullo sfondo di questa arena violenta e abbagliante come un dardo infuocato; una nube purpurea, una sferzata di vento incandescente. Un’emissaria della natura, pronta a ricordare a tutti che la propria impotenza, quel velo di apparente sottomissione, è, per l’appunto, soltanto questo: un’illusione.

Non un dato di fatto universalmente valido.

Perché che cos’è una strega, in realtà, se non una donna che ha scelto di ribellarsi alle infami costrizioni del suo tempo? E che poi è stata chiamata a risponderne, al cospetto di una folla cieca e sbraitante…

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“Nessun Piano B”: la prossima uscita (2023) di Lee Child arriva in libreria il 18 aprile


nessun piano b - prossime uscite 2023 lee child - longanesi

Il romanzo “Nessun Piano B” riporterà l’eroe Jack Reacher fra le braccia dei suoi lettori italiani. La prossima uscita (2023) di Lee Child e Andrew Child (fratello minore dell’amato scrittore americano) sarà la ventisettesima ufficiale della serie.

Anche se fonti affidabili mi confermano che non è necessario leggere TUTTI i libri su Jack in ordine di pubblicazione, per riuscire a gustarsi una delle sue avventure…


“Nessun Piano B”: la trama

Gerrardsville, Colorado. Un tragico evento. Due testimoni. Due racconti discordanti.

Un testimone vede una donna che decide di buttarsi sotto le ruote di un autobus. Chiaramente, un caso di suicidio.

L’altro testimone è Jack Reacher. E solo lui vede quello che è successo davvero: un uomo con un cappuccio grigio, rapido e silenzioso come un’ombra, intento a spingere la sua vittima incontro alla morte, prima di afferrare la sua borsa e correre via.

Reacher segue l’assassino, senza sapere che non si tratta di un ordinario e casuale atto di violenza. L’omicidio, in realtà, fa parte di qualcosa di molto più sinistro… una cospirazione segreta, ordita da gente molto potente e incapsulata in un intreccio elaborato che non concede margine di errore.

Se anche un solo passo venisse compromesso, la minaccia in questione andrebbe rimossa rapidamente e senz’ombra di esitazione. Nel modo più permanente possibile.

Perché quando quella minaccia si chiama Reacher, la verità è che non esiste nessun piano B…



Jack Reacher: l’inizio della leggenda

Il personaggio di Reacher apparve per la prima volta all’interno del romanzo “Zona Pericolosa” di Lee Child. Il libro debuttò negli USA nel 1997, per arrivare in Italia tre anni più tardi.

In questo romanzo, Jack è un soldato in congedo americano che, una bella mattina, si ritrova a scendere da un autobus nel bel mezzo del nulla e a camminare per 14 miglia lungo una desolata strada di campagna.

Nel momento stesso in cui raggiunge la città di Margrave, Reacher viene gettato in cella. Dal momento che si tratta dell’unico straniero in città, le autorità cittadine pensano bene di attribuirgli un caso di omicidio locale.

Chiaramente, il killer non è lui. Ma, per scagionarsi, l’uomo dovrà lottare per scovare la verità.

Alla fine degli anni Novanta, lo straordinario successo del romanzo di Child (e di quelli successivi) portò alla creazione di una delle saghe letterarie action più longeve e fortunate della storia dell’editoria.


Tutti i libri di Jack Reacher, in ordine di pubblicazione

  1. Zona Pericolosa
  2. Destinazione Inferno
  3. Trappola Mortale
  4. Via di Fuga
  5. Colpo Secco
  6. A Prova di Killer
  7. La Vittima Designata
  8. Il Nemico
  9. La Prova Decisiva
  10. Un Passo di Troppo
  11. Vendetta a Freddo
  12. Niente da Perdere
  13. I Dodici Segni
  14. L’Ora Decisiva
  15. Una Ragione per Morire
  16. La Verità Non Basta
  17. Il Ricercato
  18. Punto di Non Ritorno
  19. Personal
  20. Prova a Fermarmi
  21. Non Sfidarmi
  22. Il Mio Nome è Jack Reacher
  23. Inarrestabile
  24. Il Passato Non Muore
  25. Sempre Io, Jack Reacher
  26. Meglio Morto
  27. Nessun Piano B
  28. The Secret (in arrivo prossimamente)

Quasi tutti i libri della serie sono disponibili anche in formato audiolibro, tramite il servizio Audible.


“The Secret”: la prossima uscita (2023) di Lee Child negli USA

A ottobre 2023, debutterà in inglese “The Secret”, la ventottesima uscita della saga.

La storia sarà ambientata nel 1992. Tutto inizierà nel momento in cui otto rispettabili personalità verranno trovate morte, i loro corpi sparpagliati in tutti gli Stati Uniti. Queste morti sembreranno incidenti, e le autorità non riusciranno a collegarle fino a quando uno dei morti – la vittima di una fatale caduta da una finestra d’ospedale – non finirà per generare un carico di attenzione inaspettata.

Quest’interesse arriverà sotto forma di un’attenzione speciale da parte del segretario della difesa, che si attiverà per formare una task force investigativa d’emergenza.

Il rappresentante dell’esercito designato?

Ma Jack Reacher, ovviamente…

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“L’Erede Rapito”: recensione, data di uscita italiana e cover del libro di Holly Black


l'erede rapito recensione - holly black - uscita italiana

La mia recensione de “L’Erede Rapito” si basa sull’edizione originale americana del libro di Holly Black.

La traduzione italiana di “The Stolen Heir”, invece, uscirà il 9 maggio 2023 per Mondadori, e sarà a cura di Francesca Novajra.

Come ricorderai, in un precedente articolo del blog, abbiamo già parlato diffusamente di questo avventuroso e romantico romanzo spin-off della trilogia de “Il Principe Crudele”. Tuttavia, dal momento che sono finalmente disponibili nuove informazioni circa l’uscita italiana de “L’Erede Rapito” (data, copertina, titolo ecc), ho pensato valesse la pena tornare sull’argomento.

Sei pronto? ;D

Allora, per prima cosa, diamo un’occhiata da vicino alla sinossi e ai nuovi personaggi creati da Holly Black…


La trama

La protagonista de “L’Erede Rapito” si chiama Ren, l’ex “regina-bambina” della Corte dei Denti.

Sono passati otto anni dalla fine degli avvenimenti narrati ne “Il Re Malvagio“. Da allora, Jude e Cardan hanno regnato su Elfhame in nome del loro successore ufficiale, il Principe Oak. All’epoca della Battaglia del Serpente, infatti, il legittimo erede al trono era poco più di un poppante, del tutto impreparato all’arte del governo.

Per tutto questo tempo, Ren – la figlia di due alti traditori – ha continuato a vivere in perfetta clandestinità, nella speranza che, a poco a poco, perfino il ricordo del suo nome finisca con l’essere spazzato via dalla memoria dei suoi nemici. E quale rifugio migliore del mondo degli umani, con i suoi boschi isolati, le sue città caotiche e perennemente avvelenate dal sentore dal ferro?

In realtà, la vita di Ren è un inferno, a malapena sopportabile. Oltre a subire i tormenti dell’isolamento, infatti, la ragazza è perseguitata dai fantasmi di un’infanzia trascorsa all’insegna di traumi e crudeltà infinite.

Tuttavia, proprio quando comincia a pensare di essersi definitivamente liberata dalla nefasta influenza dei genitori naturali, Ren viene a sapere che sua madre, Lady Nore, ha escogitato un piano per reclamare la sua vecchia Cittadella. Da lì, la tiranna intende lanciare un nuovo attacco contro la corte di Elfhame

Uno che, se le preoccupazioni del Principe Oak si rivelassero fondate, potrebbe tranquillamente trasformarsi in una condanna definitiva per il Popolo dell’Aria.

Ren è l’unica persona al mondo in grado di esercitare – letteralmente – il potere necessario a fermare Lady Nore. Per questo, Oak ha bisogno di lei. Il principe, infatti, ha intenzione di imbarcarsi in una pericolosa missione per la salvezza del regno.

Se Ren accetterà di aiutarlo, Elfhame potrebbe ancora avere una speranza.

Ma il piccolo Oak di un tempo è cresciuto, trasformandosi in un ragazzo affascinante, arrogante, ambiguo e manipolatorio. Riuscirà Ren a resistere al suo fascino, schermando il proprio cuore dalla minaccia rappresentata dalla crescente attrazione che prova nei confronti dei Principe?

E cosa accadrà, nel momento in cui sarà costretta a confrontarsi con sua madre e con gli inenarrabili orrori nascosti nel suo passato?



“L’Erede Rapito”: la recensione

A patto di non aspettarsi l’impossibile (tipo: Holly Black che decide di prendersi una vacanza dal solito copione…), la nuova duologia ambientata a Elfhame si apre in maniera decisamente soddisfacente.

Non so fino a che punto l’esigenza di raccontare una nuova storia sia dovuta scendere a patti con quella di regalare ai lettori un’altra avventura in un mondo tanto amato e famigliare. Resta il fatto che la nuova eroina della Black è riuscita a convincermi al 100% e che, a lettura ultimata, posso dichiararmi ufficialmente pronta a macerarmi nella curiosità di scoprire cosa le accadrà nel finale del prossimo volume.

Il ritmo della narrazione, martellante e adrenalinico, riuscirà a conquistare i fan del genere senza troppi problemi. La trama, per quanto semplice e lineare, si ritaglia un posto all’interno del classico modello della “quest” da libro fantasy per ragazzi: provvedono i numerosi travagli interiori dei personaggi, e le belle tematiche affrontate (traumi infantili, relazioni abusive, eredità famigliari indesiderate ecc.) a infondere un pizzico di profondità in più a un intreccio che si basa, essenzialmente, sui concetti di “amori proibiti, magia perversa e azione rutilante”.

Altra nota a favore de “L’Erede Rapito”, il fatto che l’estrema scorrevolezza del testo, per una volta, sia stata integrata da una serie di descrizioni che, per quanto fluide e dinamiche, aiutano il lettore a visualizzare le creature e i magici scenari dell’ambientazione in maniera vivida e convincente….

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“Survive the Night: Sopravvivi alla Notte”: la recensione del libro thriller di Riley Sager


survive the night - recensione - riley sager

Magari è ingiusto iniziare la recensione di “Survive the Night” tracciando un paragone con altri libri di Riley Sager

Eppure, la verità è che, da brava fan dell’autore di “Final Girls” e “A Casa Prima di Sera”, non sono sicurissima di riuscire a resistere alla tentazione.

“Survive the Night” è un thriller leggero e frizzantino, tutt’altro che memorabile.

Abbastanza adrenalinico e scorrevole da non farti provare mai, neanche per un istante, la tentazione di accantonarlo in favore di un’altra lettura. Ma anche popolato da alcuni dei personaggi più idioti di cui io abbia mai letto in vita mia (protagonista inclusa), e infarcito di una sfilza di colpi di scena che potremmo descrivere come “incredibili” soltanto nel senso più letterale del termine.

Una serie di trovate annacquate, insomma, per lo più prese in prestito dal mondo del cinema d’azione. A rivitalizzarle provvedono una narrazione incalzante e un ritmo che non conosce il significato della parola “tregua”…


La trama

Anni Novanta. Charlie Jordan ha appena accettato un passaggio da un serial killer. Forse.

Dietro il volante c’è Josh Baxter, uno sconosciuto che Charlie ha incontrato al college, di fronte a una di quelle bacheche che gli studenti usano per offrire o richiedere passaggi in cambio di un contributo per la benzina.

Charlie non credeva che sarebbe riuscita a trovare uno studente disposto a lasciare il college nel bel mezzo del semestre. E, in effetti, Josh sembra un po’ più vecchio del tuo tipico studente universitario. Eppure, Charlie non ha scelta: deve lasciare il campus, tornare a casa da sua nonna, il più in fretta possibile.

Due mesi prima, la sua migliore amica/compagna di stanza è stata assassinata da un serial killer che ha l’abitudine di strappare un dente dalla bocca sanguinante delle sue vittime. Un gramo souvenir. Da allora, Charlie non riesce a sopportare l’idea di continuare a vivere e studiare nello stesso posto in cui Maddie è andata incontro alla sua rovina.

Lungo la strada, Charlie e Josh cominciano a scambiarsi una serie di aneddoti, stabilendo un certo grado di confidenza. Josh sembra un tipo alla mano, affascinante, amichevole, sinceramente interessato ai problemi di Charlie. Tant’è che la ragazza si sorprende, a poco a poco, a desiderare di potersi confidare con lui.

Fino a quando una serie di allarmanti discrepanze e contraddizioni nella storia del suo giovane autista non iniziano ad allarmarla.

Perché se Josh non è chi dice di essere… chi diavolo è, in realtà? Possibile che sia LUI… l’assassino di Maddie, l’infame “serial killer del campus”?

Se fosse così, Charlie potrebbe trasformarsi presto nella sua prossima vittima.

Inizia così un feroce gioco del gatto e del topo. Per vincere, Charlie dovrà riuscire a fare una cosa sola: sopravvivere alla notte.



“Survive the Night”: la recensione

Il mondo del cinema ha sempre influenzato profondamente le trame dei romanzi di Riley Sager.

Sto pensando all’eccentrico “Chiuditi Dentro”, che deve probabilmente la sua stessa esistenza al film di Roman Polanski “Rosemary’s Baby”. Ma anche al legame a doppio filo che sembra esistere fra “The House Across the Lake” e “La Donna alla Finestra”, pellicola di Joe Wright tratta dall’omonimo romanzo di A. J. Finn.

In “Survive the Night”, il peso di quella che potremmo descrivere come una sorta di “componente hollywoodiana” riesce addirittura a superare ogni previsione.

Un po’ perché Charlie, l’eroina della storia, è un’appassionata di cinema che soffre di pesanti allucinazioni. La sua peculiare condizione psicologica la induce, infatti, a trasformare ogni episodio cardine della sua vita in uno scoppiettante colossal ad ampio budget, minando costantemente la sua sicurezza e il suo livello di attendibilità.

E un po’ perché, in questo intreccio, Sager, come nella (peggior) tradizione cinematografica americana, riesce a fare uno sfacciato uso di qualsiasi twist narrativo possibile e immaginabile. Uccidendo allegramente qualsiasi teoria alla base del concetto di sospensione dell’incredulità, e sbeffeggiando apertamente qualsiasi pretesa di credibilità da parte del lettore…


Tu chiamala, se vuoi, “metafiction”…

A patto di non stare lì a interrogarsi sui suoi millemila buchi di trama, o sulle assurde motivazioni che spingono eroi e villain a comportarsi sempre nel modo più becero e decerebrato possibile, “Survive the night” è un libro che vanta il grande merito di non prendersi mai troppo sul serio.

Regala svariate ore di puro intrattenimento, offrendo divertimento e complicità in cambio di 370 pagine pronte a scorrere via come acqua.

Inoltre, l’amore di Sager per il cinema classico in bianco e nero, per i film di Hitchcock e per i vecchi survival horror degli anni Ottanta/Novanta riesce a tingere ogni pagina di una gradevole sfumatura nostalgica. La stessa composizione delle parti e dei capitoli segue il modello di una tipica sceneggiatura, cogliendo peraltro ogni occasione per omaggiare certi b-movie cari a qualsiasi nerd cinematografico che si rispetti.

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“Wastelanders”: Audible Original annuncia la serie Marvel in italiano


westlanders marvel - audible original - italiano

A giugno 2023, la serie audio “Marvel: Wastelanders” diventerà un’esclusiva Audible.

Lo show vocale sarà composto da sei stagioni, per un totale di 60 episodi.

La prima stagione, interamente dedicata al personaggio di Star Lord, entrerà a far parte del catalogo italiano di Audible a partire dal 28 giugno 2023.

La trama verterà intorno alla battaglia fra il gruppo di supercriminali che ha sterminato i difensori del pianeta, scatenando l’Apocalisse, e l’improbabile squadra di supereroi superstiti che ha giurato di fermarli.

Il cast vocale italiano comprenderà Neri Marcorè (Peter Quill/Starlord), Corrado Guzzanti (Rocket Racoon) e Mattea Serpelloni. Se vuoi, puoi dare già un’occhiata al breve trailer della serie.


“Marvel Wastelanders”: la trama

Il podcast si svolge in una variante dell’universo di Old Man Logan. In questa linea temporale, alcuni supervillain – guidati dal Doctor Doom, da Teschio Rosso e dal Barone Zemo – sono riusciti a uccidere quasi tutti gli eroi e a stabilire un nuovo ordine mondiale.

Fra i pochi superstiti, spiccano Wolverine, Occhio di Falco e Black Widow.

Starlord, dal canto suo, fa ritorno sulla Terra in compagnia di Rocket dopo una lunghiiiiissima assenza. I due, in missione per conto del Collezionista, resteranno sconvolti al cospetto della stupefacente ondata di violenza e devastazione che ha colpito il pianeta.

Invecchiato, panciuto, infinitamente più acido di quanto non fosse ai tempi delle sue scorribande assieme ai Guardiani della Galassia, Starlord innescherà una serie di avvenimenti che lo porteranno a incrociare il sentiero di Emma Frost, l’eterna telepate degli X-Men, il fuorilegge Ghost Rider e il temibile Kraken il Cacciatore.


Una banda di vecchi… alleati

Al momento, Audible Italia non ha ancora diffuso le identità degli attori/doppiatori che presteranno la voce a personaggi come Natasha Romanoff o Logan in “Wastelanders”. Ma, negli USA, l’immensa Susan Sarandon si è calata nei panni di Black Widow, versione mezza età, mentre Stephen-Man-in-the-Dark-Lang ha indossato quelli di Occhio di Falco. Il Robert Patrick di “X-Files” ha doppiato Wolverine.

Senza fare spoiler, posso confermarti che altri noti supereroi dell’universo Marvel troveranno il modo di fare una comparsata in “Wastelanders”.

Si tratterà, comunque, di una versione matura, diversa e alternativa di tanti volti conosciuti. Come accennavo poco fa, infatti, gli avvenimenti narrati nel podcast non troveranno posto all’interno della continuity ufficiale.

Come immaginerai, il mondo distopico che ha preso piede dopo la sconfitta degli Avengers è un luogo molto più disastrato e pericoloso di quello in cui vivono i nostri “soliti” personaggi di Terra-616.

Ma le recensioni dei fan internazionali sembrano pronte a rassicurarci: a quanto pare, anche in “Wastelanders”, i dialoghi esilaranti e il ritmo serrato degli episodi permeteranno ai sostenitori dell’universo Marvel di ottenere una deliziosa fonte di intrattenimento assicurato!


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“Divine Rivals”: il libro fantasy di Rebecca Ross arriva in Italia


divine rivals - rebecca ross - italia

Divine Rivals” di Rebecca Ross arriverà in Italia a fine 2023: parola di Fazi/Lainya!

Questo attesissimo libro fantasy, firmato dall’autrice de “La Regina del Nord” e “Sorelle di Spada e Incanto”, inaugurerà una nuova duologia romantica chiamata “Letters of Enchantment”.

La campagna promozionale lo descrive come una sorta di punto di incontro fra “Tenebre e Ossa” e “Lore”, con l’avvincente trope dell’enemies-to-lovers a tenere insieme il tutto.

Sarà una dichiarazione attendibile? Dal momento che ho giurato a me stessa di leggere “Divine Rivals” entro la fine della primavera, conto di aiutarvi a fornire una risposta a questo quesito il prima possibile! ;D


“Divine Rivals”: la trama

Dopo aver passato secoli immersi nel sonno più profondo, gli dei hanno ricominciato a farsi la guerra.

Ma la diciottenne Iris Winnow ha un solo obiettivo: tenere insieme la sua famiglia. Sua madre, infatti, soffre di una grave dipendenza, mentre suo fratello è appena scomparso dalla linea del fronte.

La sua migliore possibilità? Riuscire a ottenere una promozione da colonnista presso la Oath Gazette.

Per combattere le sue preoccupazioni, Iris scrive a suo fratello una serie di lettere e le lascia scivolare sotto la porta del suo guardaroba. Le missive svaniscono – nelle mani di Roman Kitt, il suo freddo e affascinante rivale del giornale.

Quando Roman inizia a rispondere alle lettere di Iris, in forma anonima, i due cominciano a forgiare una connessione che seguirà Iris lungo tutta la strada che porta al fronte di battaglia: verso suo fratello, il fato dell’umanità, e l’amore che, forse, è ancora possibile trovare.



La giornalista, il rivale e… l’armadio

L’ambientazione di “Divine Rivals” deve avere un sapore estremamente particolare: l’epoca di riferimento, infatti, sembra essere l’inizio del ventesimo secolo. Nel pieno del conflitto bellico, quindi, ma con uno squadrone di divinità ostili pronte a interferire nelle battaglie degli uomini.

Probabilmente è proprio questo l’elemento della storia che mi intriga di più. In aggiunta, ovviamente, alla componente “epistolare”, di cui sono una fan sfegatata sin dai tempi dello struggente “Così Si Perde la Guerra del Tempo” di Max Gladstone e Amal El-Mohtar.

Rebecca Ross afferma di aver cominciato a lavorare sul progetto “Letters of Enchantment” alla fine del 2020, dopo aver sofferto di blocco dello scrittore per quasi un anno.

Il suo desiderio di scrivere storie stava cominciando a venir meno, e le parole per raccontarle a disertarla, quando ecco entrare nella sua vita Iris e Roman: i due giornalisti rivali che, legati da una strana connessione magica, si trovano costretti a fronteggiare un conflitto fra divinità rivali di catastrofiche proporzioni.

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“A Day of Fallen Night”: la recensione del sontuoso libro fantasy di Samantha Shannon


a day of fallen night - recensione - samantha shannon

Ed è finalmente giunto il momento di dedicare un po’ di spazio alla recensione di “A Day of Fallen Night”, aka “Un Giorno di Notte Cadente“, il nuovo romanzone fantasy di Samantha Shannon!

Il prequel de “Il Priorato dell’Albero delle Arance” è sempre stato uno degli epic fantasy più attesi del 2023. E a buon ragione, direi!

Si tratta senz’altro di una delle uscite imprescindibili di quest’anno; un libro destinato a far parlare di sé per parecchio tempo a venire.

Un lunghissimo, struggente “slow burn”, che non ha paura di confrontarsi con le più scottanti tematiche d’attualità.

Senza tralasciare di evocare i demoni della pandemia, in tutta la loro gloriosa e distruttiva magnificenza…


La trama

500 anni prima dell’inizio degli avvenimenti narrati ne “Il Priorato dell’Albero delle Arance”, il mondo ideato da Samantha Shannon è un concentrato di nazioni e culture isolate.

A Inys, la patria del Santo (o del grande Bugiardo, a seconda delle interpretazioni…), Sabran l’Ambiziosa regna al fianco del nuovo Re di Hroth, un territorio barbarico che ha da poco deciso di piegarsi alla religione monoteista degli occidentali. Insieme, i due monarchi cercano di preparare la figlia Glorian per l’ascesa al trono che le spetta di diritto.

Ma, a Inys, il primo e più importante dovere di una regina è sempre stato quello di generare e partorire un’erede. Vale a dire, la figlia destinata a trasformarsi nell’ennesimo anello della “catena” di protezione che, stando alle leggende, dovrebbe impedire all’antica creatura conosciuta come il “Senza Nome” di tornare a mietere distruzione.

Glorian trascorre i suoi giorni nello sgomento assoluto. Se il suo utero – il suo stesso corpo – appartengono al regno, cosa rimane di lei, in realtà? Se la sua vita non è abbastanza – se, al contrario, riesce ad assumere un valore soltanto in virtù del potenziale nascosto nel suo grembo – come potrà mai sperare di offrire alla sua terra la protezione e la guida di cui Inys ha così disperatamente bisogno?

Nella valle di Lasia, intanto, Tunava, influente sorella del Priorato dell’Albero delle Arance e custode della tomba in cui riposa Cleolind, si sforza di ricordare alle altre guerriere il compito sacro affidato loro dalla Madre in persona: imparare a usare i propri poteri e addestrarsi per combattere i “vermi”, i draghi giganti che, un giorno, torneranno a mettere a ferro e fuoco il mondo intero.

Ma le sorelle più giovani hanno smesso da tempo di credere in questa versione. Secondo loro, il Male antico non farà più ritorno. Alcune ragazze sospettano, anzi, che tutti i racconti relativi al Senza Nome e alle imprese di Cleolind facciano soltanto parte di un mito…

A est, sull’isola di Seiki, una sacerdotessa di montagna di nome Dumai scopre di essere destinata a cose molto più grandi del semplice eremitaggio. Quando l’Imperatore chiede il suo aiuto, la giovane non può fare a meno di rispondere al suo appello… Per difendere il Trono d’Arcobaleno delle mire di un clan di nobili rivali, e cercare di ristabilire il contatto spirituale con gli dei addormentati della sua terra.

A Hroth, il giovane soldato Wulf combatte per difendersi dai pregiudizi di alcuni commilitoni. A causa del suo passato misterioso, infatti, i membri più bigotti della sua squadra lo squadrano con sospetto, e lo accusano addirittura di essere il figlio segreto dell’infame “Strega di Inysca”, la terrificante creatura pagana che dimora fra boschi millenari…

Al risveglio delle viverne, il destino di tutti questi personaggi si intreccerà nei modi più imprevedibili, generando un complesso e avvincente racconto corale di sopravvivenza, coraggio, orrore, intrighi e magia.



 “A Day of Fallen Night”: la recensione

Ricordi quando abbiamo riportato alcune dichiarazioni di Samantha Shannon in merito all’ imminente uscita di “A Day of Fallen Night”?

Secondo l’autrice, questo prequel sarebbe stato un libro più lungo e politicamente complesso rispetto a “Il Priorato”. Dotato di un cast più ampio, e fornito di un maggior numero di scenari.

Bè…

Posso confermarti che la Shannon diceva la pura e sacrosanta verità!

Sia messo agli atti: “A Day of Fallen Night” è un libro infinitamente più denso, intricato e dettagliato del suo predecessore.

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