“Voyage of the Damned”: il fantasy à la Agatha Christie, secondo Frances White


voyage of the damned - frnces white

“Voyage of the Damned” di Frances White arriverà nelle librerie USA e UK il 18 gennaio 2024. Si tratta di un’opera d’esordio, un singolare e accattivante “ibrido” fra un romanzo fantasy e un classico giallo alla Agatha Christie.

Non si può assolutamente dire che ci siano tantissimi murder mistery ambientati in un contesto fantastico in circolazione là fuori, per cui devo ammettere che la sinossi di “Voyage of the Damned” mi ha subito colpito.

Peraltro, leggendo un’intervista all’autrice (pubblicata sul sito “Track of Words”) ho scoperto una curiosità sul processo di costruzione del romanzo che mi ha piuttosto intrigato… Per scoprire quale, continua a leggere l’articolo! ;D


“Voyage of the Damned”: la trama

Per mille anni, Concordia è riuscita a mantenere la pace fra le sue province. Per celebrare questo importante traguardo, la nave dell’imperatore si imbarca in un viaggio lungo dodici giorni, diretto verso le sacre Montagne della dea.

A bordo si trovano i dodici eredi delle province di Concordia. Ciascuno di loro ha ricevuto la grazia di un’abilità magica, chiamata benedizione; un dono ugualmente unico e segreto.

Tutti, cioè, a eccezione di Ganymedes Piscero – rinomato clown di classe, noto pelandrone e delusione a trecentosessanta gradi.

Poi, uno degli eredi più amati finisce assassinato e, da quel momento, chiunque sulla nave diventa un sospettato. Bloccati in mare e circondati da gente potente: le speranze di sopravvivenza non sembrano più tanto alte.

E così, mentre i corpi iniziano a formare una pila, Ganymedes è costretto a diventare l’eroe che non era assolutamente nato per essere. Riuscirà a smascherare l’assassino e la sua benedizione segreta, prima che questa crociera sanguinosa approdi sulle coste di Concordia?

Oppure l’impero, così come lui l’ha sempre conosciuto, stavolta è destinato a cadere davvero?


Un protagonista “larger than life”

Frances White descrive il personaggio di Ganymedes – Dee, per gli amici – come dotato di un senso dell’umorismo molto asciutto e sarcastico. Dalle sue parole, traspare un grande amore nei confronti del suo protagonista e dei suoi numerosi segreti.

Il fatto curioso è che, nella prima versione di “Voyage of the Dead” pensata dalla White, il vero eroe del romanzo avrebbe dovuto essere tutt’altra persona! Dee, infatti, era nato per essere un semplice sidekick, la spalla di un altro detective.

«Non è inusuale trovare un assistente divertente e dalla battuta pronta al fianco di un tipico investigatore più serio e incline a riflessioni profonde. Ma io ho scoperto che questo (primo) tizio,  in realtà, è assai più interessante (del secondo), e completamente irresistibile. Praticamente, Dee è riuscito a conquistarmi e nel secondo stesso in cui l’ho messo al centro della scena, tutto il resto della storia è caduto a posto intorno a lui

Frances White

Un’intuizione che si è rivelata vincente, considerando tutto il chiacchiericcio e l’hype che hanno avuto modo di scatenarsi intorno alla sua opera di debutto. Un enigma della “stanza blindata” ambientato in mare e, ribadiamolo ancora una volta, ispirato ai più grandi classici della regina del giallo britannico: “I Dieci Piccoli Indiani”, “Assassinio sull’Orient-Epress” e “Assassinio sul Nilo”.


“Voyage of the Damned”: quando esce in italiano il libro di Frances White?

Al momento, non sappiamo ancora se e quando “Voyage of the Damned” sarà disponibile anche in traduzione italiana.

Come sempre, aggiornerò l’articolo non appena ci saranno novità.

Per ora, ti ricordo che puoi acquistare su Amazon la tua copia cartacea o digitale di “Voyage of the Dead” in lingua originale inglese.


E tu? Cosa ne pensi della cover e della trama di “Voyage of the Damned”?

Ti piacerebbe leggere il fantasy giallo di Frances White? 🙂


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“Pride and Prejudice and Pittsburgh”: la recensione del Regency romance di Rachael Lippincott


Pride and Prejudice and Pittsburgh recensione - rachael lippincott

Eccoci giunti alla recensione diPride and Prejudice and Pittsburgh”, romance saffico di Rachael Lippincott.

Un libro YA, ambientato in parte nell’Inghilterra della Reggenza, in parte negli USA dei giorni nostri, che ti farà sciogliere come zucchero. E desiderare disperatamente di poter viaggiare indietro (o avanti) nel tempo insieme alle sue protagoniste!


La trama

Audrey Cameron ha perso la sua scintilla. Dopo essere stata piantata in asso dal suo primo amore ed essere finita sulla lista d’attesa della scuola d’arte dei suoi sogni – il tutto, nel giro di una settimana – la povera ragazza non ha nessun intenzione di mettersi di nuovo in gioco. Da nessun punto di vista.

Un giorno, il signor Montgomery, noto brontolone locale ,entra nel negozio di quartiere gestito dalla sua famiglia, annunciando di poterla aiutare. Audrey non sa cosa aspettarsi. Di sicuro, non la possibilità di essere trasportata indietro nel tempo, per diventare l’eroina di un romanzo d’amore Regency!

Lucy Sinclair, dal canto suo, non potrebbe restare più sbalordita dal ritrovamento di una strana ragazza americana nel campo fuori dalla sua magione di famiglia. Una giovane vestita in modo assai singolare, peraltro, e dotata di maniere alquanto allarmanti.

Tuttavia, deve ammetterlo: l’incontro potrebbe trasformarsi esattamente nel tipo di distrazione di cui aveva bisogno… Soprattutto perché suo padre, un avido arrivista, ha intenzione di costringerla a sposare un uomo odioso e supponente, nei confronti del quale Lucy non prova il minimo interesse.

Non che Lucy si sia più stata interessata a nessuno, dopo la morte di sua madre. Sembra quasi che la donna abbia portato via con sé nella tomba la capacità di Lucy di affezionarsi, vivere e amare.

Mentre le due ragazze uniscono le forze per cercare di scoprire le cause di questo assurdo viaggio nel tempo e trovare un modo per rispedire Audrey a casa, le loro rispettive scintille tornano da loro… nel più imprevedibile dei modi.

Perché mentre entrambe cercano disperatamente di innamorarsi dei loro corteggiatori e di ottenere il lieto fine che tutti si aspettano da loro, Audrey e Lucy scoprono che non è necessario il minimo sforzo per innamorarsi… l’una dell’altra.

Ma può una storia d’amore inaspettata sopravvivere alle più impossibili delle circostanze?


“Pride and Prejudice and Pittsburgh”: la recensione

Il nuovo libro di Rachael Lippincott assomiglia un po’ a una romcom di Natale targata Hallmark Channel, riletta in chiave f/f e con qualche delicato tocco fantastico aggiunto nel mix. Gli ingredienti segreti? Uno stile vivace, una frizzante atmosfera pop e una sana dose di umorismo!

Onestamente, ho fatto un filo di fatica a entrare in sintonia con il personaggio/punto di vista di Audrey. Difficilmente mi è capitato di imbattermi in un’eroina più piagnucolosa di così, e i suoi atteggiamenti sembrano spesso guidati da quel pizzico di fastidiosa ottusità che, a volte, si fa davvero fatica a ignorare.

Lucy mi è piaciuta molto, ma molto di più. In parte, perché ho apprezzato ogni singolo istante della sua lotta per recuperare i vari tasselli perduti della sua identità (anzi, penso che avrei addirittura gradito un ulteriore approfondimento su questo argomento…). Dopotutto, so che cosa significa interpretare un ruolo per tenersi stretta l’approvazione degli altri, e ho trovato davvero lodevole il modo in cui l’autrice è riuscita a trattare il tema.

Ammirabile anche lo sforzo, da parte di Rachael Lippincott, di creare un solido cast di personaggi maschili di supporto. Non dico che il tentativo sia completamente riuscito (non mancano stereotipi e momenti di stasi), ma, in generale, i comprimari riescono a interagire in modo tale da tenere sempre in movimento la famosa “rotellina” del plot, strappando nel frattempo più di un sorriso spensierato al lettore.

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“When the Moon Hatched”: draghi, amore e magia nel nuovo libro romantasy di Sarah A. Parker


when the moond hatched uscita italia - ballata luna infranta

L’imminente uscita di “When the Moon Hatched” di Sarah A. Parker ha attirato l’ attenzione di parecchi lettori in giro per il mondo. E, dopotutto, i fan di Rebecca Yarros e Sarah J. Maas stavano giusto aspettando un altro bel romantasy a tema draghi!

E in effetti il romanzo, che esordirà nelle librerie americane il 13 gennaio 2024, è stato scritto pensando soprattutto a quei lettori che stravedono per il banter vivace, l’azione spericolata e le protagoniste femminili forti, tenaci e dotate di un grande senso dell’ironia. Ma la sinossi promette anche creature misteriose, un sistema magico unico e un amore destinato a bruciare attraverso le epoche…

Tutti ingredienti che contribuiscono a rendere “When the Moon Hatched” una delle uscite più attese in Italia della prossima stagione…


“When the Moon Hatched”: la trama

I Creatori non si aspettavano che i loro amati draghi ascendessero verso il cielo, andando incontro alla loro fine. Che si ripiegassero su se stessi appena oltre il limite della gravità, costellando il cielo con le loro tombe. Creando delle lune.

Di certo, non si aspettavano che i draghi cadessero.

Come stimata Elding Blade del gruppo ribelle Fíur du Ath, il compito di Raeve è sempre stato quello di uccidere. Portare a termine gli ordini assegnati e, soprattutto, non farsi mai acciuffare.

Ma quando la Corona ingaggia un rinomato cacciatore di taglie per catturare un membro degli Ath, il mondo di Raeve finisce sottosopra.

Il sangue si riversa, il cuore si spezza, e Raeve si ritrova alla mercé della Gilda dei Nobili: un gruppo di elementali che intendono trasformare la sua stessa esistenza in una dichiarazione politica. L’unica cosa che potrebbe renderla libera, ormai? La morte.

Schiacciato dal peso del lutto, Kaan Vaegor prende la testa di un re e indossa la sua corona. Adesso, sulla scia di un’instancabile missione che dovrebbe avere l’obiettivo di placare il dolore nel suo petto, la sua caccia per una scheggia di luna lo conduce nelle viscere della nota prigione di Gore, in cui si imbatte in qualcosa in grado di squarciare la sua percezione della realtà.

Un miracolo incatenato, con occhi pieni di rabbia e le mani sporche di sangue.

L’eco del passato canta più forte degli stessi Creatori e perfino Raeve, stavolta, si ritrova incapace di ignorare le verità che la chiamano da un’era più calda, più felice.

Ad ogni modo.

In questa canzone c’è più di quello che sembra, e alcune verità…

Sono troppo velenose per essere inghiottite.


Quando esce “When the Moon Hatched” in Italia?

“When the Moon Hatched” arriverà in Italia il 29 ottobre 2024 per la casa editrice Il Castoro. La traduzione sarà a cura di Elisa Leonzio e Claudia Valentini, mentre il sottotitolo prescelto sarà “La Ballata della Luna Infranta“.

Su Amazon puoi già prenotare/acquistare la tua copia in italiano del romanzo di Sarah A. Parker.

In patria, l’opera ha riscosso un grandissimo successo, imponendosi rapidamente all’attenzione di uno dei più grandi editori a stelle e strisce e diventando un fenomeno virale. Un traguardo che non mi ha sorpreso, soprattutto considerando la popolarità di titoli affini quali “Fourth Wing” o ““Il Serpente e le Ali della Notte” (in arrivo da noi il 30 gennaio 2024).

Ad ogni modo, “When the Moon Hatched” andrà a inaugurare la serie nuova di zecca “Moonfall”. Del secondo romanzo non sappiamo ancora quasi niente, a parte il fatto che è in cantiere ed è già stato confermato. Negli USA, sono già state realizzate diverse edizioni speciali del primo volume, fra cui due molto belle targate Fairyloot e The Locked Library. Inutile specificare che tutte le copie sono state vendute in brevissimo tempo.

Prima di dedicarsi alla serie “Moonfall”, l’autrice australiana Sarah A. Parker aveva firmato anche le saghe romantiche “Spawn of Darkness” e “Crystal Bloom”. Nel 2023, la Harper Collins ha portato in Italia “Fiore di Cristallo: To Bleed a Crystal Bloom“. Suo è anche il romanzo breve “How Now Devil Cow”, del 2019.


E tu?

Cosa ne pensi della trama (e della bellissima cover) di “When the Moon Hatched”?

Ti piacerebbe leggere il libro di Sarah A. Parker? 🙂


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“The Dragons of Deepwood Fen”: la recensione del libro fantasy di Bradley P. Beaulieu


the dragons of deepwood fen recensione - bradley p beaulieu

Nel corso della recensione di “The Dragons of Deepwood Fen”, libro fantasy di Bradley P. Beaulieu, ci imbatteremo in un mucchio di intrighi, tanti draghi, innumerevoli PoV, e… persino qualche simpatico riferimento alla più recente trilogia di “Jurassic Park”!


La trama

Lorelei Aurelius è la più sveglia fra gli Inquisitori di Ancris. Quando una misteriosa soffiata la conduce ad assistere all’incontro clandestino fra alcuni esponenti della Chiesa e gli odiati Red Knives, una banda di ribelli/combattenti per l’indipendenza, la giovane scopre un complotto che minaccia non soltanto la sua patria, ma l’Impero nella sua interezza.

La sua pista la spinge a incrociare la strada di Rylan Holbrooke, un famigerato ladro camuffato da “addomesticatore” di draghi. Rylan, infatti, è giunto ad Ancris proprio per risolvere il mistero in cui si è imbattuta lei. Sapendo che l’incarcerazione di Rylan potrebbe aiutare i Red Knives a ottenere i loro loschi scopi, Lorelei prende una decisione pericolosa: gli offre la libertà.

Mentre l’Impero si lancia all’inseguimento, considerandoli due traditori, la coppia fugge dalla città e si reca nella massiccia foresta conosciuta con il nome di “The Holt”. Qui, però, Lorelei e Rylan scoprono qualcosa di terribile.

I Red Knives stanno preparando la resurrezione di una potente semidivinità, prigioniera in uno dei santuari più sacri di Ancris. E, per qualche insondabile ragione, la Chiesa sembra ansiosa di aiutarli a ottenere il loro obiettivo…


“The Dragons of Deepwood Fen”: la recensione

“The Dragons of Deepwood” è quel genere di romanzo fantasy, corposo e denso di sottotrame, che impiega un po’ a scaldare i motori. I primi cinque, dieci capitoli sono quelli che mettono maggiormente alla prova le capacità d’attenzione del lettore.

La frenetica successione di PoV (punti di vista) sembra la principale responsabile di questa “confusione”: in un mondo letterario nuovo di zecca, Bradley P. Beaulieu introduce semplicemente troppi personaggi, troppo velocemente.

Ciò potrebbe facilmente dimostrarsi un deterrente per il lettore dalle inclinazioni più “casual”. Inutile negare l’ovvio: soprattutto perché almeno la metà di queste voci narranti appartiene ai vari villain della storia, numerosi come mosche e altrettanto determinati a rendere impossibile la vita dei protagonisti.

Il problema principale? Tutti questi loschi figuri iniziano a cospirare e a tessere le loro trame prima ancora che il lettore capisca chi diamine siano gli eroi, o per quale ragione dovremmo curarci di loro.

Superato lo scoglio delle cento pagine, le cose iniziano a farsi interessanti. A poco a poco, infatti, l’intreccio si dipana e l’ambientazione prende ad assumere una forma più intrigante. Il conflitto principale ricorda, alla lontana, quello avvenuto fra l’impero romano e i popoli celtici; mentre, a livello di trama e di respiro, ” The Dragons of Deepwood Fen” fa pensare a una sorta di “A Game of Thrones” epurato della maggior parte delle sue complessità psicologiche.

Con l’aggiunta, in compenso, di parecchie scene d’azione e combattimento. Spiccano, ovviamente, quelle dedicate alle battaglie fra i draghi: sicuramente il “piatto forte” della narrazione, insieme alle originali sfumature noir che arricchiscono l’atmosfera…

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I migliori libri fantasy del 2023


L’espressione “i migliori libri fantasy del 2023” è, ovviamente, del tutto soggettiva. Il perché è sotto gli occhi di tutti.

Tanto per cominciare, non ho neanche remotamente finito di leggere tutte le uscite del 2023 che mi ero ripromessa di divorare (ed ecco perché, a cadenza irregolare, mi premurerò di tenere aggiornato questo articolo). E poi, è che chiaro che, nel processo di selezione che ha portato a questo elenco, i miei gusti personali hanno giocato la parte del leone!

Eppure, se sei curioso di scoprire quali siano state – e perché – le mie letture preferite targate 2023, direi che sei approdato sul blog al momento giusto. E poi, ho idea che, all’interno di questo post, potresti trovare parecchi spunti di lettura interessanti! ;D


I migliori libri fantasy del 2023: “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde” di Heather Fawcett

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Se non mi hai ancora sentito tessere le lodi di questo adorabile cozy fantasy/light academia, bè… cosa posso dirti? Mi sa che non hai bazzicato da queste parti neanche remotamente abbastanza! 😀

Scherzi a parte, “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde” è un libro assolutamente delizioso. La protagonista è un’irresistibile brontolona, un’accademica dotata di una grande vocazione: studiare ogni singola specie fatata sparpagliata ai quattro angoli del globo.

Per riuscirci, Emily Wilde è disposta ad affrontare viaggi pericolosi e sfide incredibili, incontri magici e traversie di ogni tipo. Certo: purché la lista non arrivi a includere attività impossibili quali, che so, socializzare con i propri simili, oppure stringere amicizia con gli eccentrici abitanti dell’ultimo villaggio in cui le sue ricerche l’hanno condotta…

Puoi leggere la mia recensione de “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde” per scoprirne di più. Il libro di Heather Fawcett sarà disponibile anche in italiano, a partire dal 16 gennaio. Lo troverai su Amazon o in qualsiasi altra libreria fisica e online.


“Un Giorno di Notte Cadente” di Samantha Shannon

Scommetto che non ti sorprenderà scoprire che il sontuoso e magniloquente prequel dell’ormai classico “Il Priorato dell’Albero delle Arance” si è guadagnato un posto speciale nel mio elenco dei migliori libri fantasy del 2023.

“Un Giorno di Notte Cadente” è un libro imponente, complesso, ambiziosissimo, che espande la mitologia e gli scenari di un mondo amatissimo dai lettori. Le varie sottotrame e i numerosi PoV si intrecciano a formare un potente racconto corale, approfondendo le tematiche introdotte nel primo libro (politica, sacrificio, condizione femminile, coraggio, amore…) e introducendone di nuove (maternità, libero arbitrio e resistenza).

Con questo prequel, insomma, Samantha Shannon conferma il suo talento e fa salire alle stelle il nostro desiderio di recuperare la sua saga d’esordio, “The Bone Season” (prossimamente disponibile in Italia grazie a Mondadori).

Ti rimando alla mia recensione de “Un Giorno di Notte Cadente” per avere qualche altro dettaglio sull’argomento. Il libro, intanto, è già disponibile su Amazon per l’acquisto.


“Starling House” di Alix Harrow

Alix Harrow non è ancora riuscita a scrivere un libro di cui io non mi sia perdutamente innamorata. Il suo nuovo fantasy gotico conferma un trend inaugurato nel 2019 con “Le Diecimila Porte di January”, proseguito nel 2020 con l’imperdibile “Le Streghe in Eterno” e culminato con le sue (ingiustamente) sottovalutate “Fractured Fables”.

In “Starling House”, una ragazza cresciuta troppo in fretta si imbatte in una casa magica e in un uomo carismatico quanto tormentato: sarà la sua occasione per lasciarsi alle spalle una vita di miseria e squallore… ma anche per affrontare i peggiori demoni del suo passato. Che potrebbero anche, nella miglior tradizione dei libri fantasy alla Leigh Bardugo o Victoria Schwab, essere delle entità assai più letterali di quanto chiunque avesse sospettato…

La mia recensione di “Starling House” ti aspetta, ovviamente, fra le pagine del blog. Su Amazon trovi invece l’edizione cartaceo o digitale del romanzo, per il momento solo in lingua inglese.


“The Adventures of Amina al-Sirafi” di Shannon Chakraborty

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Se vuoi sapere come la penso, di questo splendido libro fantasy storico non si parla neanche remotamente abbastanza. Di tutti i titoli che troverai citati all’interno di questa lista, “The Adventures of Amina al-Sirafi” è probabilmente quello dotato della trama più solida e a prova di bomba, e indubbiamente il più gioioso, avventuroso e immersivo.

La storia è quella di Amina al-Sirafi, ex-pirata di mezza metà e madre di una vivacissima bambina, costretta a tornare in attività a causa della scomparsa della figlia di un suo vecchio compagno di ciurma. La sua ultima impresa si dipanerà fra avventure rocambolesche, jin sornioni, stregoni folli, inquietanti echi lovecraftiani e affascinanti suggestioni provenienti dalla mitologia islamica… Ma sarà davvero l’ultima, poi?

Per scoprirlo, non ti resta che leggere il libro… oppure la mia recensione completa di “The Adventures of Amina al-Sirafi”! Ti ricordo, fra l’altro, che il romanzo di Shannon Chakraborty è disponibile su Amazon; per il momento, esclusivamente in lingua inglese.


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Tutti i libri fantasy in uscita a gennaio 2024


Dare una rapida scorsa ai nuovi libri fantasy in uscita a gennaio 2024, e rendersi conto che sta per iniziare un nuovo anno all’insegna di una pioggia di buone letture.

Voglio dire, se non è questo a cui alludono tutti quando gridano “e felice anno nuovo!“, io davvero non saprei a cos’altro pensare! ;D


“Il Serpente e le Ali della Notte” di Carissa Broadbent

libri fantasy gennaio 2024 - il serpente e le ali della notte

Iniziamo la nostra rassegna di libri fantasy in uscita a gennaio 2024 con un romance scritto da un’autrice molto, molto popolare negli USA.

La trama de “Il Serpente e le Ali della Notte”, primo volume della serie “Le Corone di Nyax”, ruota attorno al personaggio di Oraya, la figlia adottiva del re dei vampiri. Una giovane che è riuscita a ritagliarsi il suo posto all’interno di un mondo che sembra costruito con il preciso intento di uccidere quelli come lei.

La sua unica possibilità? Diventare qualcosa di più di una preda, partecipando a un torneo indetto dalla stessa dea della morte.

Ma vincere non sarà facile: alla competizione, infatti, prenderanno parte i più spietati guerrieri provenienti dalle tre case di vampiri. Per sopravvivere, Oraya sarà costretta a stringere un’alleanza pericolosa con un misterioso e affascinante rivale: il formidabile vampiro Raihn…

“Il Serpente e le Ali della Notte” sarà disponibile su Amazon a partire dal 30 gennaio 2024.


“La Martire” di Anthony Ryan

Il sequel de “Il Reietto”, uno dei fantasy storici più adrenalinici ed esplosivi degli ultimi anni!

In questo secondo volume, tutto è cambiato per Alwyn Scribe. Un tempo era un fuorilegge. Oggi, è diventato il capo delle spie e il difensore giurato di lady Evadine Courlain. Le macabre visioni della nobildonna – a proposito di un’imminente apocalisse demoniaca – le hanno ormai guadagnato la devozione di una schiera di fanatici.

Eppure, la crescente fama di Evadine l’ha messa anche in contrasto con la Corona e con l’Alleanza. Mentre una serie di guai prendono a sobbollire nel regno, trono e altare continuano a cercare di sfruttare la sua posizione per i propri fini.

Inviato presso il Ducato di Alundia con lo scopo di sedare una ribellione, Alwyn potrà contare soltanto sul proprio istinto per sopravvivere a faide letali, antichi segreti, e l’inizio di un conflitto che sembra sempre più inevitabile…

“La Martire” ti aspetterà, in libreria e su Amazon, a partire dal 26 gennaio 2024.


“L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde” di Heather Fawcett

libri fantasy gennaio 2024 - enciclopedia delle fate emily wilde

Se hai letto la mia recensione de “L’Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde”, probabilmente sai già che quello di Heather Fawcett è stato uno dei miei libri fantasy preferiti del 2023!

Light academia, estetica cottagecore, grumpyXsunshine e una vera e propria valanga di creature magiche: ti assicuro che questo delizioso titolo, particolarmente adatto ai fan di titoli come “Cuore Oscuro” di Naomi Novik o “Legends and Lattes” di Travis Baldree, non fa mancare nulla ai suoi lettori!

La professoressa di Cambridge Emily Wilde è sempre stata brava in tutto. Bè… magari non proprio tutto tutto: i rapporti interpersonali, per lei, non sono mai stati la cosa più facile del mondo.

Studiare le fate sul campo, analizzare i loro comportamenti, catalogare le diverse specie di folletti che popolano il mondo? Nessun problema!

Ma fare conversazione alle feste? Stringere amicizia con qualcuno? L’impresa è sempre sembrata al di là della sua portata. Ed ecco perché Emily ha sempre preferito la compagnia dei suoi libri, del suo cane Shadow e del Popolo Fatato, a quella dei suoi simili.

Un bel giorno, però, Emily arriva nel magico paese di Hrafnsvik, pronta a indagare sul mistero che si nasconde dietro i Nascosti, i più elusivi fra tutti i faery. Inutile a dirsi, da quel giorno la sua vita non sarà più la stessa…

La strepitosa “Enciclopedia delle Fate di Emily Wilde” arriverà, su Amazon e in tutte le librerie, a partire dal 16 gennaio 2024!


“Iron Flame” di Rebecca Yarros

Okay, ci siamo: “The Iron Flame” è sicuramente il più atteso fra tutti i libri fantasy in arrivo a gennaio 2024 in italiano!

Come credo di aver messo abbondantemente in chiaro, nel corso della mia recensione di “Fourth Wing”, ritengo la serie di Rebecca Yarros una lettura piacevole e avvincente. Nulla di cui scrivere a casa, se vuoi sapere come la penso; ma vale senz’altro la pena continuare a seguire le rocambolesche avventure di Violet e compagni, fosse pure soltanto per godersi l’accattivante taglio cinematografico della narrazione e scoprire cosa combineranno tutti quei draghi meravigliosi

Come dici? Ti piacerebbe anche conoscere il destino della focosa love story fra l’eroina della storia e il suo irriverente bad boy dal cuore d’oro?

E allora, precipitati ad acquistare “Iron Flame”: il romanzo ti aspetterà, in traduzione italiana, a partire dal 30 gennaio 2024. In libreria o su Amazon.


“La Spada del Re” di Melissa Blair

Keera è un’assassina. In qualità di Lama del Re, è anche la più talentuosa spia del regno. E il sicario preferito del re. Così, non appena una misteriosa figura muove contro la Corona, Keera riceve l’ordine di dare la caccia alla sedicente Ombra.

La giovane rintraccia il suo bersaglio nelle magiche terre dei Fae. Ma Faeland non è ciò che sembra, e lo stesso vale per l’Ombra. Keera rimane scioccata quando apprende la verità, e non può fare a meno di chiedersi chi sia il suo nemico, in realtà: davvero è stato il re a distruggere la sua gente? Oppure è l’ombra che minaccia la pace?

Mentre cerca una risposta, una promessa fatta anni fa continua a perseguitarla. Un voto che la metterà alla prova, sotto tutti i punti di vista. Perché, per mantenere la sua parola, stavolta Keera dovrà salvare non soltanto se stessa, ma un regno intero.

“La Spada del Re” è già prenotabile/acquistabile su Amazon. Data d’uscita prevista: 9 gennaio 2024.

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“Insonnia” di Sarah Pinborough: la recensione


insonnia recensione sarah pinborough - libro thriller

Proseguiamo con la recensione di “Insonnia” di Sarah Pinborough. Una lettura piacevole, incalzante, avvincente… che regala perfino una piccola sorpresa ai fan del thriller bestseller “Dietro i suoi occhi“!

E che pure, secondo me, inizia a scivolare proprio là dove l’autrice britannica dovrebbe essere più ferrata: vale a dire, nella preparazione del diabolico twist finale, gestito in maniera superficiale e, a mio avviso, decisamente poco credibile.


La trama

Dall’esterno, la vita di Emma è assolutamente perfetta. Ha tutto ciò che una donna potrebbe desiderare: una carriera prodigiosa, un compagno amorevole, una bellissima casa, due figli meravigliosi.

Eppure, c’è qualcosa che tiene Emma sveglia ogni notte. E, a mano a mano che il suo quarantesimo compleanno si avvicina, una crescente sensazione di malessere si impossessa di lei.

Emma ha cercato così a lungo di proteggere la sua famiglia, di tenerla al riparo dai segreti più torbidi del suo passato. Ma, si sa, l’ora delle streghe adora i segreti…

E quello di Emma? E’ fatto della stessa materia di cui sono composti gli incubi.



“Insonnia” di Sarah Pinborough: la recensione

A dire il vero, credo di essermi imbattuta nel romanzo di Sarah Pinborough esattamente al momento giusto. Da adulta che lavora (e che, tuttavia, sta cercando di fare un completo reboot della sua vita…), mi sono ritrovata al centro di una sessione di esami universitari abbastanza indiavolata. Per qualche settimana, quindi, mi sono vista costretta ad abbandonare i miei mondi incantati per trasferirmi (metaforicamente parlando) nella Firenze medicea, pronta ad approfondire la mia conoscenza dei classici rinascimentali.

Una bella esperienza, non posso negarlo. E anche preziosa! Tuttavia, nei (rari) momenti di pausa, avvertivo acutamente la mancanza dei “miei” libri. Eppure, immergermi in un tomazzo fantasy di 800 pagine, in queste circostanze, mi sembrava una tentazione pericolosa. Un capitolo tira l’altro, e…  sappiamo tutti come funzionano certe cose, no?

Perché non provare a rivolgermi, allora, a quello che è il mio secondo genere preferito, il thriller, con i suoi ritmi metropolitani e le sue atmosfere avvolgenti, sincopate, stranamente rassicuranti?

E così, ecco entrare in gioco la mia recensione di “Insonnia” di Sarah Pinborough.

Un libro a tratti irritante, a tratti divertente, che gioca con il concetto di narratore inaffidabile e calca costantemente la linea fra il thriller domestico e il mistery sovrannaturale.
I personaggi, diciamocelo, sono di un’odiosità sconvolgente. Una scelta deliberata, si direbbe. E che, peraltro, non sconvolgerà affatto i lettori dei precedenti libri della Pinborough…


Emma, la Mattatrice…

A dirla tutta, il crudo numero di cliché a cui ricorre l’autrice mi ha sconcertato. Ma non posso negare di essermi gustata ogni singolo momento di dissacrante scomposizione della tua piccola, rassicurante, idealizzata famigliola borghese di quartiere…

Dialoghi sgradevoli, rapporti interpersonali fatti di creta, e una protagonista che sembra uscita dell’incubo di un patriarca conservatore di provincia: la “donna coi pantaloni”, quella che porta i soldi a casa ma che, sotto sotto, trova anche un po’ patetico il fatto che tu gliel’abbia lasciato fare.

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“A Fragile Enchantment” di Allison Saft: intrighi, amore e magia nel Regency di Allison Saft


A Fragile Enchantment italiano- Alison Saft

A Fragile Enchantment” di Allison Saft contribuirà ad aggiungere un pizzico di romanticismo nel nostro 2024! Questo atteso “Regency Fantasy”, rivolto alla fascia YA, esordirà in lingua inglese il prossimo 2 gennaio.

Grandi appassionati del “fantasy of manners”, a raccolta: la storia ruoterà attorno alle peripezie di una sarta magica che viene incaricata di realizzare una veste per un matrimonio reale. Neanche a dirlo, si ritroverà invischiata in una ragnatela di scandali, gossip, maledizioni amori proibiti e tentazioni irresistibili…


“A Fragile Enchantment”: la trama

Niamh Ó Conchobhair non si è mai concessa di desiderare ciò che sa di non poter ottenere. La magia che scorre nel suo sangue le permette di cucire le sue emozioni e i suoi ricordi all’interno dei tessuti che le sfilano sotto le dita. La grande tragedia, però? A lungo andare, il suo dono la ucciderà.

Determinata a trascorrere quel poco che resta del suo tempo nel tentativo di assicurare alla sua famiglia un futuro migliore, Niamh decide di cogliere al balzo l’opportunità di disegnare il guardaroba per un matrimonio della famiglia reale, nel vicino regno di Avaland.

Avaland, però, non assomiglia affatto al luogo da favola che aveva immaginato. E, mentre giovani nobili frequentano balli a lume di candela ed eleganti feste in giardino, un’ondata di malcontento sobbolle fra le classi lavoratrici.

Lo stesso sposo designato, Kit Carmine, è un tipo abrasivo e scostante, una pedina politica che si lascia trascinare malvolentieri verso l’altare.

Ma, nel momento esatto in cui Niamh e Kit cominciano ad avvicinarsi, l’improbabile amicizia fra di loro si trasforma in qualcosa di più… fino a quando un anonimo giornalista inizia a diffondere una serie di pettegolezzi sulla loro indiscutibile chimica, promettendo di lasciare i due in pace soltanto nel momento in cui Niahm lo aiuterà a portare a galla i segreti della famiglia reale.

Il marciume alla base del cuore di Avaland scorre in profondità. Eppure, esporre quei peccati potrebbe mettere a rischio il futuro che Niahm non si era mai concessa di sognare, e lo stesso grande amore che la ragazza non si sarebbe mai sognata di vivere.



Amore, fantasy e “manierismo”

“A Fragile Enchantment” è uno YA molto atteso negli USA. Soprattutto perché la più recente uscita di Allison Saft –   “A Far Wilder Magic” – lo scorso anno ha riscosso un grande successo fra i lettori appassionati di fantasy a sfondo romantico!

Più avanti, nel corso del 2024, vedremo debuttare nelle librerie americane e inglesi anche il fantasy saffico “A Dark and Drowning Tide”. Anche in questo caso, il livello di hype generale è davvero notevole.

Come avrai notato, poco fa ho usato l’espressione “fantasy of manners” per descrivere “A Fragile Enchantment”. Ma che cosa significa, esattamente, questo termine?

Bè, per risolvere questo piccolo quesito, partiamo dalle basi.

Per citare un brillante articolo di Ancillary Review of Books , «il mannerpunk (o, più in generale, il “fantasy of manners”) viene a volte descritto come una sorta di “Jane Austen con la magia”. Un tipo di fantasy che pone l’accento sull’elemento della conversazione, dell’etichetta e dell’intrigo. È un genere di fantasy interpersonale, che può ruotare intorno all’insulto sprezzante a corte che cambia le sorti di un mago sfortunato, oppure alle aspettative sociali di un goblin risucchiato all’interno di una società di elfi.»

Qualche esempio?

Il divertentissimo “Sorcerer to the Crown” di Zen Cho o il brillante “Immortal Follies di Alexis Hall. Ma anche “Soulless” di Gail Carriger, “Jonathan Strange e il Signor Norrell” di Susanna Clarke e la saga di “Temeraire” di Naomi Novik.


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“Spice Road”: la recensione del libro fantasy di Maiya Ibrahim


spice road recensione - maiya ibrahim

Nella recensione di “Spice Road”, ci troveremo ancora una volta a fare i conti con la domanda che, da un po’ di tempo a questa parte, tende a ronzarmi nell’orecchio ogni volta che mi accosto a un libro fantasy YA: quale dovrebbe essere, esattamente, lo scopo di un buon romanzo d’avventura per ragazzi?

Dal canto mio, ho sempre avuto una teoria: intrattenere, coinvolgere, affrontare tematiche care alla vita di ogni giorno di un adolescente… e magari, occasionalmente, invitarlo anche a riflettere su alcuni importanti argomenti di attualità.

Eppure, adesso, sta prendendo piede un’altra tendenza. Come se l’obiettivo primario di un libro fantasy dovesse essere quello di… Bè, non voglio dire “indottrinare” il lettore. Sembra una termine un po’ forte, no? Perfino esagerato. Ma devo ammettere che sto facendo fatica a tenermi lontana da questa parola.

Perché quando il tono di una narrazione è così piatto, la tecnica maldestra, i toni melodrammatici e la trama appesa a un filo, è chiaro che si stenta a inquadrare il senso di una storia che non fa altro che spiattellarti in faccia lo stesso messaggio ancora, e ancora, e ancora…


La trama

Qalia è una città segreta, nascosta nel deserto. Qui circola una spezia magica, in grado di risvegliare le affinità di chiunque beva il misterioso tea al misra.

Imani ha diciassette anni e un’affinità nei confronti dell’acciaio. La ragazza è in grado di maneggiare una spada come nessun altro guerriero, cosa che le ha guadagnato una reputazione invidiabile e una posizione fra gli “Scudi”, la guardia d’elite incaricata di proteggere la città.

Imani ha combattuto contro pericolosi djinn, ghouls e altri mostri che si annidano nelle sabbie ai confini della città.

Tuttavia, la scomparsa di suo fratello maggiore ha gettato un’ombra sulla sua reputazione. Perché il giovane, prima di andarsene, ha rubato una scorta di misra, trascinando nel fango il buon nome della sua famiglia e mostrando i primi sintomi di quella che potrebbe presto diventare un’ossessione magica.

Imani credeva che suo fratello fosse morto nel deserto. Ma quando emerge una serie di prove contrarie, la ragazza stringe un patto con il Concilio per ritrovare il ragazzo e riportarlo a casa, prima che possa rivelare al mondo esterno l’ubicazione della leggendaria città di Qalia. Nel suo pericoloso viaggio, verrà accompagnata da Qayn, un dijinn impertinente quando affascinante, e da Taha, un arrogante Scudo in grado di comunicare con gli animali.

Come Imani avrà modo di scoprire, molti segreti albergano al di là delle Terre Desolate – e nel suo stesso cuore. Ma riuscirà a ritrovare suo fratello, prima che il suo tradimento metta a repentaglio il fato di Qalia?



“Spice Road”: la recensione

Se hai apprezzato libri come “The Unbroken” di C. L. Clark o “Babel” di R. F. Kuang, sospetto che “Spice Road” abbia qualche possibilità di colpirti in positivo.

Non necessariamente perché tu abbia gusti o interessi diversi dai miei (questi titoli fanno parte anche della mia libreria, dopotutto). Molto più semplicemente, ho l’impressione che potresti aver sviluppato una soglia di tolleranza più alta della mia, nei confronti di certa supponente autoreferenzialità retorica.

Coltivare soltanto il messaggio politico, a discapito della cura strutturale e formale del testo (personaggi, worldbuilding, archi trasformativi, trama ecc.), francamente sta diventando un trend che non riesco più a giustificare.

A beneficio di “Spice Road”, devo aggiungere che, certo, Maiya Ibrahim dedica una certa attenzione anche all’elemento romantico!

La relazione fra Taha e Imani vanta parecchie sfumature, dal punto di vista emotivo, arrivando a incarnare una versione complessa ed evoluta del trope dell’enemies-to-lovers. Peccato che si tratti di un rapporto altamente tossico, basato sul disprezzo reciproco e su un certo narcisismo di fondo (perché, diciamocelo, vorrà pur dire qualcosa il fatto che i due personaggi principali scoprano di piacersi soltanto nel momento in cui si trasformano l’uno nello specchio dell’altra).

Da un punto di vista “alchemico”, stiamo peraltro parlando di due grandissimi pezzi di legno, del tutto incapaci di generare una scintilla.

A scaldare l’ambientante avrebbe dovuto provvedere, forse, Qayn, il secondo interesse romantico di Imani. Un personaggio che, in linea teorica, avrebbe potuto contribuire a innescare un focolaio di interesse nei confronti delle dinamiche che si sviluppano all’interno della coppia principale. Purtroppo, anche nel caso del djinn, mi è parso di assistere alla compresenza di una quantità sterminata di cliché, elementi che abbiamo già visto interagire in un triliardo di altri sornioni personaggi-trickster prima di lui.

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“Gli Aghi d’Oro” di Michael McDowell: Neri Pozza porta in Italia un altro classico dello scrittore di “Blackwater”


gli aghi d'oro - michael mcdowell

A gennaio 2024, “Gli Aghi d’Oro” di Michael McDowell arriverà in libreria! Il romanzo, edito per la prima volta negli USA nel 1980, uscirà per la Neri Pozza in una bellissima edizione, già pronta a fare pendant con le nostre copie della straordinaria saga di “Blackwater“, uno dei successi editoriali più clamorosi del 2023.

Qualche piccola curiosità: “Gli Aghi d’Oro”, revenge story ambientata nella Golden Age di New York, è stato il terzo libro autoconclusivo di Michael McDowell (dopo “The Amulet” e “Cold Moon Over Babylon”). La traduzione italiana porterà la firma di Elena Cantoni.

Se tutto andrà bene, nei prossimi mesi Neri Pozza proseguirà il progetto “Biblioteca McDowell”, portando in Italia tutti i principali capolavori di questo indimenticabile autore di culto.


“Gli Aghi d’Oro”: la trama

Benvenuti nel Black Triangle, un decadente distretto newyorchese pieno di covi dell’oppio, casinò, marinai ubriachi, prostitute sgargianti e stanze dedicate agli aborti clandestini.

La regina di questo sgradevole quartiere è Black Lena Shanks, la cui famiglia guida un anello di criminali, tutte donne, particolarmente esperte nell’arte della crudeltà. Soltanto un paio di distretti al di là, in mezzo alle eleganti magioni e alle reputazioni immacolate di Gramercy Park e Washington Square, vive il Giudice James Stallworth.

Il giudice si è imbarcato in una crociata volta a distruggere l’impero del male di Lena. Tant’è che ha già condannato a morte tre membri della sua famiglia.

E, adesso, Lena vuole vendetta.

Così, una domenica, tutti gli Stallworths ricevono un invito per un funerale. Il loro. Riuscirà la famiglia Stallworth a proteggersi dalla diabolica sete di vendetta di Lena?



Vendetta, riscatto e matriarcato

gli aghi d'oro mcdowell- gilded needles - mignola

Stando alle recensioni dei lettori stranieri, “Gli Aghi d’Oro” non dovrebbe contenere un esplicito riferimento al mondo del sovrannaturale. Tuttavia, la maggior parte degli autori di questi commenti tende a evidenziare la presenza, all’interno dell’intreccio de “Gli Aghi d’Oro”, di quella particolare “vibe” inquietante che ha rappresentato uno dei principali fiori all’occhiello della saga di Blackwatwer.

Personalmente, più che dagli elementi della trama de “Gli Aghi d’Oro” in per sé per sé, confesso di essere rimasta intrigata: a) dalla fama dell’autore; b) dalla magnifica illustrazione stampata sulla cover di una recente riedizione americana.

L’evocativa immagine a cui mi riferisco – e che puoi ammirare qui sopra – è stata realizzata da Mike Mignola: un grande fumettista, nonché papà del famoso “Hellboy”.

Per il resto, cosa dire? Sospetto che basti pensare a personaggi del calibro di Eleanor o Mary-Love Caskey, per iniziare a farsi un’idea di ciò che possiamo aspettarci da una protagonista controversa e implacabile come Black Lena…


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