“Wake Up And Open Your Eyes”: la recensione dell’horror sociale del romanziere e fumettista Clay McLeod Chapman


wake up and open your eyes - clay macleod chapman

La recensione di “Wake Up And Open Your Eyes ci permette di immergerci nel nero cuore pulsante dell’ultimo horror sociale di Clay McLeod Chapman. Un autore di romanzi e fumetti che lo stesso Jordan Peel – regista dei film cult “Get Out”,” Us” e “Nope”, – ha più volte raccomandato di leggere.

Il libro, sanguinolento e ricco di elementi disturbanti, segue la travagliata e terrificante odissea di un uomo in fuga da un’epidemia di possessioni demoniache.

La follia si diffonde attraverso i media, fino a mettere in ginocchio l’intera nazione. Il che, ovviamente, fornisce a McLeod Chapman un’ottima opportunità per introdurre la tematica del nostro rapporto quotidiano con le news, i social, la pubblicità e l’industria dell’intrattenimento.

Peccato che il suo approccio satirico abbia la sottigliezza di un carrarmato e lo stesso livello di finezza psicologica di un episodio di “South Park“! Una passione per il grottesco e per l’esagerazione iperbolica che, a lungo andare, diventa più ripetitiva che illuminante, rendendo terribilmente ridondante (oltre che sfiancante) la sua metafora sulle raggelanti divisioni interne che lacerano la società occidentale…


Wake Up and Open Your Eyes”: la trama

I genitori di Noah Fairchild, un tempo, erano i classici e super-calorosi signori gentili del Sud. Ma da quando si sono dati ai notiziari della destra ultra-conservativa che passano sul via cavo, Noah si è reso conto di averli praticamente persi. Nella loro mente annebbiata, ormai, c’è posto soltanto per cospirazioni e illazioni razziste.

Per questo, il giorno in cui sua madre gli lascia un messaggio vocale annunciandogli l’avvento del “Grande Risveglio”, Noah non si preoccupa più di tanto: presume, semplicemente, che si tratti di una delle sue solite teorie complottiste. Ma quando non riesce a mettersi in contatto con loro, Noah si decide a fare un lungo viaggio dal suo appartamento a Brooklyn fino a Richmond, in Virginia.

Qui, trova la sua casa d’infanzia in rovina, un frigorifero pieno di cibo andato a male e i suoi genitori paralizzati da una sorta di terrificante stato di trance al cospetto della tv. Noah, ovviamente, cerca di aiutarli a uscirne e di procurare loro il necessario aiuto medico.

Ma sua madre reagisce attaccandolo in maniera brutale.

E, presto, salta fuori che Noah non è l’unico ad essere stato aggredito da uno dei propri cari. Attraverso la nazione, intere famiglie si stanno massacrando a vicenda – nel senso più letterale dell’espressione – mentre la gente soccombe a una forma di possessione che tende a peggiorare quanto più tempo uno passa incollato al televisore o perso in un buco nero a base di disperazione e doom-scrolling.

Insieme a suo nipote Marcus, l’unico altro membro della sua famiglia d’origine che è riuscito a salvarsi, Noah dovrà imbarcarsi in una pericolosa corsa contro il tempo per tornare verso il porto sicuro rappresentato da Brooklyn. Ma riusciranno lui e il ragazzo a farcela, prima di cadere preda delle violente orde di posseduti?


Wake Up And Open Your Eyes“: la recensione

Mentre leggevo “Wake Up And Open Your Eyes“, ho avuto spesso la sensazione che Clay McLeod Chapman avesse cercato di fare il proverbiale passo più lungo della gamba.

Mi spiego meglio: in una recente intervista pubblicata su ““Macabre Daily”, l’autore ha confessato di aver iniziato a scrivere il suo romanzo mirando a un risultato che potesse essere descritto come una sorta di The Americans” incontra “L’Esorcista. Tempo di finire la stesura definitiva, però, ed è stato costretto a rendersi conto che la storia assomigliava molto di più a The Americans” incontra “La Casa.

Fra l’altro, più ancora della cinematografia di Romero o della bibliografia di Paul Tramblay, pare che a ispirare l’autore abbia provveduto un libro che lo stesso McLeod Chapman descrive come «infinitamente migliore di qualsiasi cosa io possa scrivere»: il disturbante romanzo breve “La Voce Dentro” di Sarah Gran (edito in Italia da Longanesi).

«Si tratta di un libro fenomenale, a proposito del soccombere a una possessione demoniaca in maniera metodica. Volevo, tipo, mescolare “La Voce Dentro” con il tema delle guerre culturali, e presentare una famiglia che si ritrova a soccombere a un’ondata di possessioni a causa del loro consumo di news e social media. In pratica, tutto quello che con cui abbiamo avuto a che fare nel corso degli ultimi anni. La linea è così sfocata, adesso, che il fatto che la gente possa pensare che tu sia posseduto dai demoni non è più nemmeno una metafora.» Clay McLeod Chapman

E, in effetti, le scene più divertenti (e inquietanti) di “Wake Up And Open Your Eyes” riguardano proprio il processo di lenta, ma delirante, degenerazione nella follia intrapreso dai membri della famiglia di Noah. Infatti, non appena Devon, la perfetta mogliettina del Sud, si lascia irretire dalle promesse dell’influencer demoniaca YogaMama, la storia inizia a sprofondare in un vortice di allucinazioni, paranoie e morbosità che si rivela sicuramente delirante, ma anche estremamente coinvolgente da seguire.

Certo, sono la prima ad ammettere che “riscoprire” il mondo attraverso la visione filtrata e distorta di un teorico del complotto può rivelarsi un’esperienza estremamente destabilizzante. Soprattutto perché l’autore non si prende la briga di risparmiare ai suoi lettori i dettagli più brutali, perversi e truculenti.

Ma, in fondo, è proprio a questo che serve l’horror, no? A spalancarci una finestra sulla mente del “villain” (se così possiamo chiamarlo…) e a dimostrarci quanto insidioso e irresistibile possa dimostrarsi il canto di una sirena diabolica che, informata dalla data science e da ogni sorta di diavoleria algoritmica, ormai conosce esattamente il tuo brand di veleno preferito.


I demoni (mediatici) della guerra culturale

McLeod-Chapman, a mio avviso, non riesce a gestire altrettanto bene l’arco narrativo di Noah (che si rivela totalmente inconsistente) e i capitoli che riguardano la sua odissea zombie e il rapporto con Marcus.

Probabilmente perché i modelli di riferimenti dell’autore, in questo caso, cambiano e prendono a farsi particolarmente ambiziosi.

La prima cosa che fatico a spiegarmi è l’uso della narrazione in seconda persona. Che rappresenta – è cosa nota – decisamente il tipo di narratore più difficile e “pericoloso” da gestire! Soprattutto se non sei ancora in grado di padroneggiare come si deve le varie tecniche narrative. O nel caso in cui le tue doti di narratore abbiano ancora bisogno di una certa dose di affinamento… Uno scenario che si applica sicuramente nel caso di McLeod-Chapman. Un autore che proviene, come dicevamo, dal mondo del fumetto, e che sembra genuinamente convinto che spiattellare onomatopee in stile “gulp” e “sigh” per tutto il romanzo sia un’idea brillante.

Altro tasto dolente, l’ossessivo inserimento di dialoghi estrapolati da videoregistrazioni, trasmissioni televisive, podcast immaginari e altro materiale di questo tipo. Mi sorprende che lo scrittore non abbia pensato di citare, fra le sue fonti principali, Max Brooks e il suo capolavoro “World War Z“. In quel libro, infatti, la narrazione post-apocalittica corale e l’inserimento di questo tipo di “integrazione” fra materiali fittizi viene elevato al livello di un’autentica arte.

Ma, probabilmente, MacLeod-Chapman non ha una grandissima famigliarità con la bibliografia di Brooks. Ed è un peccato: avrebbe potuto trarre dallo studio delle sue opere un grandissimo giovamento!

Invece, verso la fine di “Wake Up and Open Your Eyes“, l’autore comincia ad assomigliare, più che altro, a uno di quei bambini petulanti che, dopo essere riuscito a colpire l’attenzione degli adulti presenti con una battuta del tutto casuale, non riesce a capire quando arriva il momento di passare ad altro. E così, si limita semplicemente a ripeterla, e ripeterla, e ripeterla

Ci rifila la scena di un altro massacro, identico al precedente. Un’altra trasposizione di attacchi alle autorità. Un’altra orgia scatenata (e rivoltante) fra posseduti.

E il finale, di questo passo, non arriva mai…


Quando esce “Wake Up And Open Your Eyes” in Italia?

Negli USA, “Wake Up And Open Your Eyes” ha debuttato il 7 gennaio 2025. Su Amazon, puoi già acquistare la tua copia del romanzo in lingua originale.

Sfortunatamente, non è ancora possibile prevedere se e quando il nuovo libro horror di Clay McLeod Chapman arriverà anche qui da noi in traduzione. Ma, come sempre, tornerò ad aggiornare l’articolo non appena saranno disponibili ulteriori informazioni…


Cosa leggere dopo?

  • Tell Me I’M Worthless” di Alison Rumfitt
  • Things Have Gotten Worse Since We Last Spoke” di Eric La Rocca
  • Nel Buio Della Mente” di Paul Tremblay
  • Bunny” di Mona Awad

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