“The Magician’s Daughter”, il nuovo romanzo di H. G. Parry, sarà una delicata storia di formazione in salsa fantasy.
L’autrice dell’acclamato bestseller “L’ improbabile fuga di Uriah Heep” tornerà nelle librerie d’oltreoceano e d’oltremanica il 23 febbraio 2023. Il suo nuovo lavoro, già accolto con caloroso entusiasmo da noti scrittori di speculative fiction quali Alix E. Harrow, Cameron Johnston e Andrea Stewart, uscirà per la Orbit negli USA e per la Red Hook in UK.
Secondo fonti attendibili, si tratterà, ancora una volta, di un libro assolutamente autoconclusivo. Pronto a stagliarsi, peraltro, al punto d’incontro ideale fra il sottogenere del fantasy storico e la fiaba classica…
“The Magician’s Daughter”: la trama
Su un’isola remota al largo delle coste irlandesi, nascosta dalla magia, si cela un luogo di rovine e alberi antichi, di aria salata e di storie di fate.
Hy-Brasil è l’unica casa che Biddy abbia mai conosciuto. Approdata sulle sue coste da piccolissima, la giovane ha condotto sulle sue spiagge un’esistenza pacifica e tranquilla, con l’unica compagnia del suo guardiano, l’imprevedibile mago Rowan.
Una vita che, ormai, Biddy trova sempre più soffocante.
Almeno fino a quando Rowan non svanisce, risucchiato da uno dei suoi misteriosi viaggi; per ritrovarlo, Biddy dovrà quindi avventurarsi nel pericoloso e vasto “mondo di fuori” per la prima volta.
Ma Rowan ha dei nemici potenti, forze che stanno cercando di accaparrarsi tutta la magia del mondo, e che hanno già puntato gli occhi sui numerosi segreti custoditi dal mago.
Biddy potrebbe essere la chiave per fermarli. Eppure, più si avvicina alle risposte che cerca, più la nostra eroina comincia a mettere in dubbio tutto ciò che credeva di sapere a proposito di Rowan, del suo passato, e della stessa natura della magia.
Magia sull’isola
«Another gem of a novel from a talented writer.»
Kirkus Review
Che cosa succede quando una giovane donna, allevata da un mago nel più completo isolamento, scopre che le cose non sono quello che sembrano ed è costretta ad avventurarsi nell’Inghilterra dell’inizio del Novecento?
In quali ignoti pericoli si imbatterà? Fino a che punto sarà costretta a spingersi, per assicurarsi che il potere della magia non venga definitivamente sottratto al nostro mondo?
Devo dire che mi è bastato dare un’occhiata alla trama di “The Magician’s Daughter” (letteralmente: “La Figlia del Mago”) per tornare con la mente alle soffuse atmosfere incantate de “Le Diecimila Porte di January”, lo straordinario romanzo d’esordio di Alix E. Harrow.
Sarà un buon segno? Mi piace pensare di sì…
In realtà, non ho ancora letto nulla di H. G. Parry. Ma “L’ improbabile fuga di Uriah Heep” fa parte della mia lista da tempo immemorabile, per cui ammetto che la tentazione di recuperare inizia a farsi sempre più impellente…
I libri di H. G. Parry
“The Magician’s Daughter” sarà il secondo romanzo di H. G. Parry. Ma non dobbiamo dimenticare che, fra il 2020 e il 2021, l’autrice ha pubblicato anche una duologia di “novelle” (cioè, una coppia di romanzi brevi) chiamata “Shadow Histories”.
“A Declaration of the Rights of Magicians” è un racconto ucronico ambientato nel pieno di un Illuminismo alternativo; un’epoca piena di fermenti politici e magici, in cui il necromante Robespierre si prepara a scatenare la rivoluzione in Francia, il mago del tempo Toussaint L’Ouverture conduce gli schiavi di Haiti incontro alla loro giusta liberazione, e l’audace Primo Ministro William Pitt inizia a soppesare la legalizzazione della magia fra i sudditi comuni e l’abolizione nelle sue colonie d’oltreoceano.
Eppure, nel mezzo di tutti questi complicati cambiamenti, si nasconde una forza sconosciuta, determinata a incitare l’umanità verso il violento conflitto armato. E sarà necessario ricorrere all’aiuto combinato di rivoluzionari, maghi e abolizionisti per smascherare l’identità di questo nemico, prima che il mondo intero sprofondi nella tenebra assoluta.
Un piccolo aiuto per tutti gli scrittori a casa
“A Declaration of the Right of Magicians” e il suo sequel, “A Radical Act of Free Magic”, hanno ricevuto numerosi apprezzamenti. Fra gli elementi maggiormente lodati nelle recensioni della critica e in quelle dei lettori, l’eccellente qualità dei dialoghi e gli esilaranti battibecchi in cui si cimentano i personaggi.
E, a questo proposito, mi permetto di aprire una piccolissima parentesi, riportando qui un prezioso consiglio di H. G. Parry a proposito dell’imprescindibile argomento “Come scrivere un buon dialogo”:
«L’unico suggerimento a cui riesco a pensare è di tenere a mente che il dialogo sta sempre svolgendo un doppio dovere, dal punto di vista dello sviluppo del personaggio: i personaggi, infatti, devono sempre rivelarsi non solo attraverso quello che dicono, ma anche per mezzo delle parole che scelgono, dalla costruzione delle loro frasi, dal modo in cui decidono di dirigere la conversazione.
Questo, e il tenere sempre presenta il divario che passa fra ciò che i personaggi dicono, e quello che intendono realmente. Infatti, anche se i personaggi non stanno mentendo di proposito, accade di raro che si trovino a essere completamente onesti con se stessi o con gli altri, ed è proprio in questo scarto che risiedono tensione e intensità drammatica.»
H. G. Parry, in risposta a una delle domande dell’intervista pubblicata sul blog “Nerds of a feather, flock together”.
Chissà se avremo modo di constatare l’applicazione di questo importantissimo principio anche fra le pagine di “The Magician’s Daughter”…
Per il momento, e confidando sempre in un futura traduzione italiana, ti ricordo che puoi acquistare una copia del nuovo romanzo di H. G. Parry su Amazon, in lingua inglese.
E tu? Cosa ne pensi della trama di The Magician’s Daughter”?
Hai già letto “L’ improbabile fuga di Uriah Heep”?
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