“Project Hail Mary” arriva in Italia il 28 febbraio 2023.
L’attesa è stata più lunga del previsto ma, finalmente, il nuovo romanzo sci-fi di Andy Weir (autore dei bestseller “Artemis” e “Sopravvissuto: The Martian”) ha una data d’uscita italiana e un’immagine di copertina ufficiale.
Della traduzione si occuperà Vanessa Valentinuzzi, già “responsabile” di parecchie altre uscite di alto profilo targate Mondadori (leggi: “La Corte di Rose e Spine” di Sarah J. Maas).
Il libro di Weir è già in fase di adattamento per il grande schermo, con Ryan Gosling nei panni del coraggioso astronauta determinato a salvare la vita sulla Terra dall’annientamento totale…
“Project Hail Mary”: la trama
Ryland Grace è l’unico sopravvissuto di una missione spaziale che avrebbe dovuto rappresentare l’ultima speranza dell’umanità – e, se fallirà, stavolta per il pianeta Terra non ci sarà più scampo.
Solo che, in questo preciso momento, Ryland non sa niente di tutto questo. Perché lo ha dimenticato.
L’astronauta non riesce a ricordare neanche il suo stesso nome, in realtà; figuriamoci la natura della sua missione, o il modo migliore per portarla a termine!
Sa soltanto di aver dormito per molto, molto tempo. E che, adesso che si è svegliato, si ritrova a milioni di miglia da casa sua, con due cadaveri come unici compagni.
Con gli altri membri della sua squadra morti, e i suoi ricordi che cominciano a tornare a sprazzi, Ryland inizia infine a realizzare ciò che ci si aspetta da lui… e fino a che punto sia impossibile completare la missione.
Sfrecciando a tutta velocità nello spazio, a bordo di questa minuscola astronave, il nostro eroe si ritroverà quindi a risolvere un mistero scientifico assolutamente folle… e a cercare di sconfiggere la minaccia in scala estinzione che mette a repentaglio la sopravvivenza della nostra specie.
E, con l’orologio che continua a ticchettare e il più vicino essere umano a interi anni luce di distanza, presto Ryland si renderà conto di dover fare tutto da solo…
Oppure no?
Fatti non foste a viver come bruti…
Basta leggere la sinossi di “Project Hail Mary” per intuire il ritorno di Andy Weir alle tematiche positiviste e incalzanti di “Sopravvissuto”: un uomo istruito, intelligente e determinato, pronto a sfruttare il suo ingegno e le sue conoscenze scientifiche per sfuggire a una serie di circostanze completamente al di fuori della sua portata.
Non posso dire che la cosa mi dispiaccia, soprattutto considerando la parziale delusione rappresentata dal suo secondo romanzo, “Artemis” (un heist novel a tema spaziale piuttosto divertente, ma, a mio umile avviso, anche abbastanza problematico, soprattutto dal punto di vista della costruzione della sua protagonista femminile).
Se esiste un sottogenere in cui Weir ha abbondantemente dimostrato di poter eccellere, è di sicuro lo space opera survival.
In effetti, combinando le sue conoscenze tecnologiche a un intrigante senso del ritmo – e aggiungendo all’impasto un’irrinunciabile dose di ironia – si può affermare che l’autore americano abbia firmato un vero e proprio classico moderno del genere.
L’uscita italiana di “Project Hail Mary”
Sin dal maggio 2021, una piccola armata di fedeli lettori di Weir continua ad aspettare l’uscita italiana di “Project Hail Mary.
Dopotutto, fra le altre cose, il romanzo è arrivato finalista al premio Hugo dello scorso anno, e si è immediatamente aggiudicato il primo posto nella classifica dei bestseller del New York Times.
Anche gli appassionati di cinema (di fantascienza, e non…) avranno senz’altro i loro motivi per tenere sotto stretta osservazione l’arrivo di questo libro sugli scaffali. Dopotutto, l’ultimo adattamento di un’opera di Weir (un gioiellino diretto dal maestro Ridley Scott in persona…) ha fruttato alla produzione sette candidature al premio Oscar e un Golden Globe per il miglior film commedia o musicale.
Contro ogni pronostico
Ma che cosa significa, esattamente, l’espressione americana «to throw a Hail Mary”?
Bè, l’uso del termine ha una chiara derivazione sportiva. Per citare Wikipedia:
«Un Hail Mary [Ave Maria] è un passaggio veramente lungo che si svolge nel contesto del football americano, e che viene tipicamente fatto in condizioni di disperazione, in preda a una possibilità di successo eccezionalmente bassa. A causa della difficoltà di portare a termine questo tipo di passaggio, viene introdotta la referenza alla preghiera cattolica “Ave Maria”, solitamente usata per chiedere forza e aiuto dal cielo.»
Ai giorni nostri, quindi, l’espressione “lanciarsi in un Ave Maria” viene usata per indicare un tentativo estremo e disperatissimo; la volontà di giocarsi il tutto per tutto, malgrado le scarsissime possibilità di vittoria.
Mmm…
Tutto ciò la dice lunga, non è vero, sul tipo di scenario e di probabilità che il povero Ryland si troverà ad affrontare? ;D
Ti ricordo che puoi acquistare “Project Hail Mary” su Amazon, in italiano o direttamente in inglese.
E tu? Che cosa ne pensi dell’imminente uscita italiana di “Project Hail Mary”?
Hai mai letto qualcosa di Andy Weir? 🙂
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